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nell'anale ip, computati i 3 aculei, e
16 finalmente nella caudale.
Il noftro Ittiolito, unico di tal forte
tra i folTili che defcriviarao, non può
eflere più conforme al difegno di Seba
nell'andamento e nella figura delle
principali due pinne, di quella cioè, del
dorfo, e dell' ano. Nella prima fi contano
31 raggi, e tutte le p fpine, e
nella feconda i i , comprefi i tre aculei
dai quali incomincia. Sopra di quefta
veggonfi i tronchi di 6 raggi refidui
dalla frattura delle pinne ventrali,
e la coda nell'originale fua forma di
mezza luna non ha più le due fpine
caratteriftiche, ma conferva rimprelFione
di raggi moltifidi, benché per
l'innefto di alcuni II foli fi rendano
a primo afpetto viflbili. Sono affatto
fmarrite le remigi pettorali, e tutto ciò
che formava il teiTuto cefalico di quefto
pefce.
Dalle ofiervazioni finora efpofte fi
potrà iftituendo un'analifi di confronto
decidere fe l'Ittiolito, del quale fi
tratta, fia la fpoglia di quel Mollidente
bislungo, che abita nelle acque marine
dell'Indie, e che fu già da lungo
tempo illuftrato nelle opere di Artedio,
e Linneo. Noi abbiamo abbracciata
l'affermativa, rimettendoci però fempre
al giudizio dei più periti non meno in
quefta, che nella determinazione di tutte
le altre fpecie d'Ittioliti.
Noßer inter fojjlles Ichthyolithos uni.
cus -fummopere cum Sebte delineatione
quoad direBionem formamque pinnarum
et prcefertim dorß, atque ani congruit.
In prima xxxil radii cum IX fpinis,
in fecunda XXI, tribus aculéis a quíbus
incipit inclußs, numerantur. Super
banc VI jacent radiorum fragmenta ex
illißs ahi pinnis reliquorumj atque cauda
quaß luna curvefcens duabus caret
fpinis pnecipuis; at radiorum XVl multißdorum
effigiem, etß nonnullorum in-,
fertione Xll tantum oculis appnreant.
Pefforis omnino remigia, totaque offea
capitis textura evanuerunt.
Ex prcemijjis, examine inflituìo, dignofci
poterit an Icbthyolithus, de quo
agitur, CbModontis oblongi illius ßt
fpolimn, qui Indiarum in ßuciibus dcgit,
quique Artedii, Linmeique in operibus
jamdudum eß illußratus. Adßrmare
auß fumus^ peritiorum tarnen judicio
obfequi parati non modo in hac,
quam cunéìarum aliarum fpecierum Icbtbyolithis
determinandis.
N. LUI.
I L FRAGOLINO
S P A R U S C H R O M I S
T A V . XXXII. FIG. I.
S. cauda bifida, radio ventraliuni fecundo fetaceo.
Lim. S. N. XIII. pag. 470. N.» 14.
S. ollìculo fecundo pinnarum ventralium in longam fetam
quafì prodacto. Arted, Ichth. Gen. 37. Syn. 61.
L e note generiche dello Sparo fi
prefentano con molta chiarezza in quefto
Ittiolito di Veftena veronefe tratto
dalla collezione del Sig. Conte Gazola.
Vedefi in elfo primieramente la bocca
armata di denti molari fpeill, ed ottufi,
e l'impreiTione alla mandibola fu-
Cailagnola, vel castaneus pifcis. Sellon. de Aquatik
pag. »«7.
Acarnane. Rondelet de pifcib. lib. f. pag. in-
Chromis pifcis. Salviaiu de Aquatil. pag. 120.
Ganolianus hie Icbtbyolitbus e Veronenjtum
Vejienna genericas Spart notas
admodum perfpicue reprcefentat. Armatum
eji bians os molarium dentium crebrorum,
obtuforumque fepto, ac in fuperiori
maxilla duplicis labii effigies
Jlatim confpicitur. In membrtma branpcriore
del doppio labbro. Si contano
alla membrana branchioftega finiftra 5
diftinti oiTlcelli, ed apparifcono nella
loro forma rotonda le remigi pettorali.
Il fuo corpo è lanceolato, e compreff
o , come quello degli Spari, e dei Labri,
ma diftinto dagli ultimi per la
pinna dorsale comporta di foli raggi
fpinofi: carattere unicamente proprio
della famiglia dei Pefci, alla quale lo
riportiamo.
. Artedio, e Linneo defcrifiero fra gli
Spari una fpecie europea colla coda profondamente
bifida, e il raggio fecondo
delle pinne ventrali più lungo degli altri,
e prodotto a guifa di seta. Quefti
fpeciali caratteri efiftono parimenti
nel noftro efemplare, dove fi olTervano
approffimati per accidente i due fecondi
raggi di entrambi le pinne fuddette.
Il numero foltanto dei raggi, che i nominati
Ittiologi attribuirono alle altre
pinne di quefto Sparo, fi fcofta in qualche
parte da quanto fi rileva nel noftro,
poiché troviamo che alla dorfale
alfegnarono 13 raggi eguali, alle pettorali
17, alle ventrali 6 , all'anale 11,
ed alla caudale una quantità non determinata.
Per lo contrario nelf Ittiolito
da noi propofto fi contano Ip raggi
alla pinna dorfale, 10 in circa alle
pettorali, 4 foli nelle ventrali, 8 nella
pinna deli ano, e 18 moltifidi nella caudale,
oltre a 5 fpine più corte per ogni
lato. È molto però verifimile che l'accennata
difparità dipenda in gran parte
dalla perdita o confufione di qualche
raggio avvenuta nella fpoglia che
contempliamo, e in parte eziandio dall'
inefattezza dei primi calcoli fiftematici,
fulla quale frequentiffimi fono gli efempj
nelle defcrizioni di Artedio, in ciò riformate
dai più moderni.
Tra le figure dei pefci congeneri col
Fragolino non ritrovafi-alcun difegno,
che ad elfo perfettamente fomigli, e
che fopra tutto abbia impreifo il carattere
del secondo raggio delle pinne
ventrali, giufta le indicazioni di Artedio,
e Linneo. L'Acarnane di Rondelet
citato nelle finonimie manca di precifione
nella forma delle pinne pettorali,
c nei due fegmenti della caudale: del
rimanente, quantunque non rammentato
cbiojlega V infunt diJlinBa ojjicula, ac
tereti forma pcQoris remigia. Caput
laminis ojjeis compaSum, ac Jimum ut
Sparorum, Labrormnque ^ aft a poftremis
ob dorjt pinnam folis radiis fpino.
fis conftantem diftinitum; quod folummodo
Spar is, quibus referimus, eft proprium.
Inter Sparos Artedius, Linnaufque
quamdam Europie fpeciem cauda altius
fecata, ac fecundo pinnarum in ventre
radio longiori ac fette in morem producto
defcripferunt. Duo h¡ec precipua
in noftro quoque exemplari confpiciuntur,
ubi forte duo fecundi pinnarum,
quas diximus, radii in viciniam transierunt.
Numerus tantum radiorum caterarum
pinnarum, quos indigitant Ichtbyologi,
aliquantulum differt in noftro.
Invenimus enim pinnae dorß X X I I I radios
äquales, pectoris X V I I , ventris V I , ani
XII, cauda autem incertum numerum adßgnaße.
In noftro e contra Ichtbylitbo
XIX infunt radii in pinna dorß, XX
circiter in pectoralibus, IV tantum in
pinnis ventris, vili in ilia ani, ac X F I I I
muhifidi in caudali prceter v breviores
fpinas utroque in latere. Valde veroßmile
eft hiec difcrimina ex deßcientia,
aut confußone nonnullorum radiorum partim
manare, partim a primis fyßematicorum
calculis inßdelibus; quorum crebra
extant in Artedii deferiptionibus
exempla, a recentioribus emendata.
Inter pifcium Cbromidi affìnium piûuras
nulla conjtmilis opprime exiftitj nulla
qu£ prietcr aetera pruecipuum in/Igne référât
fecundi in ahi pinnis radii, ut Artedius
, Unnitufque indigitarunt. Ron.
deletii Acarauna in Synonimiis citata
non admodum eft exacta in pinnarum
pectoris forma, ac duobus caudit fegmentis.
Cieterum, etjì ejus minime adnota.
ti Phyjìologi meminerint, multo magis
adsertx fpeciei respondet quam Sparus
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