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con eill a combattere le noftre proprie
, qualora fi riconofcano infuffiftent
i , non avendo noi altre mire nelle no.
ftre oflervazioni, che quelle foltanto
della ricerca del vero, e dei progrefll
maggiori della naturale Filofofia.
ttimium amar emusi qifod ^ paucos ante annos
(a) opere ejusmodi Vindoboms edito ßgnìficavìmus.
Itaque ,ß quis majori harum
rerum doóÌrina, aut folertia id cognoverit,
^ monfiraverit, quod nos aut tardiores,
aut minus peritos fugerit, nulla in nobis mora
erit quin ultro ajjentiamur : noflramque
ipfi opinionsm, ß falfa vif a f i t , refellamus.
ITTIOLITOLOGIA
VERONESE
PARTE SECONDA
DESCRIZIONE DEI PESCI FOSSILI DEI MUSEI DI VERONA
(a) Saggio full'acque Termali, s montagne di Badem. Fiema 1750 m 12.
F I N E
DELLA PARTE PRIMA
ICHTHTOLITHOLOGIA
YERONENSIS
P A Ii s SECUNDA
DESCRIPTIO PIS CIUM FOSSILIUM QUI IN MUSEIS
VERONENSIBUS ASSERVANTUR
I I 11 li 11'
I N T R O D U Z I O N E
\ ^ ü a n t u n q u e non fia noftro fcopo il
defcrivere tutte le collezioni dei Pe,
fci Foffili fcavati nelle vicinanze di Bol-
Ca, le quali furono incominciate in Verona
già più da due fecoli a quefta parte
; contuttociò non dobbiamo ommettere
nella prefente Introduzione di darne
un fuccinto ragguaglio , che fervir
polTa in qualche maniera alle cognizioni
che mancano intorno alla Storia Cronologica
di tai Raccolte, e a lode dei
benemeriti e dotti loro Raccoglitori.
Il più antico, e forfè anche il pri,
mo dei Gabinetti d'Ittiologia follile ftabiliti
in Verona fu opera del rinomatiC
fimo Francefco Calceolari, che fiorì nel
fecolo XVI. Se non che oltre ai pefci di
Bolea raccolfe egli un numero grande
di femplici, e di curiofità naturali del
territorio Veronefe, e le difpofe nel fuo
privato mufeo. Profefsò, la farmacìa,
e divenne egregio naturalifta, meritato
avendo, di effere ricordato con lode nelle
opere degf infigni fiioi contemporanei
Gefnero , Aldrovandi, iMattioli, coi
quali egli ebbe ftretta amicizia e corrifpondenza,
e che il Marchefe MafFei
nella fua Verona Illuftrata rendefle chiama
teftiraonianza del fuo valore., Per a-
FKOOE.MIU M
E r ß non illud quidem propoßtum mbis
e f l , ut Pifcium Fojßlium in vicinia Bolcie
erutorum feries omnes perfequamur,
quas clari Veronenfes abbine annos amplius
ducentos ardiri conati funt ; non eas
tamen omnino hoc in exordio arbitramur
ßlentio. prcttereundas e f f e , ne aut indußriis
Viris nibil f oe laudis impertiamus,
aut in re non fati s adbuc manifeßa, quale
id cumque efl, fuorum temporum cidtorumque
monumentum Natura Hifloria deßderet
^
Vetuftijßmum ìgitur Ichtbjolitborum
Mufeum, ST apud Veronenfes fortaffe primum
CI. Francifci Calceolarii, qui fceculo
XVI vixit, curis debetur: tametß hic vir
non tantum ex ag>-o Veronenß Bolcanos
pifces, fed et herbarum ingentem numerum,
fS' natura operum copiiam omnem
comportavit, fuaque domi congejßt. Pharmaceuticam
faciebat, & tamen liberalitim
doBrinar-um fludio is evaßt, quem Gefnerus
, Aldrovandus, Mattiolius ¡equales
fui, quos ßbi amici ti a devinxerat officio,
r.umque vicijßtudine , meritifßmo pojfent
fcripti s celebrare, Maffejufque in hifloria
cui titulus Verona Uluifa-ata prceclaro fui
judicii teflimonio dignum putaret. Jam
quot apud ipfum Uìrthyolithi, ^ cujus.
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