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tefluta di 8 raggi fpinofi, i di cui anteriori,
ed ultimi fono breviiTimi, e i
quattro di mezzo più alti, ed acuminati;
la feconda poi porta in faccia
all'anale incomincia da una breve, e
valida fpina feguita da io raggi moltifidi,
ed egualmente elevati. Bislunghe,
e lanceolate fono le due remigi
pettorali, in cui diftinguonfi 13 raggi
più minuti, e fottili di quelli delle altre
pinne. Le addominali polle framezzo
alle precedenti, ed approillmate
fra loro, hanno ciafcheduna nella parte
anteriore un valido aculeo congiunto
ad altri cinque raggi confecutivi, ed
accoftanfi nella figura alle pettorali. La
pinna anale armata di tre pungiglioni di
ineguale lunghezza è intelllita nel tutto
Ínfleme di IO -raggi, fette de' quali
fono mokifidi, e di forma piatta. Semicircolare,
e fatto a guifa di arco è
il margine. eftremo della pinna caudale,
in cui fi diftinguono 18 raggi, comprefi
i più piccoli, da cui fono chiufi i due
margini laterali di qucfta pinna.
Rivolgendo ora lo fguardo al noftro
archetipo per confrontarlo col Blochiano
finora defcritto, rilevafi primieramente
in un tronco alquanto minore,
e dall'efficcamento accorciato lo fteffo
numero, e la medellma diftribuzione,
e figura di tutte le pinne, trafparendo
alquanto di fotto alla nuca i lineamenti
de' raggi fpinofi della dorfale prima,
e più chiare manifeftandolì dell'egual
forma la feconda dorfale, la caudale,
l'anale, e le due ventrali. Si fcorgono
inoltre al difotto della regione dell'ano,
e verfo la coda gl'impronti delle larghe
fquame dell'Ombra, come abbiamo
fin da principio avvertito, e ne'
coperchi branchiali apparifcono le finuofità,
e gli angoli, che fono proprj
del loro margine. Soltanto il capo, ed
il volto ridotti allo flato di fcheletro
non ritengono alcuna fembianza della
fpecie nativa. Appianato l'occipite, e
fpalancata la bocca, pofla è ad eguale
livello col dorfo la tefta, che nello flato
naturale declinando dalla retta linea
defcrive una curva. Rimangono però
tuttavia alcuni refidui delle due mafcelle,
e principalmente dell'inferiore,
che vedefi terminata in punta, e alquanto
più eftefa deU'altra, come apintextum,
quorum anteriores, ac pojlremi
funt perbreves, et meiii altiores
et acuminati; fecundum anali obverfum
a brevi > ac valida incipit fpina, quam.
X radii multijìdi, ac cequaliter elati
fequuntur. Oblonga, atque lanceolata
funt peSoris . remigia, in quibits XIII
exiliores aliis cieterarum pinnavum radii
confpiciuntur. Abdominalia pracedentibus
media, et contiguaJingillatim antica in
parte validum hnbent aculeum F aliis
radiis fequentibus conjunÜum. Analis
pinna tribus acubus inxqualis longitudinis
priedita X cumulatim fubtexitur ra.
diis, quorum FU sunt multiJìdì , ac platiformes.
Semicircularis, ac arcus in
morem confiña pinna ejl caudie , in
qua Jtmul cum parvioribus, qui laterales
margines claudunt, XFIII radii cernuntur
,
Ad arcbetypum nqflrum modo ut cum
Elochiano haàenus defcripto conferamus
converß, primum in trunco aliquantulum
minori, atque exßccatione imminuto idem
numerus, eadem dißributio, et figura
pinnarum; cum paullisper poß occiput
radiorum fpinoforum dorfalis primce li.
neamenta transluceant, clariusque aquali
forma fecunda dorfalis, caudalis,
analis, ac duis ventrales patefcant. Subtus
atium insuper, ac caudam verfus latarum
fquamarum Umbra, ut fupra ab
initio indicavimus, vefligia vifuntur ;
ac in branchiarum operculis flexuofttates,
angulique, qui earum marginis funt
proprii, apparent. Caput folummodo ac
facies ad ojjeam compagem redaóii nullum
nativae fpeciei veßigium confervant.
Complanatum occiput, ricìus immaniter
hians, dorfo cequiparatum caput, quod
in viventi pifce curvefcit. Nonnulla tarnen
mandibularum, ac prafertim inferioris
remanent reliquia; qua poßrema
in aciem deßnere, atque fuperiori longior,
ut in Umbra, confpicitur. Ad
perfeitam bujufce Icbthyolithi agnitioncni
faciei deefl perfpicuitas ; at non defunt
tamen precipua attributa cum fpecie
affini tat is, ad quam referendum effe putamus.
C C X I X
punto nell'Ombra. Manca bensì la
precifione della fifonomia per la compiuta
diagnofi di quella fpoglia, non
mancano però i principali caratteri di
approflìmazione alla fpecie, a cui giudichiamo
ch'elTa fi riferifca.
N. xcin.
I L LOMBRICO
M U R M N A C (E C A
T A V , LUI, FIG. 1.
M. Aptcrigia; rostro aculiuscnlo,. Linn. S. N. XIII.
pag. 4ì6 N.» 7.
La Morene avcogle. Emyclop. Mithoi. Ichth. pag. ;i.
N.» IO.
Riflettendo ai caratteri, che diftinguono
quefto pefce dalla comune delle
Morene, ferabra che propriamente coflituifca
un genere a parte diverfo da
tutti gli altri delf ordine Linneano de'
pefci apodi. In fatti il fuo, corpo anguiforme
privo intieramente di pinne,
e la fua tefta mancante di occhi, e
ricoperta tutta di pori fenza le aperture
branchiali, non corrispondono al
genere delle Morene, che fra gli altri
caratteri hanno quello eziandio di due
occhi coperti di cute, e di una lunga
pinna dorfale,, ed anale, che fi congiungono
colla caudale. Quindi non
a torto, dubitò il Linneo,, e con eiTa
i pofteriori Ittiologi,, che il Lombrico
polla riferirfi ad un nuovo genere non
per anche, determinato, e Ila perciò da
rimoverfi dall'altro ad elfó affine delle
Morene, fatto del quale fu dapprincipio
claflìficato..
L a brevillìma defcrizione,, che danno
i Naturalifti del noftro pefce, e la,
mancanza di ogni figura, che lo rap-,
prefenti nella nativa fua forma, ci tolgono
di poter iftituire un confronta
del prefentc efemplare coi caratteri, che
fono proprj d'ella fua fpecie.. Accenneremo
nondimeno quel poco, che a noi
ha fervito di fòndamento per la claflìfi^
cazione di quefta fpecie.
Ha il Lombrico una forma di corpo
fimile a quella delle Anguille comuni,
ma che per la fua picciolezza.
Si attributa conjlderemus, qua hunc
pifcem a Munenarum gente fecernunt,
genus feorjtm a reliquis cunBis ordinis
Linnaani pifcium apodum conjlituere videtur.
Rever a anguiforme corpus, pinnarum
omnino expers, ac caput Jìne
oculis, atque tuber culis totum refer turn
absque branchiarum fciffwis, minime
Murienarum- generi refpondent, qa¡e ca.
teras inter notas oculos cute opertos,
atque langas in dorfo, et ano pinnas,
qUíC cum. caudali conjunguntur, preefeferunt.,
Hinc baud perperam Linnaus,
cumqw ipfo. pojleriores Icbthyologi, an
Lombricus ad novum Genur nondum de.
terminatum referendus, ideoque ab affi,
ni Murienarum genere, in quo fuit ab
initio adfcriptus, expungendus Jit dubitarunt..
Perbrevis, qiiam adferunt Phyjiophi.
li, defcriptio,. ac nulla imago, quce hune
pifcem adbuc vivum re^rcefintet, • bujufce
exemplaris cum attributis fuce fpeciei
propriis comparationem injiituere
minime Jìnunt. Nibilominus momenta
etji non magna,, quibus innixi ejus fpeciei
proponimus clajpficationem, indigitabimus..
Corporis fórmam' a vulgaribus Anguillis
baud dijjimilem habet Lombricus;
fed qui exiguitate, ac rotunditate terre.
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