
I f
, r | i i
CL
procedente dai' mari dell'India: motivo
per cui abbiamo creduto di doverla
chiamare col nome triviale di Amia
indica.
Per rilevare i preciíl caratteri del nofiro
piccolo Ittiolito, e riconofcere infierne
la fua perfetta corrifpondenza
coir indicata fpecie, baila ricorrere alla
defcrizione medefima del Gronovio, e
confrontare in ogni fua parte la fpoglia
foffile colla naturale da lui riportata
più in grande nella IX delle fue
Tavole Ittiologiche.
Il pefce in quiftione, fecondo Gronovio,
ha il capo grande quanto la larghezza
del corpo, ed appianato fra gli
occhi, i quali fono aiTai ampj, ed in
vicinanza del roftro. La bocca è formata
di due mafcelle ottufe, e rotondeggianti,
di cui l'inferiore fopravanza
alquanto la fuperiore allorché fono
aperte, avendo entrambi egualmente un
ordine folo di minutiilìmi, e quafi invifibili
denti. Il fuo corpo è lanceolato
, e tutto coperto di grandi, e tenuiflìme
fquame. Egli ha due pinne
dorfali diftinte, approflìmate, e inferite
verfo la giufla metà del corpo: la prima
più piccola, oppofta alle pinne ventrali,
contiene 6 oflicelli; la feconda in
faccia all'anale è inteiTuta di i o raggi.
Le fue pinne pettorali fono bislunghe
e comporte di l i raggi femplici, e inermi;
le ventrali, che vi ftanno frammezzo,
hanno 6 raggi per ciafcheduna, il
primo de'quali è robufto, ed aculeato;
l'anale ne conta io, e ritrovali dirimpetto
alla feconda dorfale. La coda
per ultimo di quello pefce è bifida,
e lunulata, numerandoli in eiTa 17 raggi
moltifidi, oltre ai laterali minori.
Quefta defcrizione conviene per tal
maniera colle principali note efibite dal
noftro foffile, che non fa d'uopo di ulteriori
efami, ed illuftrazioni per rife,
rirlo alla fpecie Gronoviana, di cui fi
tratta. Ruyfchio, e Jonfton pubblicarono
nelle loro Ittiologie la figura dj
un piccolo pefce da elTl chiamato Corvulits,
che molto davvicino fi accorta ai
lineamenti del nortro, al quale perciò
abbiamo dato il nome italiano di pefce
Corvetto. Se veramente tal pefce
fia quella rtelTa ipecie, che da Gronorea
quod mlgari nomine Amia indicie
ttdpellandam effe putavimtis.
Ut injlgnia precipua parvi Ichthyolithi
nostri, nec non cjus cum. admtata
fpecie congruentiam dignofcamus, fat ejl
ipfam Gronovii defcriptionem elicere, ac
fojjllem exuviam cum naturali ab ipfo
in IX Tab. Ichthyologicarum relata comparare
.
Ami^ Gronovii tam latum caput,
quantum patet corpus, inter lumina depreffum,
qute valde funt patula, ac roßro
próxima. Os duie ßngunt maxilhe
obtufie, ac teretes, quarum inferior fuperiorem
aliquantulum excedit cum hìant;
ac qualibet unico tantum perminutorum,
ac pene invißbilium dentium ordine
fepitur. Mucronatum corpus, magnifque
ac tenuijfimis fquamis amiBum.
Duas tenet in tergore pinnas disjunctas,
non admodum dijjìtas, ac medio e corpore
prodeuntes. Prima brevior pinnis ventris
obverfa FI continet ojpcula^ fecunda
Uli in podice contraria x fubtexta
eß radiis. Pectoris pinna oblongce ac
XII fujfulta radiisßmplicibus ac minime
armatis; ventris, quie priorum in
medio funtßtce, FI habent radios, quorum
primus robußus, at que aculcatus i
ani X, jacetque Uli in dorfo obverfa.
Cauda demum bidens ac incurva, in qua
X F I I apparent radii multißdi, prater in
lateribus minores.
Hiec ita cum pracipuis fojjilis noßri
notis quadrat descriptio, ut ulteriori
examine, ac illußratione minime ßt 0-
pus, ß ad Gronovianam fpeciem referre
velimus. Pifciculi piäuram in eorum
Ichthyologiis Ruyfchius ac Jonßo.
nus ediderunt Corvuli nomine, lineamentis
baud a noßro abßmilem, quem ideo
italica voce Corvetto adpellavimus. An
reapfe hic pifcis ejufdem ßt fpeciei,
quam Amiam indicam nuncupatus cfl
Gronovius, ex citatis Ichthyologis, ut
adferamus, haurire nequimus. Hic e VeÍ
Î.'
C L I
f
vio venne annunziata fotta la denomi- feimia Lajlrara Ime ufque adferta fpenazione
di Amia indica, non abbiamo dei unicus inter innumera pene Ichthyonei
due citati Ittiologi bartanti lumi per lithologia Veronenjls pifcium exemplaria.
poterlo congetturare, o verifimilmente
alTerire. Il noftro efemplare tratto dalla
Laftrara di Vertena è finora l'unico di
tal forte, che fiafi a noi prefentato tra
i pefci numerofilTlmi dell'Ittiolitologia
Veronefe. r
N. LIX.
I L G I R I N O
SILURUS CATAPHRACTUS
T A V . XXXV. FIG. 5.
S. pinna dorfali poilica uniradiata , fquamis ordine
ilmplici, cirrhis 6, cauda integra. Lim. S. N.
X I I I . pag. ¡oe. N.» II.
Callichthys cirris 6 ; lateribus unico fquamarnm utrinquc
ordine vestitis ; cauda subrotunda. Gronov.
Z o o p l i i l . pag. 137. N.» 350. tab. j. fig. j. 4.
È querto uno di quei pochi pefci
di frefca età, dei quali non fi ritrovano
nelle montagne Veronefi i più adult
i , e che perciò allontanando l'idea
della loro moltiplicazione in tal luogo,
inducono a credere, che per effetto di
un allagamento univerfale dei continenti
fìano ftati anticamente fvelti dalle loro
fedi native, e rovefciati da impetuofe
correnti nel nortro clima.
Sebbene il Girino di Vertena fia piccoliiTimo,
ed abbia nel fuo interrimento
perdute le parti più molli, come le
fquame, "i filamenti, e le pinne; contuttociò
la ferma, e quafi oflèa tellltura
delle altre parti del corpo fi è
mantenuta intatta per tal maniera, che
malgrado la forza del tempo, e dell'umido
fotterraneo non fi fono fm'arrite
peranche le naturali di lui fattezze. In
prova di ciò può fervire il confronto
del noftro archetipo colle due figure,
che fi veggono nella Tavola 3 del
Zoofilacio dell'illuftre Gronovio.
Il Naturalirta predetto, che feparò
dai Siluri Linneani querto, ed altri conlimili
pefci ad integumenti olTei, formandone
un genere a parte da lui chiamato
Callichthys, ci fomminirtra intorno
al Girino le cognizioni ièguenti. II
Cataphractus Americanus. Catesb. Carol. 3. pag. 19.
tab. 19.
Okan Renne. Fcikntin. Ind. j. pag. 4fo. N.» Jff
iig. jfj-. ( cattija ).
Horum pifcium pauci admodum ac tantum
immatura adhuc ¡etate in Veranen,
fium jugis inveniuntur. Ex quo manife-
Jie deducitur non ibi genitos creviffe;
at univerfali antiquitus cataclysmo a
propriis fedibus abductos, et a fìuSibus
tempejìatum vi aiìis in alpium lateribus
detrufos nojlris in regionibus defediffe.
Etß Silurus Veflennius fimmopere exiguus
molliores in circumfepta arena partes,
fquamas fcilicet, ßlamenta, ac pinnas
amiferit^ valida tamen, ac ferme
offea aeterarum corporis partium textura
adhuc ita integt'a fupereß, ut contra
temporis, edacifque subterraneißtus vim
minime primteva lineamenta interierint.
Quod archetypi noßri cum Tab. III
Zoophilacii Gronoviani liquet comparatione.
Idem Phyjiologus, qui ab Linnaanis
Siluris hunc, aliofque offeis integumentis
in pnscipuum genus fecrevit, quod
Callichthys adpellavit, de Siluro cataphraSo
quie fequuntur adijecit. Corpore
ejl ventricofo, oblongo, depreffo, ac ubi
Ï
1 i
! • ;; I
•
Ili
l'il '