
fpeiTo anche pentagone, quadrilatere, op- in monte S. Joanms non mhtl ad hon^on.
pure triangolari. La poiìzione di quelle Um inclinantur, & promimnt contyaval.
colonne è perpendicolare all'affé dei mon- lem, quod vel grmitatu m, velalm cauti:
quelle però di i. Giovanni llarione fa a prima pojitione defrxcnnt.
declinano alquanto verfo la linea d'orizzonte,
e fporgendo in fuori verticalmente
dalla montagna fembrano fiate fmoffe o
per legge di gravità, o per qualche ftra,
ordinario evento dal loro primo punto di
appoggio •
§ xvr.
Confiderando, e fra loro ponendo a
confronto i fuddetti bafalti, lì trovano
delle differenze notabili tra gli uni, egli
altri rifpetto al teffuto, ed alla natura della
loro compofizione. Il bafalto della valle
dei Stanghellini è nero, di grana terrofa,
poco fcintillante all'acciajo, pieno di
ferro, abbondantiifimo di terra alluminare,
e fcarfo di felce . Tutto il contrario
è del bafalto della purga di Bolca, al quale
avvicinai! qualche poco quello diiS". Già.
Ilarions. Effo ha colore di fegato tendente
al bruno j è di teffuto finiffimo, ed
uniforme,' non abbonda molto di ferro,
come di felce, di magncfia, e d'argilla;
batte fuoco vivacemente quanto il diafpro,
e meno del nero refifte alla decompofizione,
e alla fioritura. Il bafalto di
S. Già. llarione è di colore piombino fcuro,
e chiude fovente dentro di fe de'globetti
di fpato calcario , effendo fra tutti
il più fcarfo di ferro , e il meno fcintik
lante battuto coli' acciarino .
§ xvn.
Che la figura colonnare di tutti quefti
bafalti fia l'opera di una regolare criftallizzazione
della loro materia, come alcuni
afferirono, fembra che debbafi dubitarne
molto per le feguenti ragioni. Primo:
non è prefumibile, che una mafia
eterogenea poiTa criftallizzarfi fenza una
precedente divifione delle fue parti in molecole
infinitamente piccole, dall' adefione
delle quali ne' punti del loro naturale contatto
riforge fempre un compofio a particelle
impalpabili affatto diverfo dalla teffitura
granellofa, che rifcontrafi nei bafalti
. Secondo : la figura regolare di qualfivoglia
pietra viene in confeguenza o di
una diffoluzione perfetta della materia.
§ XVI.
Pr^terea iidem bafalta alii ab aliif
diffenmt & genere, & quaß textu partium,
qiiibus fingali conflant. Bafaltes ex
valle Stanghellinoriim colore nigro eß,Superficie
afpera ex terreis granis: paucas
ex eo fcintillas calybs excudit ••, ferro confertus
efl, multa etiam terra alluminaria,
exiguo/dice. Secus omnino baf altes ex Purga:
nam colore hepatem imitatur, magis
tarnen fufcoj textu tenuiffìmo, & confanti:
plus habet argilla , ßlicis, magneft<e,
quam ferri: ignem emittit vividtm, per inde
ac iafpisi nigro tamen baf alte facilius
dijohitur, ac fatifcit. Huic ßmilis aliquatenus
eß bafaltes ex S. Joanne Hilarioni,
fed colore plumbeo obfcuriori: non
raro continet fpatìn calcarei globulos : pr£
cceteris minus habet ferri, minifque ignis,
ß calybe excutiatur.,
§ xvn.
Utrum vero in figuram columna ii bafalt£
concreverint, vi ejus cohefionis, qua
materies in cryjlalios cogitur, nec ne tria
funt, qua: afferunt dubitationem . Primo
enim illud credi nonpotejl, maffam idlam
ex multiplici materia poffe ad cryftallo.
rum rationem componi, nifitenuijfima ejus
atomi antea fecretie alia ab aliis fuerint ;
ex qua fecretione fit i tit cui pofiea eadem
atomi naturali vi coh¡eferint, tale corpus
fiat, cujus partes taííu per ci pi nequeant:
atqui baf alta textura granofa funt. Secundum:
figura conftans cujufque lapidis fit
aut diffolutione totius materia , qua ille
componitur, aut fuftone ejufdem, qua paullatim
frigefcat. At quicumque fcriptores
che la compone, ovvero di una fufione
compiuta, feguita dal lento raffreddamento
della medefima; ciò che non combina con
i principi affegnati alla genefi dei bafalti da
quegli Scrittori, che li tengono per crifiallizzàzioni
vulcaniche . Terzo : non può
affolutamente darfi, che dalla fteffa maffa,
ed impafto fortano crifiallizzando delle
figure incoftanti ora di tre foli angoli,
ed ora di fei, e fpeffo anche di quattro ,
oppure di cinque, come fono i bafalti,
di cui fi fratta. Pare dunque molto più
verifimile, che la configurazione colonnare
di tali bafalti abbia avuto principio
dair induramento della loro maffa in origine
femifluida, o limacciofa, per cui, rifirette
in minor fpazio le fue parti integranti,
fiafi fenduta perpendicolarmente
in porzioni triangolari, quadrate, pentagone,
efagone ec., come vediamo tutto
giorno accadere delle maffe limofe rimafte
in fecco a profciugarfi fotto il calore dell'
atmosfera.
§ xvni.
'-iV
Non meno dei bafalti fono nei contorni
di Vefiena e Bolca frequenti certe
altre pietre, che hanno dei caratteri di fomiglianza
colle produzioni vulcaniche .
Egli è foprattutto nei diftretti del monte
detto la Purga, dove congregati fi veggono
degli ammaffi cenerognoli di tritumi
indurati, delle pietre cellulari roffe informa
di fcorie, e degli aggregati di una terra
violetta corrifpondente nella fua forma,
ed impafto alla pozzolana dei veri
vulcani. Alcune di quefte maffe fono ripiene
di globetti biancaftri di zeolite fibrofa,
e di fpato calcarlo, fomiglianti nella
figura agli agatenidri felciofi del Vicentino;
altre poi rapprefentano un teffuto
uniforme, e compatto fenza impafto di
corpi iTranieri; ed altre contengono dei
frammenti copiofi di feldfpato, e di quarfo
conglutinati da un maftice di trapp decompofio,
o di diafpro sfiorito. Si vede
chiaramente, che i primi erano in origine
fpume terreftri, le di cui cavità prodotte
dallo fviluppo dei fluidi aeriformi promoffo
da una fotterranea fermentazione, furono
col tratto fucce/Iivo del tempo riempite
da un depofito delle acque montane
cariche di foluzioni terrofe, d'onde
emerfero due pori acquei di regolare figuarbitrati
funt bafaltem in cryflallos ex
igne cohajiffe, fecus omnino eumdem genitum
fuijfe conjlituunt. Tertium: denique
illud fieri prorfus nequit, ut ex eadem
maffa cryflallifationis ope dijfimiles figura
exifant, nempe fex, aut quinque ,
ant quatuor, aut trium angulorum: quod
in bafalte, de quo quarimus, faihm
eft. Remanet igitur ,ut non temeve conjiciatur,
banc materiem, feu mafjam ab origine
quafi fuidam, aut limofam, cum pofiea
ipfa obdurata, at que ariiius coaûa efi,
ad perpendiculmn diffijjam fuife in eas figuras,
quas diximus, quod in limo quotidie
fit, quem ficcatum hiare videmus.
$ XVIII.
Sed non pauciores bafaltis intra bos fines
alii quoque lapides occurrunt, qui nonnullis
notis aliquid vulcanicum imitantur ^
congeries rerum tritarum jam. obduratas
cinerei coloris vide as, prafertim in finibus
montis PurgK.- pr¡eterea acervos lapidum
cellularium- coloris rubri, inßar fcoria:
cumulos infuper ex terra coloris violacei,
vulcanorum puteolana ßmili fane forma,
0- commixtione. Ha mqjja trium quafit generum
funt. Albidos prima globules habent
zeolithis fibrofa, gr' fpathi calcarei ,figu.
ra tamen achatenidrorum filiceorum agri
Vicentini : fecunda contra unius modi funt
denfiores, nulla mixtura:tertia demum fragmina
continent. feldfpathi, plurima fane
glutine, aut trappi difibluti, aut confeBi
iafpidis, ferruminata. Harum primas liquet
f u i f f e fpumas terra^ ex quibus'\J)oßquam
nonnibil fuidi calore fermenti fubterranei
in aeris formam dißolutum erupit,
cava nonnulla hiarunt, in quibus deinceps
montana aqua, quod terrarum diffolutum
ferebant ,-depofuerunt. Inde pori aquei confanti
figura extiterunt, nimirum globuli
z,eolitharum fibrofii, ventrefque parvuli vitrei
ex fpatho calcareo, quod in iifdem
terrarum criptis cryftallifando concrevit.
De fecundis autem acervis non idem dicen