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pinna caudale, la di cui forma è la
ilelTa dell'accennata più fopra. Si vedono
inoltre in tutto 1' impronto le
marche delle fquame denticolate, che
lafciarono ovunque fcavata, e ineguale
la di lui fuperficie a differenza degli
altri Ittioliti fquamofi, dove non
efiilono Affitte impreiììoni. Il roftro
però e l'afpetto del volto fi allontanano
qualche poco dalla fpecie indicata,
e Ìembrano cortirpondere più da
vicino a qualche altra del genere degli
Spari. Ma qui primieramente il offcrvano
allo icoperto dei denti aguzzi
ed incurvi, che coftituifcono, fecondo
il Sig. Gmelin, una delle note
caratteriftiche dei pefci Perfici; e altronde
le due mafcelie del roftro fi vedono
per effetto dei confueti accidenti
notabilmente fpuntate, per cui è ragionevole
il credere, che nello frate lor
naturale foffero fenza dubbio lunghe,
e molto più prominenti. 11 chiariflimo
Seba nella Tavola dapprincipio citata
pubblicò la figura di un Perfico foreftiero,
che quafi interamente confront
i ne fuoi caratteri col noilro. A fronte
di tutto quefto non ofiamo per anche
di dare per indubitata la diagnofi
dell'Ittiolito che vi corrifponde.
L a Lima abita, e fi propaga nei
mari dell'Indie. Del belliflimo fcheletro
ad effa conforme n'è poffeffore
non iolamente il magnifico Mufeo Gazoliano,
ma anche il Canoffiano, ritrovandoli
però in quest' ultimo un
femplice faggio più piccolo, e meno
elegante dell'efemplare da noi prodotto.
figura. Tota infttper in imprejjtone fqunmarmn
crenatarum apparent vejìigia; ex
quo rimofa, ac fcrupea tota extat fuperficies
fecus ac aliis in Ichthyolithis
squamojls fe habet. Kojiriim autem ac
facies aliquantulùm ab indigitata fpecie
recedmit, et ad aliquod aliud Sparorum
genus videntur accedere. At in nojiro
primuin patuli confpiciuntur acuti den.
tes, qui, juxta Gmelinmn, flint injigne
Parcarum prtecipuum. Maxilhe infuper
rojìri ob illata damna fmgulari modo
apparent decurtatce; ideoque verijìmile
ejl, cum integrce extiterunt, multo fuisfe
longiores, magifque prominentes. In
citata tabula Seba Pere,e peregrini imaginem
edidit, qui ferme cum nojìro
affatim congruit. Nibilominus, ut indù,
bitatam, refpondentis Ichthyolitbi diagnqfim
non adhuc trader e audemus.
In Indoo pelago Lima degit, gigniturque.
Pulcherrimum fojjllis exemplar
non modo in magnifico Ga&oliorum,
verum etiam Canqjfium proflat Mufao.
At hoc in pojìremo typus exiguus, ac
minus elegans exhibito ajjervatur.
N. LII.
L A R I G A
CHAETODON LI N E A T V S
TAV. XXXI. FIG. i.
Ch. cauda* bifida, fpinis docfalibus 9, fpina laterali
utrinque cauda;. Lìnn, S. N. XIII. pag. 46Ì.
N." ij.
Quefto nobiliflìmo pefce foggiacque
a tali modificazioni avanti di confolidarfi
negli ftrati della Laftrara, che confrontandolo
ora colla fpecie nativa ap-
Ch. lineis longitudinalibus varias, cauda biforca. Arted.
Ichth. Spcc, 85.
Chaetodon niger. Seba Thes. IH. tab. if. fig. I.
Pneclarus Me pifcis ita mcijfitudinibus,
antequam lapidefceret, fuit obnoxias,
ut cum natali fpecie collatus vix
aliquam Jlmilitudinem. retiñere, ac ab
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pena scorgonfi alcuni tratti di reciproca
somiglianza, e fembra quafi tutt'altro
da quello che era effettivamente
nella fua prima origine. La mancanza
in elTo dei naturali colori, difetto comune
a tutti quanti gì'Ittioliti, nafconde
le linee longitudinali, che lo diftinguono
neü'efteriore dalle diverfe fpecie
dei Mollidenti. Il fuo capo quafi interamente
diftrutto, alcune pinne perdute,
ed altre lacere, o in parte celate
non lafciano travedere la vera fifonomia
di tal pefce, ed i genuini lineamenti,
che in iftato di vita gli erano
proprj. Solo rimane intatta nelle
fue primitive ferabianze la forma di
tutto il tronco, e delle due remigi verticali,
che lo circondano, come altresì
la figura della fua coda.
Ricorrendo alle immagini dei varj pefci
illuftrati da Bloch, trovafi che il Pavone
(l ) in quanto alla forma del corpo
fi accorta d'appreffo alla rapprefentazione
del noftro archetipo: e ciò baña
per avvederfi che quefta fpoglia appartiene
ficuramente ad un pefce del
genere dei Mollidenti, quantunque poi
non fi poffa ravvifare in effa la caratteriftica
dei denti fetacei flefllbili, e della
membrana branchioflega a fei raggi.
Confultata diffatti la Tavola vigefima
quinta di Seba, che dà le figure di
varie fpecie di Mollidenti, rilevafi che
fra gli altri corrisponde al noflro il lineato
di Attedio e Linneo, al quale
per la diftribuzione parallela delle fue
fafcie longitudinali abbiamo pofto il nome
italiano di Riga.
Linneo affegnò a quefto pesce p
aculei dorfali, la coda bifida, ed una
fpina per ogni lato di effa. Gli ftelTl
caratteri preffo a poco attribuiti gli vennero
dall'Attedio, il quale aggiunfe che
un fimile Mollidente è nello ftato fuo
naturale ftrisciato longitudinalmente di
linee nere a guifa di fafcia. Da Seba
apparifce, che tre altre fpine fimili alle
caudali precedono la pinna anale di
quefto pefce. Attedio poi riguardo alle
pinne fpecificò nella dorfale l'efiftenza
di ¡ 6 raggi comprefi i 9 fpinofi,
nelle pettorali 16, nelle ventrali 6,
( 0 Ichth. VI. PI. CXCVm. fìg, I.
Fari. II.
originali flatu penitus modo alienus effe
videatur. Natur alium color um defeffus,
ut univerfis in Icbtbyolitbis ejje folet,
non ßnit confpicuas effe lineas in longum
exaratas, qua extrinfecus illuni a
reliquis Cbaetodontium fpeciebus difcriminant.
Caput quaß omnino deletum,
nonnulla pinnarum exefa, nonnulhe fciffie,
aut partim latentes verum adfpechim,
nec non propria viventis lineament a
adempferunt. Integra tantum fuperefl
corporis forma, circumeuntium pinna^
rum, totiufque caudce figura.
Inter varios pifies a Blocbio illuftratos
Pavo, quoad corporis formam,
arcbetypo nojlro appropinquare videtur ¡
quod fatis eft ut certo certius ad Cbaetodontium
genus pertinere cognofcatur,
etfi. dentimn fetaceorum fiexibilimn, ac
membrana branchioftege vi radiorum
nota in ipfo difpici nequeat. Variis revera
Cbaetodontium fpeciebus in xxr
Seba tabula infpeSis, nojiro inter ca.
teros Lineatus Artedii, Linnceique videtur
congruere, cui a longis fisciis,
qua aqtie difiant, nomen Reguls impofuimus.
Huic Linnaus ptfci IX acúleos in
dorfo, caudam bifidam, fpinamque utrinque
tribuit. Eadem fere attributa adfignavit,
qui adjicit, hunce Cbaetodontem
dum vivit atris lineis fafiiarum more
effe dijlinñum. Ex Seba, tres alias
fpinas, illis cauda fimiles, ani pinnas
in hoc pifie antecedere cognofiimus.
Artedius autem quoad pinnas in illa
dorft XXXVI radios cum IX fpinofis,
in pinnis peííoris XVI, in ventris vi, in
podicis XXIX tribus aculéis inclufis,
ac demum in cauda XVI adnotavìt.
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