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pinne: due pettorali compofie di 14
raggi; due in mezzo all'addome di 8
raggi per ciafcheduna ; una alla metà
del dorfo con numero di raggi corrifpondente
alle pettorali; una alla regione
dell'ano di dieci raggi; ed una caudale
profondamente bifida, in cui fi
diftinguono 17 raggi. Il minor numero
di fiffatti oificelli nel Sinodo Americano
descritto dall' illuftre Gronovio ( i ) ferve
a ftabilire il diftintivo tra quefto e la
Volpe marina, che altronde è ad eiTo
fomigliantillima. Il noftro efemplare,
modificato dagli accidenti della petrificazione,
non ha che la fola pinna anale,
e, caudale in cui fi rifcontrino ancora
tutti i raggi, che alle medefime
fono proprj. E quefti fervono a riconofcerlo
diverfo da tutte le altre fpecie
congeneri.
Rondelet al luogo citato nelle finonimie
prefenta la figura di un pefce,
che fembra in tutto fimile al noftro
sì nella forma del corpo, che nella difpofizione,
e qualità delle pinne. Ma
dal modo poi con cui lo defcrive apparifce,
che poiTa eiTere in vece la
Strichia di Plinio, ovvero una fpecie
di Sardella marina. I Naturalifti decideranno
fe quefta fpecie, dall'abito
efterno, debbafi riferire piuttofto all'Esoce
fin qui efaminato, o ritenerla, fecondo
la clailìficazione di Rondelet,
congenere colla Laccia, e la Ciprinoide
altrove commemorata.
( l ) MuC Icht, II. N.» i ; i . tab. 7. ßg. I.
peBorales radiis XIF eompaBa j
bina in abdomine vili radiorum Jtngillatim;
una medio in tergore, quis ex
radiorum numero pecioralibus aquali coalefcit}
lina in podice X radiorum ^ ac
una caudalis profunditer bifida, in qua
xril radii cernuntur. Minor horum osficulorum
numerus in americana Synodo
ab illujiri Gronovio de/cripta difcrimen
inter banc Vulpùmque marinam , qme
illi aliunde admodum eji Jìmilis, Jìatuit.
Nojier typus a lapidefcentia lahibus immutatus
in fola anali, ac caudali pinna
adbuc radios earum piroprios confervat.
At que bi fatis funt, ut a reliquis
ejufdem generis fpeciebus dijlinguatur.
Kondeletius loco in fynonimiis citato
pifcis effigiem exbibet, qui noflro tum
corporis forma, cum qualitate, ac dißributione
pinnarum omnino ßmilis videtur.
Verum ex defcriptione apparet,
Strichiam Plinii, feu quamdam Sardineam
marinam ejfe pojfe. Judicabunt
Pbyßopbili utrum externo ex babitu biec
fpedes ad Exocem haélenus. examinatum
fit potius referenda; an juxta Rondeletii
claßificationem in eodem ac Clupea, et
Cyprinoides alibi commemoratce genere
fit retinenda.
C C L X I X
N. CXVII.
; I L SALMONCINO
S C O M B E R K L E 1 N 1 I
TAV. LXIV. FIG. 3.
S. Rima oris obliqua: linea laterali loricata. Bloch.
Iciith. X. pag. SS. Plancli. CCCXLVII, fig. 2.
Salmoneta lusitanorum. Ruysch. Fife. Amboin. pag. 10.
lab. XI. Bg. j. j.
B. 5. P. 16. V. 6. D. 7. ZJ. A. J. C. li.
Di quefto Sgombro ftraniero non trovafi
fatta menzione neU' opere di Artedio,
e Linneo, nè in quelle degf Ittiologi
fiftematici, che aggiunfero alle
Linneane altre nuove fpecie di pefci.
Ruyfchio nell' illuftrazione de' pefci dell'
Amboina produlfe due immagini poco
precife della fpecie di cui parliamo, indicandola
colla denominazione di Salmoncino
dei Portogbefi. Dalle fue defcrizioni
piucchè dal confronto delle
figure rilevali la corrifpondenza di quefto
pefce collo Sgombro di Klein, che
per la prima volta apparifce defcritto,
e clafllficato da Bloch, e del quale fi
ha alla tavola trecentefima quadragefima
fettima la vera effigie.
Iftituendo fanalifi comparata di tutte
r efterne parti del noflro follile con
quelle, che fi rifcontrano nell' accennato
efemplare di Bloch, rifultano dal confronto
eguali note fpecifiche sì nell' uno,
che nell'altro pefce. Il corpo dello
Sgombro in queftione è largo, fufiforme,
e coperto di minutiirime fquame
appena vifibili. La fua tefta corta, c
fchiacciata prefenta un ampio fquarcio
•di bocca, divifa in due mafcelle labiate
guernite di minutiifimi denti, l'inferiore
delle quali eccede in lunghe¿za la
fuperiore; I di lui occhi fituati verfo
l'eftremità del capo hanno ampia circonferenza,
e le lame branchiali fo^io
lifcie, brevi, ed ottufe. Corta è parimenti
la regione del ventre, ed alquanto
più eftefa la parte anale, che vi
fuccede. Tutte le pinne di quefto pefce
fono più, o meno falcate: due diftinte
fe ne contano alla regione del
dorfo, altrettante a quelle del torace,
r„rt. II.
Peregrini hujufce Scombri in operibus
Artedii, Linnaique, neque in illts syßematicorum
Icbtbyologorum, qui Linmeanis
alias novas pifcium fpecies adjunxerunt,
ulla mentio invenitur. In pifcium
Amboina illufiratione Ruyscbius
fpeciei, de qua toquimur, duas effigies
parum protulit fideles, atque Salmonece
Lufitanorum nomine .indicavi!. Ejus e
defcrip'tionibus melius, quam ex com parotis
figuris, hujufce pifcis cum Kleinii
Scombro congruentia arguitur, qui primmn
a Blocbio defcriptas, ac in claffem
redactus apparet, cujufque in CCCXLFH
tabula vera effigies habetur.
Si externarum partimi nofiri fojjìlis
cum illis citati Blocbiani exemplaris
comparatam analifim injiituimus, in
comparatione aquales fpecificce notte in
ambobus emergunt. Corpus Scombri, de
quo agitar, efi latum, fufiforme, atque
pterminutis fquamis vix confpicuis opertum.
Caput breve, et compianatum in
aìnplam biat oris fciffuram, duabus maxillis
labiatis perminutorum dentium vallo
fepitis, qunrum inferior longitudine fuperioreni
excedit. O cui i extremo in capite
fui ampio prxditi funt orbe, atque
branchiales lamince funi glabrae, breves,
obtufeque. Brevis quoque eJl ventris regio
, magifque producía pars analis, quce
fequitar. Univerfa: iflius pifcis pinna
plus, minu.tve funt falcata; bina diftin-
6ia in dorfo; totidem in tborace, ac pe-
¿lore ; una in podice, unaque in duos
lobos partita in cauda. Talibus externis
notis Salmoneta adjungitur pracipua
lateralis linea figura initio arcuam