(luto utile darne breve notizia al Congresso Internazionale
di Numismatica come argomento d’interesse generale.
Primo ad emettere moneta d’oro fu il Gran Maestro
Deodato di Gozon ( j 3 4 6 - i 3 5 3 ) . ma fino ad ora tale moneta
non si conosceva che per la notizia e il disegno
datone dal Bosio (i), disegno molto più grande del vero,
tale però che apparò tratto da un esemplare esistilo realmente
e non immaginato, come potrebbe sospettarsi
sapendo che nessun altro lo vide. Gli storici posteriori
dell’Ordine si riferirono sempre al disegno del Bosio
quando ebbero a parlare di questa prima moneta d’oro :
così il Paoli (2\;. il Friedlaender (3), il Laugier (4), lo
Schlumberger (5), il Furse (6). Dei Gran Maestri eli e
succedettero al de Gozon non s ì conoscevano monete
doro fino ad Antonio Fluvian (1421-1437); però era unanime
il consenso degli storici nel credere alla loro esistenza
e il Laugier ne spiegò con ragioni abbastanza evipjf
Dell'Istoria della Sacra Religione et ITI.ma Militia d i S. Gio. Gie-
r o s o l . n o d i I acom o B o s io , Parte Seconda. Roma, Facciotto, M DCXXX, info
i., pag. 85. Nella prima edizione stampata nel 1594 non c è nè la de-
scrizipne, nè il disegno di questo zecchino.
(2) P a o l i S e b a s t i a n o . Codice Diplomatico del Sacro Ordine Militare
Gerosolimitano. Lucca, 1733, in-fol., Vol. II, Tav. IV ; vi è riportato il
disegno del Bosio della siessa grandezza ma a semplici contorni senza ombreggiature.
(3) J. F r i e d l a e n d e r Münqen des Johannitèr Ordens auf Rhodus. Berlin,
1843, in-8”, pag. 12, Tav. I. n. 3. . .. - | -
(4) Élude historique sur les Monnaies frappées p a r les Grpnds Maîtres
de VOrdre de Saint-Jean de Jérusalem, par M. I. a l l i e r . Marseille, Bby,
MDCCCLXVIII, in 8., pag. 29, Tav. I, n. 3.
(5) Numismatique de l'Orient Latin, p a r G. S c h v u m b e r g e r . Paris, Leroux,
MDeCCLXXVIIX, io-4., pag. 245, Tav. IX, n 22.
(6) Mémoires. Numismatiques de VOrdre - Souverain de Saint-Jean de
Jérusalem illustrées avec les Médailles e t Monnaies frappées p a r les Grands
Maîtres de l’Ordre, par E d o u a r d H e n r i F u r s e . Rome, Forzani e t C.,
MDCÇCLXXXV, in-4., pag. 42.
denti la quasi totale scomparsa. D’altra parte una lettera
contenente ragguagli di monete pubblicata dal Gamur-
rini (i)( che risale al i 444i pal’la di « Fiorini da Rodi,
» anno da un lato uno Santo in ginocchione a piedi di
» Santo Giovanni, dall’altro lato un angelo a sedere in
» sul monimento ; peggio l’uno soldi uno. ■ Qui e descritto
il tipo conosciuto per il disegno del Bosio e non
quello adottato successivamente dall’Ordine, bisogna
quindi ammettere che di questo tipo siano state fatte altre
emissioni oltre a quella unica conosciuta del Gran
Maestro Deodato di Gozon che rimonterebbe a quasi un
secolo prima.
I due pezzi esistenti nella mia raccolta, di cui presento
la riproduzione e la descrizione, confermano ora pienamente
l’esistenza di questi zecchini di Rodi, perchè uno
è appunto quello noto ma non mai veduto del Gran
Maestro Deodato di Gozon, l ’altro del suo successore immediato
Pietro di Cornillan ( i 3 5 4 - i 3 5 5 ). Quest’ultimo
apre l’adito alla speranza di trovare anche quelli dei successori
durati in carica più a lungo di lui che regnò soltanto
diciotto mesi. Essi entrarono nella mia raccolta a
grande distanza di tempo l’uno dall'altro, servendosi di
controllo reciproco per dissipare i dubbi inevitabili in un
raccoglitore di fronte a monete di tanta rarità.
D e o d a t o d i G o z o n Gran Maestro ( i 3 4 6 - 1 3 5 3 ) , ducato
o zecchino :
Dr. SanGiovanni Battista in piedi con aureola, vestito
d’una tunica di pelli, coperto di un manto, porge il vessillo
al Gran Maestro che lo prende con ambe le mani
(i) F. G a m u r r in i . Una Tariffa di Monete d’oro e d’argento del secolo
X V , in Bullettìno d i Numismatica Italiana, diretto da A. R- Caucich,
Firenze, Anno I, 1866 -1867, pag. 17*