serie alla coniazione, malgrado che questo passaggio si
atteggi ben diversamente e con differente risultato: solo
gli inizisi accordano tra loro (i).
D’altra parte la coniazione e l’incisione, nello sviluppo
della moneta e del medaglione romano segnano un progresso
decisivo nella storia della monetazione romana,
mentre nella storia della medaglistica segnano uno studio
intermedio stazionario che. dopo un certo periodo di
grande produzione, ottima ma non migliore di quella
fusa, accenna,a poco a poco nel Seicento a decadere in
confronto del Cinquecento. Poiché in quel periodo la
medaglistica — coltivata da artisti di genio — dal
campo della grande arte passa al campo dell’arte applicata
all industria, nelle mani di professionisti, artefici,
incisori, medaglisti di mestiere.
I I . Ca II ATTERI COMUNI ALLE MEDAGLIE E ALLE ALTRE
OPERE ARTISTICHE DEL RlNASCIMENTO.
i° Tendenza scultoria nel primo periodo, pittorica
nel secondo, in entrambe le serie.
2° Riproduzioni di elementi classici, ma con un senso
di verismo caratteristico della rinascita italiana.
3° La tecnica della fusione proveniente dall’uso di
preparare il modello in cera persa, fusa poi in bronzo,
uso comune ai pittori e agli scultori del tempo.
Per questa ragione, la grande trovata della medaglia
come credono alcuni — si sarebbe ridotta alla tecnica.
Ma siccome la medesima fusione per mezzo del
R g
(i) Infatti la presenza della fusione nella prima medaglistica non deriva
dalla imitazione delle fusioni romane nel sistema librale; questo non poteva
durante il Rinascimento nè ritrovarsi in tale copia, nè riuscire tanto interessante
agli occhi degli studiosi da trarre all’imitazione tecnica e artistica.
Entrambe però le serie usano il bronzo.
modello era allora già in uso anche per le altre opere
d arte, grandi e piccole, — non ci fu bisogno in principio
di una classe di artefici speciali, medaglisti, incisori,
per eseguire medaglie e placchette alla moda della
Rinascenza; bastava essere artisti.
Solo quando tale produzione si disciplinò e s’impose
una classe di artefici competenti e spedili, solo allora
bisognò essere medaglisti, cioè incisori esperti nel conio
della medaglia, anche senza essere artisti.
4° Il motivo del medaglione, nel senso di elemento
decorativo, è diffuso ormai come motivo ornamentale di
grande valore nell architettura, nella scultura, nella
pittura, e persino in tutto il campo dell’arte applicata
all’industria.
Infatti nei pennacchi delle volte e delle cupole vi
erano medaglioni nei quali — o scolpiti o dipinti — sorgevano
busti di santi, di principi, di uomini illustri.
Entro i vani lasciati liberi nello sfondo degli affreschi
dagli archi reali o dipinti, era quasi inevitabile la presenza
di due medaglioni, simmetrici, come rosoni ornamentali
prediletti dagli artisti.
Nelle specchiature dei piedestalli, degli zoccoli dei
monumenti, dei seggi di parata, degli scanni dei cori in
sagrestia o nei conventi, campeggiai! medaglione secondo
il tipo romano, tanto in marmo, quanto in intarsio,
in mosaico, in pittura sul legno. Pochi esempi basteranno
per tutti : lo zoccolo esterno della facciata
della. Certosa di Pavia; l’innesto degli archi dei due
chiostri della Certosa stessa, e della facciata e interno
dell Ospedale Maggiore di Milano, sono una vera esposizione
di medaglioni a tipo imperiale romano e della
Rinascenza.
In moltissimi oggetti artistici, in bronzo, in ceramica,