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N. LXVIII.
I L G L O B O
DIODON ORBICULARIS
TAV. XL.
D. corpore rotundo, aculeis brevibus. Bloch
' IclUh. IV. pag. 81. PI. CXXVII.
Oftracion subrotundus, aculeis undiquc brevibus triquetris
;aris. Jliied. Gen. p. 5i. N." iS.
Orbis muricatus. et ret icuktus, five Oftracion subrotuiidtts,
aculeis undique brevibus triquetris armatus.
Seba Mus. j. pag. 8. N.° j. tab. ij. fig. J.
Orbis echinatus seu muricatus. Rondekt de pisciti,
pag. 411.
Fra gli amfibj nuotanti da Linneo
ftabiliti trovail fotto il genere de Bidenti
accennata una fpecie di pefce col
tecnico nome di Attinga ( i ) , il quale
fembra nelle fue varietà approirimarfi
alla rapprefentazione dell'Ittiolito, che
ora ci proponiamo di" efarainare. A
quella fpecie diiFatti defcritta per la
prima volta da Artedio fi riferifcono
tutte le finonimie degli autori; che abbiamo
fatte precedere alla defcrizione
del noftro Globo. Siccome però la
mancanza di alcuni fegni caratteriftici
dell' Atringa nel pefce Globo ha indotto
il celebre Bloch a formarne di
quefto una nuova specie; così noi pure
feguendo lo ileiTo Ittiologo ci fiamo
deterininati di fepararlo, annunziandolo
fotto il medefimo nome, col quale fu
pubblicato dal Berlinefe Naturalifta. •
I corti aculei triangolari, che coprono
il corpo rotondo di quefto pefce,
fono i principali caratteri, che lo diftmguono
dagli altri Riccj marini. Ha
egli quattro forta di pinne per ufo del
nuoto; le pettorali di raggi li per
ciafcheduna; la dorfale, e l'anale di 11 ;
e la caudale di 8 . Del rimanente filila
di lui fuperficie non lì fcorgono a primo
colpo di villa, che degli aculei
puntuti, ma lontani gli uni dagli altri,
e che poggiano fopra tre lunghe radici
in forma di llella, le quali fi ftendono
fotto gfintegumenti efteriori. Il fuo
corpo in iftato naturale è perfettamente
rotondo; la di lui bocca fembra inte-
( 0 Sylt. Nat. Xlli. pag. 4 « . N. i.
Gcsìier. de Aquatil. pag. 6ja.
Aldrovand. de Piscìbus pag. ff.
Willougb. Ichtb. pag. 144. i f f . tab. i. 4.
fig. 6.
JÌOj». Syiiops. pag. 4¡. N." f.
Poisson rond et piquant. Cours d'Hilloire natur. Tom.
V. pag. 460. PI. y. flg. 4.
Troutoen . Renard. Hill, des Poissons Tom. I. pag. 9.
PI. f. fig-
Infer nantcs amphibios ab Linmeo
in Diodontum genere conflitutos pi/ceni
ìnvenimus tecnico nomine Atringx diflin-.
¿ium, quifuis in varietatibus Icbthyolitho
quem modo examinandmn proponimus,
appropinquare videtur. Uli revera fpe.
dei, quam prior Artedius defcripfit, cunfuni
auliorum fynonimiie refcrendie,
quas Orbis noflri defcriptioni prapofuimus.
Cum tarnen nonnullarum notarum
Atringa priecipuarmn in pifce Globo defcäus
celebrem Blochium ad novamfpe.
dem excogitandam induxerinti nos quoque
vefligia ejus fequuti Globum fecrevimus,
eodem nomine ac Berolinenßs Phy-.
fwpbilus nomine evulgavimus.
Triangulares aculei, qiiìbus fotum
hujufce pifcis borret corpus, pracipuum
funt inftgne, quo a ctsteris tequoreis
Ecbinis fecernitur. Ouatuor pinnarum
generibus ad nandum utitur-, pinnarum
peBoris quielibet XXI babet radios} pinna
dor/ì, analifque XI, cauda nil. Catcrum
primo intuitu cutis apparet /cabra
aculeis acuminatis, diffitis, ac triquetra
radici inbarentibus, qua pellem altius
penetrai. Corpus vivens omnino spbaricum;
edentulum os videtur, ut Blocbius
putavit. At in foffili noflro etfi labra
dentibus careante palatum tamen crajjis
dcntibus molaribus planis ad contundendam
cancrorum, concbyliorumque efcam
inJlruBum ejl.
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CLXIX
ramente priva di denti, ficcomc è flato
creduto da Bloch; ma dall'efame della
noftra fpoglia follile fi rileVa, che quantunque
le due mandibole di quefto pefce
fiano cfFettivamente fdentate, il fuo
palato in luogo di effe è guernito di
grofli denti molari di forma piana, che
fervono probabilmente alla ' contufiSne
dei granchj, e delle conchiglie, di cui
egli fi pafce.
Dobbiamo a Rondelet le prime notizie
del Globo, o pefce Orbe degl'Ittiologi,
che fu poi illuftrato, e defcritto
dai Siftematici, e dalla maggior parte
de' Clailìci, ficcome rilevafi dalle Sinonimie,
che abbiamo dapprincipio citate.
Vive quefto pefce ne' mari delf Africa
al capo di Buona Speranza, aite Isole
Molucche, e nella Giammaica. Il confronto
della fpoglia diffotterratafi dalia
laftrara nel Veronefe colla figura di
Bloch prodotta alla Tavola centefima
vigefima fettima della fua Storia generale,
e particolare dei Pefci farà conofcere
agl'Ittiologi la ftretta affinità di
caratteri, che paffa fra funa e l'altra,
benché la prima fiafi rinvenuta in un
luogo cotanto feparato, e lontano dalla
vera patria di quello pefce.
Globi, feu pifcis Orbis Ichtbyologorum
primas debemus Rondeletio notitias.
Illußrarunt, ac defcripferunt deinceps
Syflematum, Claf/zumque auRores fere
omnes, ut ex synonimiis prmniffis efl
manifejlum. Affricana incolit aquora circa
Bona Spei Promontorium, degitque
etiam ad Ínfulas AAoluccas, atque in Jamaica
fluBibus. Si exuviam in Veronenß
fodina exbmnatam cum Blocbii figura
Tabula CXKVII in Hystoria generali
ac particulari Pifcium conférant
Icbthyologi, flrìSa extemplo attributorum,
qua inter utramque intercedit, patebit
affinitas, etß prior in locis tanto
intervallo a natali hujufce pifcis falo
dißerminatis fwrit defoßa.
N. LXIX.
L O S G OMB R O NOBILE
SCOMBER S P E CI OS US
TAV. XLI.
S. pallide aurius, fafciis verticis obliquis, corpore 7
nigris alternis. Forskal. Faun, arabic. pag. 74. N. 70.
Del genere indubitatamente degli
Sgombri è f elegante archetipo folTile,
che ora ci ofire a confiderare il ricco
Mufeo Gazoliano. La fua tefta lieve e
compreffa; il di lui tronco fufiforine, e
voluminofo ; la coda profondamente In-,
nata; lordine, e la difpofizione di tutte
le pinne dimoflrano ad evidenza gli flretti
rapporti della fua affinità coi pefci fpettanti
al genere toracico degli Sgombri.
I caratteri, che diftinguono lo Sgombro
Nobile dalle altre fpecie congeneri,
effendo tutti fondati fulla qualità dei
Fnrt. IL
Haud dubie ad Scombrorum pertinet
familiam elegans typus, noflra quem inveßigationi
dives Ga&oliorum fuppeditat
Litbotheca. Leve caput ac complanatum j
truncus fußformis ac volumine inßgnis;
cauda profunde bifida j or do, ac pinnarum
dispoßtio cum tboracico Scombrorum
genere fummopere affinem effe aperte
demonßrant.
Cum attributa, qua Speciofum ab
reliejuis Scombrorum speciebus secernunt,
in cutis colore fini pofita, qui viventem
•fft;
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