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d.f-C
che di acqua dolce, e di terra: rifcontrandofi
molte volte rammaflate nello líeíTo
macigno delle fpecie tra di loro differenti
di abitazione, di elemento, e di clima, e
diverfe eziandio per la qualità dell' inipietrimento
: il qual fenomeno fi eftende non
meno agii echini, e ftelle di mare tanto
frequenti in Valdonica, e nei diftretti di
Romagnano, e Cafale.
Parlando poi dei Zoofiti lapidefatti,
edl non abbondano meno nelle montagne
Veronefi, di quello che in altre parti d'Italia.
Le articolazioni dell'Ifide Afteria fono
copiofilFune negli fcogli di Montebal.
do-y i frantumi di Corallo foflile riempiono
la pietra a calcina dei colli vicini alla
Valpollicella j molte Madrepore, ed una
non minore quantità di Tubipore efiftono
in varj luoghi del Veronefe petrifícate
in foftanza di Calcedonio, rofficcie al di
fuori, fpugnofe, e della leggerezza di una
fpuma di terra al di dentro.
Non mancano neppure in fimili monti
diverfe reliquie di animali quadrupedi,
tanto indigeni, che abitatori di lontane regioni.
Nè fa d'uopo il rammentare di nuovo
a quello propofito ciò, che altri hanno
difFufamente defcritto, cioè le oifa Eie.
fantine di fmifurata grandezza, e quelle di
Cervo, e di altri animali dell' ordine delle
Fiere, e dei Ruminanti, che formano i rinomati
Cimiterj di Romagnano j come neppure
le offa belluine di Orfo efiftenti nelle
Grotte dei Monti in Seha di Prognoi
ove fama è che fi trovino parimente delle
mandibole, e degli fcheletri di Foche
marine.
L'Infettologia foflile ha effa pure diftinto
luogo nella ferie numerofifllma degli
impietrimenti del Veronefe. Si conofcono
già da gran tempo i bellillimi Granchi
lapidefatti del Caftello di i. Felice,
della vicina Valdonica, di S. Lonmdo, e
Lar&ano-, ai quali aggiungere fi potrebbero
quelli di fpecie diverfa, che fi trovano
nelle cave dei Pefci di Vejlena Nuom,
dove efiííono degli infetti foffili ancora più
rari per la difficoltà della loro confervazione.
La claffe dei volatili, e quella dei
rettili hanno depofitato anch' elle qualche
preziofa reliquia dei loro individui j
cioè delle piume di Uccelli flranieri, e degli
fcheletri di ferpenti, che avremo campo
di riferire nella defcrizione dei Gabinetti
.
Non è meno ricco il Territorio in
quam diverfum Jìt domicUium, elementum,
ccelum ipfumi hic tamen etideni rupe veluti
coacevvatte funi, ncque in eàmdem naturam
lapidis commutatte, mira quidem resj fed
quie non in cochleis tantum, fed & in frequentihus
ajìeriis, echinis, tum intra Vallemdomnicam,
tum apud Romagnanum, & Cafalem
confpicitur.
Pneterea neque zoophitorum copia cateris
Italia regionihus montes Veronenjlum
concedunt. Namque Baldus in fuis fcopulis
plurimos Ifidis ajierice articulas ; colles,
qui Vallipullicellce adfurgunt, ex lapide,
quem ad calcis Jimilitudinem dictint, con.
gejla Coralliorum fragmina ojìendunt: multas
Aíatriporas, neque pauciores Tubiporas
plures Veronenjlum regiones hahent, eafque
in onycis naturam converjas, exterius rubentes,
interius fpugnofas, leves frteterea
perinde ac funt, quas dicunf fpumas maris.
Neqtìe vero reliquia: quadrupedum ftve
indigenarum , Jlve externorum bis defunt
Montibus. Quo in genere fatis fuerit meminijje
eorum qua /cripta funt vel de ojjibus
Elepbantum abnormi magnitudine,
cer-vorum, cceferorumque animalium ex f e .
rarum, & ruminantium genere, quorum
caufa Romagnani coemeteria celebrantur ;
vel de offibus XJrJi, quis in fpecubus montanis
ad Sylvam Progni conduntur ; quo
in loco & mandíbula Phocarum, ojjeafque
earum formas ferunt reperiri.
Injìgnia quoque apud Veronenfes infec.
ta fojjìlia funt. Cancri pulcherrimi ex ar.
ce S. Felicis, & proxima Valledomnica ,
& Monte cognomine S. Leonardi, ex Lardano
jamdudum famam tulerunt ; quibus
Cancri alius generis ex fodinis Vejle.
na addendi forent: ubi ^ alia jacent infera
fane rariffima, propterea quod fervari
poffe non videbatur. Reptilium quoque
genus, gf volatilium fuas hic reliqiiias
plurimi faciendas compofuerunt ; nimirum
aves externa plumas fuas, ferpentes exjìceata
cadaveraj quibus exponendis in M.Ufeorum
defcriptionibus locus erit.
Sed copia plantarum, qua vel lapides
queftione di piante lapidefatte, e dei loro
impronti; e forfè il numero di fiffatti avanzi
delle antiche rivoluzioni terreftri fupera,
quanto alle fpecie, quello dell'erbe sì
famofe preffo i 13otanici, che pullulare fi
veggono fülle cime, e in feno alle Valli
del celebre Montebaldo. I tronchi agatizzati
di Larice, di Ulivo, di Faggio, di
FraiIIno &c. fono abbondantiilimi nelle
Valli di Gre&zana, e Rofar. Le medefime
produzioni foflìli riempiono gli alti gioghi
di Breonio, di Cbiefa Nuova, di Prun, e
di parecchi altri luoghi. Quante poi fiano
le felci, e le diverfe piante marine improntate
negli fchifti del Veronefe, fi può
più facilmente conofcerlo preffo coloro,
che ne raccolfero i varj faggi, di quellochè
efprimerlo in pochi tratti di penna.
Il compleiTo di tante curiofità naturali,
che chiamano a fe l'attenzione degli
Offervatori Geologi, è un nulla, per così
dire, rifpetto a ciò che di ftraordinario
prefenta in fe fteiFa, e ne' fuoi recinti la
montagna dei Pefci. Ivi fembra che tutti
i mari, e tutte le acque dolci fieno concorfe
a depofitarvi le loro ricchezze ; e che
il Regno minerale abbia voluto fingolarizzarfi
colla moltiplicità delle fue produzioni
. Sopra tutte le maraviglie di quefto diftretto
tengono il primo luogo le rinomate
miniere dei Pefci di Veflena Nuova, Comunità
limitrofa a quella di Bolca, che fegna
ad Oriente il confine del Territorio
Veronefe col Vicentino. Col nome di Pefci
di Bolca, attefa la vicinanza del fito,
furono fin dal principio dello fcorfo fecolo
annunziati al pubblico nella defcrizione
de' famofi Mufei del Conte Lodovico
Mofcardo ( i ) , e di Francefco Calceolari
(2). Ne parlarono pure a tal Epoca ne
loro fcritti Torello Saraina, e Girolamo
Fracaftoro: l'uno Giurifconfulto, e l'altro
celebre Letterato , e Medico di Verona
(3) : ma fu Angolarmente al cominciare
di quefto fecolo, che divennero celebri
in tutta f Europa le Cave di tali Pefci per
le ricerche del Marchefe Scipione Maffei,
e del Cavaliere Bianchi, non meno che per
le offervazioni pubblicate intorno ai medefimi
da Sebaftiano Rotari (4), dal Conte
Ferdinando Marfigli (5) , dal Vallifnieri
(6), da Gio. Giacomo Scheuchzero (7),
dall' Arciprete Spada (g) ; e per fino dalla
Reale Accademia Scientifica di Parigi (9).
re. Tom. II. pag. jyj . (gj De'CorpìMarini ec. pag. f. ii
Pa,-. r
faäa funt, vel fua in lapidibus vefligia reliquerunt,
praclara monumenta vetujiijfimarum
terra commutationum non tot dijjimilibus
generibus conßat, quot certe generibus
herke ipfius montis Baldi adeo a Botanicis
propter plurimas illarum difßmilitudines celebrata
profeéìo non diflinguuntur . Colles
Rofarii, (3 Gretiana caudicibus abundant
fagorum, olearum, fraxinorum, aliarumque
arborum. Cacumina Breonii, Eccleßa nova
, Pruni, & pkraque alia iifdem fofßlibus
complentur. Ouantam vero filicum multitudinem,
caterarumque plantarum maris
lapis fifßlis feronenßum concretam in fe
ipfo retineat, cognofcendum eß, non ex iis,
qua breviter fcribi pojjìmt, fed ex iis qui
plurima earum genera collegerunt.
Complexio tamen tot rerum admirabilium,
qua certe Geologis ßudioßus invifenda
eß, ne comparari quidem potefl cum
eo quaß miracido , quod mons pifcium
tum ex fe , tum ex proximis claufiris
oßendit. Omnia ilio maria , omnes aqua
dulces divitias condideruntfuas'-, vifque ipfa
metallorum & multitudine , & varietate
operum ibi fere unicam feipfa prcebuit. Primus,
ibidem obtinent fodina pifcium Veßena
nova, locus eßßnitimus Bolca, qui 0-
r i entern ver fus agrum Veronenfem a Vicentino
dividiti pifies tamen Uli a Bolca appellati
funt jam inde a principio in Mufeo
Calceolariano, & Mofear diano propter locorum
proximitatem, quorum etiam per e a
tempora mentionem fecerunt Taurellus Saraina,
& Hieronymus Fracaßorius; alter
jurifionfultus, alter litter arum fiientia, &
medica facúltate clarifßmus: iis tamen fodinis
clarior fama percrebuit hoc faculo.
immite tum ex ßudio , & inveßigatione
Maffeji, & Bianchii, tum ex iis, qua Sebaßianus
Rotarius, Ferdinandus Marßlius,
Vallifnerius, Sheuchz,erus, Spada, demum
Pariftna Academia Scientiarum de iifdem
pifcibus obfervata, litteris prodiderunt,
( 0 Muf. Mofcard. lib. j. pag. igi . (2) Mnf. Calccolar.
Sea. ). pa?. 428. Veron. 1622. (j) Ved. Muf. Calceol. pag.
407. (4) Defcriz. di varj croftacei ec. a! Si^. Antonio Vallirnieri.
Verona 20. Novembre 1716. (f) Vallifnieri. Ope-
Venezia 1721. in 4.. W Fifcitiai quereU & mnàtcM.Tu
guri 1708. in 4°. Vedi anche Herbar. Diluv. Tig. 1709. m
folio. (8) Corporum hpidefciBorum Agri Feronenfis Catalogus.
Veron. 1744. in 4". C9) Memoires de 1'Academic
des Sciences &c. 1703. n.