
rita : giacché a riferva di non avere alcuna
traccia di fpine, nè di nativi colori,
fomiglia intieramente nel refto all' Americano
prodotto dal citato Naturalifta.
quorum nullum txtat veßigium, nativòfque
illos colores, Fiflularia nofiya Americana
prarfus ßmillima dicenda efi .
N. IV
L ' A G Ü G L I A
E S O X BELONE
T. V. FIG. II.
E. roftro utraque maxilla fubulato. Limi. Syft. nat. pag.
fi7- N.oS.
E. roftro cufpidato gracili fubtereti fpithamali. Ärted.
Gen. p. 10. N.° 6.
E. roftro fobulato. Bloch Ichth. „i. pag. 189. Planch.
xxxni.
E. maxillis utrisque fubteretibus fubulatis; cauda bifurca
. Gmnov. Zooph. pag. 117. 361. Muf. i.
pag. ÏO. N.o jo.
Quafi tutti i Zoologi ammettono col
Linneo che 1' Aguglia da Marcgravio
defcritta è di figura ferpentina a roftro
cilindrico, colla mafcella inferiore più
lunga della mandibola fuperiore; ed effendo
tal pcfce nativo delle acque marittime
del Braille , ne ftabilifcono una
fpecie particolare diilinta dal noftro Belone
col nome di E/oce Braßliefe (io).
Il celebre Bloch nella Storia naturale
dell' Aguglia Belone forma di quefta,
e dell' Efoce Brafiliefe una fola fpecie
( i l ) . Noi dobbiamo rimarcare in
prova della di lui efattezza, che efaminando
attentamente la figura quantunque
rozza del Timucu di Marcgravio
non ritrovafi in effa alcuna diverfità da
queir Efoce, che abita nel mare Mediterraneo
, nè apparifce neppure la ftraordinai'ia
lunghezza della mafcella inferiore
del roftro , dalla quale più che dalla
forma del corpo fu indotto il Linneo
a defcriverlo per una fpecie particolare
. Oltre di che nel fuddetto pefce
le pinne non differifcono punto nel
fito proporzione e numero delle parti
da quelle dell' Aguglia dei noftri mari
. La ftatura del corpo nel fuo ultimo
accrefcimento perviene alla lunghezza
di circa due piedi, come anche fi
Ciò) Efox Brafilienfis masilla inferiore longiilima;
torpore ferpentino. Linn. Syft. liat. pag. n?.
E. capite longe roftrato : maxiUis fubulatis. ineycht •
Met/}. 1. C. pag. Ifo. PI. 72. fìg. 197-
Acus vulgaris. WiUotlgt • Ichtli. pag. 2jl. tab. P. iflg.
4. app. tab. 3. flg. 2 .
Oppiani Ehjìc/j. Theatr. Anim. I. pag. y6. tab. if.
flg. 16. 17.
Timucu Peisce Agulna. Mcircgraw Brafil. pag. iSg.
V Orphie. /IfcM. Icon. Tab. yi.
L' Acuchia . Salvim. de Aquatil. pag. «8 •
Ichthyologi fere omnes cum Linneo Acui
a Marcgravio defcripto fgrpentium
figuram, roßrum cylindri fimile, inferioremque
maxillam attribuunt ultra earn
qua fupra eß procurrentem . Unum praterea
fpecie a Belone Europeo dißinßum
ajerunt, & Braftlienfem Efocem voeanf
tanquam in Brafilia mari prognatum •
At CI. Blochius in hißoria, quam de
Acu Belone contexuit, buie fpeciei adpofuit
etiam Efocem Braftlienfem: quad
quidem accurate cogitateque fa&um putamus.
Nam f t diligenter figura Marcgra-
Viani Tiunucu ( ßc enim barbari nominant
) rudi licet flylo didußa confideretur,
piane conßahit non modo hunc a
noßris Acubus dißimilitudinem prafeferre
nullam ; fed ne longißma ilia quidem
maxilla roßrum ejus infevius porrigi, qua
multo maxime CI. Linneus, quam a conformatione
corporis, ut novam illi fpeciem
decerner et induSus eß. Et fane in Tumaca
pinna eadem omnino funt & loco &
proportions & partium numero , atque in
Acu noßri maris : proceritns prope eadem
jam in corpore prfeBo pedum duorum:
idem etiam roßrum rotundatum,
quaft fißula intus cavum , & in maxillas
difcretmn duas , quorum 'altera non
(ii)'Jchthyol, Part i. pag. iS9
verifica dell' Aguglia ; e il roftro fteiTo
corrifponde a fiffàtta fpecie , eflendo
comporto egualmente di due mafcelle cilindriche
e tubulofe, di cui una talvolta
è alquanto più lunga dell' altra,
ed entrambi poi fi combaciano con una
ferie di minutiiTimi denti. Le quali cofe
manifeftando 1' infufllftenza dei caratteri
Linneani intorno alle diff'erenze fpecifiche
dell' accennato pefce, ci guidano
colla fcorta di Bloch a confiderarlo una
femplice varietà dell' Aguglia denominata
Belone : tanto più che anche in
quefta ritrovafi non di rado, che la mafcella
inferiore eccede in lunghezza la
fuperiore .
L ' Ittiolito che prefentiamo fotto lo
fteflb nome, non potrà mai dubitarfi che
non appartenga a un picciolo fcheletro
del Timucu, o pefce Agulna dei Brafìliefi,
ogni qual volta fi confronti il
noftro difegno tratto dall' originale efiftente
nel gabinetto Bozziano, con quello
che viene efibito nell' opera del più
volte nominato Marcgravio. Soltanto è
da rifletterfi che in quefto folTile trattafi
di uno fcheletro, a cui manca tutta
la carne , e nella quale la piegatura
della fpinale midolla infranta dalla pai',
te del capo dimoftra aver egli foftèrto
degli urti gagliardi, ed un quafi totale
difcioglimento prima di rimanere avvolto
e indurato nella pietra fciffile, dove
prefentemente fi trova.
Da tali vicende derivano gli aboliti
caratteri delle pinne non fuiTiftendo che
dei rimafugli vicino alla coda, ove nella
fpecie nativa fono inferite e più eminent
i , cioè la dorfale e l'anale. Quefti refidui
però congiunti alla forma ferpenrina
del corpo , e alla figura del roftro gracile
e fpitamale fomminiftrano baftanti fegni
cai-atteriftici dell' Aguglia Belone .
Nel mufeo Gazoliano dei foffili del
Veronefe cfiftono due altri efemplari del
medefimo pefce , che fono per lo meno
tre volte più grandi, e nei quali fi
vedono diftintamente tutti i caratteri della
fpecie a riferva di quelli che fi riferifcono
alla ftruttura del roftro. Noi abnunquam
excedit paullum extra alteram
utraque vero minutis Jlipata deiitihus pe-
¿iinatim prorfus ut fera coeunt. Quapropter
cimi nulla Efocis Braftliani Linnc.
ana nota conjlare pojjit atque adeo in no-
Jlris etiam non raro infima maxilla f t
longior j pace Marcgravii dixerim, funs
hie pifcis, duce Blochio, Acus Belones
varietatibus jure merito adfcribetur .
Venia nunc ad Ichthyolithum noßrum,
de quo fane arbitror dubitare pojje neminem
( fiquidem velit cum figura Marcgravii
typum Bo^iiianum conferre ) quin
perfeäe Tumucu 7?z;e Efocan Braßlieiu
fem perparvo in corpore référât : tantum,
quod de-aliis animadverfum fuit, hic
iterum reputet fibi quifque , hunc pifcem
immaturam fcilicet occubuiße mortem, fed
& miferrimum ipft mortis fane genus
atque acerbiffimum accidiffe ; quippe inflexio
fpina dorfalis qua capiti adneBitur
infraäa, conatus ejus ut fe explicaret,
deque telluris complexu abflraheret vi
incurfuque undarum valido prohibitos comprejosque
tefiatur, & caro abfumpta corruptionem
diffolutionemque corporis totius
oßendit, antequam ejus molles fragilesque
reliquia in folidiorem naturam lapidis
commutarentur .
His porro calamitatibus ajßiäum corpus
non mirum ß pinnarum infignia
amiferit, quarum vix quadam levia veßigia
reßiterunt prope caudam, cui nimirum
in hujus etiam fpeciei aquatilibus
eminentes illa pinna dorfi atque ani
filent inbarere : qua quidem vefligia ,
prater ea de quibus fupra diximus, videlicet
anguinam formam, fpathamque imitans
roßrum gracile , novo argumento
effe dixerim quod Ichthyolithus noßer jure
Belonis Acubus adnumeretur .
In mufeo Gag^oliano duo extant Efocis
Belones exempta triplo majora, qua
notas omnes fuá fpeciei proprias oßentant,
iis tarnen exceptis, qua ad roßri
ßruBuram pertinent. Atque bac profeSo
jißißma caufa fuit cur pra Ulis ante
oculos eruditorum proponendum