
CCLXXXlI
I l P
mero, c forma col noftro archetipo,
e principalmente la caudale, che è lunghifliraa,
come rileva l'Artedio prelTo
Seba nella defcrizione fiftematica del
pefce Barbino.
Se ben fi paragoni la faccia eftcriore
dell'Ittiolito Buriane con quella
dello Squalo delineato al naturale nella
tavola centefijna decima terza di
Bloch, trovali molta corrifpondenza nelle
proporzioni, e nell'afpetto d'entramb
i , coficchè non riefce difficile la verificazione
de' caratteri di reciproca fomiglianza,
malgrado le modificazioni,
che fi offervaiio nella fpoglia follile
per le vicende della fofferta corruzion
e , e diffeccamento. Una, e forse la
principale di fimili alterazioni, è l'eflere
quella affatto priva delle naturali fue
t i n t e , e di que' cingoli tranfverfali
bianchi, che rendono variopinto il Barbino
fopra un fondo di color nero.
M a fe non tutte le fafcie, qualche veftigio
almeno di effe non può negarfi
che tuttavia non ifcorgafi nel noftro
archetipo; ciò che reca molta forprefa
in una fpoglia di tanta antichità, e
di tal natura.
I l pefce cartilaginofo, che abbiamo
qui riportato fra gl'Ittioliti fpettanti
alle montagne di Veftena preflb Bolca,
è proprio efclufivamente dei mari dell'
I n d i e , ove vive pafcendofi di vermi
teftacei, e di granchj, e moltiplicando
la propria fpecie. Perviene elfo ad una
difcreta ftatura, nè molto maggiore di
quella, che viene efibita dal noftro efemplare,
trafcelto dalla pregevole litoteca
del Ch. Signor Conte Buri, unica
fralle veronefi, che poflegga fifiàtta
fpecie.
apud Scbam in fyflematica Barbini f i .
fcis deferiptione Artedius ttdvertit.
Si exterior facies Buriani Ichthyolithi
cum illa Squali naturalis delineati
in tabula CXHI Blochii comparetur,
multa in proportionibus, atque adfpeótu
amborum elicitur affinitas ; ita ut mutuj:
ßmilitudinis minime efl difficile attributa
confirmare, quamquam fojftli in
exuvia ex corruptione, atque exßccatio.
ne labes remaneant. Immutationum maxima,
colorum, atque tranfverfarum fafdarum,
qu£ nigricantem Barbini cut im
dißinguunt, efl defeBus. At f i non cun-
¿ÌLC fafci.t, aliqund tamen earum veßigium
minime negandum efl in noflro
confpici^ archetypo} quod certe tali in
exuvia, tantaque vetuflatis mir um effe
debet .
Cartilagineus pifcis, quem hie inter
Ichthyolithos ad Veflence juga prope Bolcanum
pertinentes retulimus, Indicorum
aquorum dumtaxat eft incola, ubi vermiculis
teflaceis, ac canceribus vefcitur,
et fobolem gignit. MediocrHer adole.
fcit, nec ultra menfuram nojiri exemplaris,
quod ex fpeÜanda Clarijpmi
Domini Comitis Burii lithotheca de.
prompjimus, fola qua inter Veronenfes
banc fervat fpeciem.
F I N E
D E L L A PARTE SECONDA
CCLXXXIII
PARTE TERZA
SISTEMA DELL'ITTIOLITOLOGIA VERONESE
V A ' ^ S T E R T U
ICETHTOLITROLOGIJE FERONENSIS STSTEMA
l i ií
•¡¡i
> i
(•
f¡;i I
INTRODUZIONE.
S a r e b b e ftata inutile, oppure un oggetto
di pura curiofitk, l'analifi, e la
defcrizione di tante fpoglie di pefci
foflili eftratte da' principali Mufei di
Verona, fe non aveflè avuto per ifcop
o di condurci alla cognizione di una
verità importantiiTima, difputata da parecchi
Naturalifti, e Geologi , vale a dir
e , che pefci di acque diverfe, e di
differenti mari fi trovino accumulati
nella famofa montagna di Veftena presfo
Bolca, dove rimafero anticamente
fepolti. Un fatto di tal natura refo autentico
dall'analifi, ed illuftrazione degf
Ittioliti fin qui eiaiTiinati, fembra mettere
fuor d'ogni dubbio favvenimento
di una generale inondazione nel noftro
Globo. Come in fatti fenza che
l'acque forraontaffero i continenti, che
or le dividono, e fenza che quefte
foftero fpinte da gagliarda procella, potevano
i pefci ora abitanti nell' America,
nell'Africa, e nelle Indie inefcolarfi
confufamente con quelli dei mare
Mediterraneo, e delf Adriatico, e quefti
con altri originarj delf acque dolci,
e de' fiumi? Lo fteftb fenomeno osfervafi
rapporto a^f infetti follili, alle
conchiglie, e alle piante, che nel monte
fuddetto s'intrecciano cogli ftrati
de' pefci. La formazione poi di fimili
ftrati, e la loro compofizione terminano
di comprovare evidentemente, che
la congerie de' pefci foirili difteminata
in un terreno marnofo, e mifta ad altre
produzioni marine, terreftri, e flu-
FROEMWM.
Too. t exuvias f(fjilium pifcium e Veronenfium
Mufms depromptas rimaffe,
atque defcripfiffe fupervacaneum, aut
mere otiofum fuiffet, ni nobis propojìtum
effet veritatem quamdam pluribus
a Pbyfiophilis, Geologifque oppugnatam
eruere; pifies fcilicet diverfis ab aquis
profedos, diffitifque ab aquoribus adve-
¿ìos in Veflence juga prope Bolcanum
confluxiffe, ibique inhumatos admodum
remoto ab ¡evo jacuiffe. Hcec vicijjitudo
Icbthyolithorum baSenus illuflratorum
teflimonio confirmata univerfie Telluris
exundationem extra omnem dubitationis
aleam poner e videtur. Revera nifi Oceani
fluBus folidas ter rie partes obruiffent,
violent oque procella aBi fuiffent, quomodo
pifies America;, Affrica:, atque Indiarum
incolte cum illis Mediterranei,
atque Adriaci fall, nec non cum duicium
aquarum, ac fiuminum indigenis
nantibus potili ffent commi fi eri? Idem
dicendum de fojfdibus infeBis, de concbyliis,
plantisque, quie eodem in jugo
pifiibus permixta inveniuntur. Horum
fediminum conflratio , ac compojìtio
comprobat evidenter, pifcium fojfilium
congeriem argillaceo in foto difper.
fam , aliisque marinis , terreflribus ,
fiuviatilibusque organicis produBionibus
permixtam, lentum univerfl Oceani effe
fidimene in quo cunBarum aquarum affluxus
minime perfpirabilem aerem ita
coinquinavit, ut animanlia, ac vegetiibilia
dulcium aquarum, cum marina,
tum terreflria fiuBuum commotione hat
- s i i
•"Kii ..
••¡'lì 1
• I i
Ili'
I i