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Il noftro Ittiolito interamente sformato
in quanto alla fuperficie neppur
uno elìbifce degli efpofti caratteri fiftematici,
e folo conferva una certa proporzione
di parti, che molto fi apprelTa
a lineamenti, ed alla naturale
fisonomía del Chirurgo. Il di lui corpo
è ovale, ficcome quello difegnato
dal P. Plumier, defcrivendo egualmente
dalla pinna dorfale aU'eftremitìi della
bocca una curva, e manifeftando i rudimenti
di un tefchio d'infigne grosfezza
in proporzione di quello dei pefci,
che gli fono congeneri. Non corrifponde
bensì col Chirurgo nella mafcella
fuperiore più corta dell'inferiore, ma
ciò deriva dall'eiTerfi tal mandibola ritirata,
e per opera dei diifeccamento
in minore fpazio riftretta, come rilevali
chiaramente dagli aridi, e corrugati
avanzi delle fue parti molli.
Profeguendo il confronto delle varie
parti del noftro fcheletro con quelle,
che olfervanfi nell'immagine naturale
del Mollidente Chirurgo, fi confermano
vie maggiormente i di lui rapporti con
quello, e nuovi indizj raccolgonfi,
onde riferirlo fondatamente a fiflàtta
fpecie. La ftefla forma oiTervafi in
primo luogo, e l'andamento medefimo
nelle due pinne dorfale, ed anale, che
fi rotondano entrambe, come quelle del
Chii'urgo, a'due angoli della coda. Contanfi
è vero nella dorfale, in vece di
1 4 , fette aculei foltanto, e nelf anale
uno in vece di 5 ; ma nella prima
rifaltano i tronchi di altrettanti aculei
perduti quanti fono quelli, che reilfiettero
alle vicende del tempo; e nella
feconda il ripiegamento di tutta la pinna
dimoftra, che fu nel fepolcro gagliardamente
comprefla, onde è aliai verifimile
lo fmarrimento in tale incontro
delle due fpine anteriori. Nell'avanzo
delle pinne ventrali, che fporgono in
fuori dalla regione del petto, è tuttora
vifibile il primo raggio in forma di
aculeo, che fi ravvifa nelle ventrali del
Mollidente Chirurgo; e la coda quantunque
lacera, e contraffatta, lascia nondimeno
travedere alla fua radice le marche
di 16 raggi, il pungiglione adunco
fimile ad una lancetta, e la forma lunare
nel margine pofteriore. Folti fono, e
Noßer Ichthyolithiií affatim deformatus
quoad extimum corticem, ne ullum
quidem ex attributis a Syßematim au.
éioribus adßgnatis exhibet¡ ac tantum
quamdam partium correspondentiam, qua
valde cum lineamentis, ac naturali Chirurgi
adfpeBu congruit, confervat. Corpus
ovale, ut illud a Plumario delineatum,
quod fcilicet inter pinnam dor f t
atque os extremum curvefcit, ac cranii
craßtudine inßgnis refert veßigia. Minime
cum Chirurgo fitperior maxilla inferiori
brevior congruit; utpote exßccata
ac minus in volumen redaéìa, ut ex corrugatis,.
aridisque mollium partium frußis
apparet.
Alias f i partes hujufce fceleti cum
naturali Chirurgi imagine comparando
profequimur, magis magisque congruentia
confirmatur, ac nova eruuntur indieia,
qua adfertam fpeciem magis demonfir
ant. Eadem forma primum, ac direelio
in dorjì, atque ani pinnis, qua in
cauda angidis, ut in Chirurgo, rotundantur.
Non imus inficias in dorf pinna
pro XIV tantum FU, ac in anali
unus pro tribus aculeis numerari. At in
prima remanent adhuc frujia deletorum
aculeorum, qua avi labem evafenmf-,
in fecunda autem tota pitma collapfa
admodum in tumulo comprejfnm f u i f e
detnonjlrat; quo ex cafu baud inverifmile
ejì etiam duas anticas fpinas deperii
( f e . In pinnarum alvi, qua ab pc-
¿lore emergunt, reliquia primus radius
aculeiformis, qui in Ch.etodontis Chirurgi
pinnis alvi cernitur, adhuc ejl conflncuus;
et cauda etfi difcerpta, atque
deformata, attamen xvi radiorum indicia
in radice, aculeum incurvum lanceola
fimilem, ac lunatam formam in pofleriori
margine manifejlat. Denfa, ac
minuta, ut in Chirurgo pifce, fquamea
funt integumenta, qUiC adhuc nliqiia
in parte ijlius exuvia fuperfunt; ac Jlmplices
radii cunilarum pinnarum quadrifidi
pariter apparent ; ita - ut ex talium
Jìmilitudinum unione, nec non ex habi-
• tus externi cum ilio Chirurgi viventis.
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comparatione haud amplius de ipjìus cum
adferta fpecie convenientia dubitari posse
videturi quamvis pluribus in attributis
ob immutationes, quibus fuit obnoxia
cum ex animantium populo in fojfilium
familiam migravit, difconveniat.
minuti, come nel pefce Chirurgo, gl'in,
tegumenti fquamofi, che ancora fuffi.
ñoño in qualche parte di quefta fpoglia,
e i raggi femplici di tutte le pinne
apparifcono egualmente quadrifidi j
cosicché dal compleiTo di tali ralTomiglianze,
e dal confronto della faccia
efteriore di quefto fcheletro con quella
del Chirurgo vivente, non fembra poterfi
più dubitare della fua relazione
a fifFatta fpecie, non olíante le difcon.
venienze in molti caratteri derivate dai
cangiamenti fofFerti nel fuo paiTaggio
dal regno degli enti animati a quella
dei corpi fofllli,
N. LXXIV.
I L PASSERO MARINO
P L E U R O N E C T E S PLATESSA
TAV. XHV. FIG. I.
P. oculis destrís, corpore glabro, tubercylis 6 capitis
iìm. S. N. XIII. pag. N.° G.
P. oculis, et tuberculis 6, in dextra capitis; lateribus
glabris; fpina ad anutn. Arted. Gen. Pise. pag.
17. Syn. p. 30. Spec. p. fy.
P, Ixvis, tuberculis post oculos: cauda rotunda, dentibus
coutiguis obtufis. Gronov. Zoophil. pag. 72.
N.° 146-
P. tuberculis sex ad caput. Bloch. Ichth. II. pag. zg^
P I XLII.
L e féi protuberanze alla tefta, che
fecondo i caratteri fiftematici formano
il principal difhntivo di quefta fpecie
di pefce piano, non fi poffono più riconofcere
nell'Ittiolito, che lo rapprefenta,
eifendo il di lui capo quella
parte fingolarmente, che più d'ogn' altra
ha fofferto dopo la morte, e l'interrimento
ne'monti di tale fpoglia. Ciò.
nonoftante la figura del Paft'ero marino
in tutto il rimanente del corpo
fpicca per tal maniera, che a vifta
della fòla faccia efteriore e al primo
confronto di quefta colle immagini riportate
dagl'Ittiologi, può ognuno fàcilmente
avvederfi, che delTa è quella
del pefce di cui fi tratta.
Molti pefci piani congeneri al noftro
chiamanfi dagl'Ittiologi, e dai Pefcatori
col nome generale di Pajfero.
Pallèr ex obfcure cinereo marmoratm in dextero latere
hinc inde maculis Ixviter fiavicantibus. Kkm Miss.
Pifc, IV. pag. 34- tab. 7. flg. i. 3.
PaiTer. Gssiisr. Icon. Anim. Ord. VII. pag. 98.
Passer Bellonii. Wilìougb. Ichth. pag. 96. tab. F. 3.
Ray Synops. Pise. pag. j i . N." 3.
PalTer laivis. AlärovAt Piscib. pag. 24,3.
Jonfim de Pise. pag. 99. tab> 22. fig. 7. 8. 9.
Ruyich. Theatr. Anim, pag. 65. tab. 22.
%• 7.
Sex in capite prominentes tuber es,
qui juxta Syßematicorum attributa pracipuum
inßgne hujus plani pifeis efficiunt,
baud amplius in Ichthyolitho, qui eum
reprafentat, inveniri pojfunt, cum pofl
interitum, ac in montanis jugis inhumationem
ejus caput plurimas labcs, offenßonefque
pertulerit. Nihilominus Pleuroneäis
plateffa figura adeo in reliquo corpore
eminet, tit primo externa faciei
intuitu, primaque cum Ichthyologorum
imaginibus comparatione , illico illius
cjfe pifcis, de quo agitur, exuviam facile
quifque dignofcere queat.
Plures plani pifces noßro adfimiles
generica, ab Pifcatoribus, Ichthyologisque
PalTeris adpellatione nuneupantur. Aß
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