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N. LXX.
I L R I C C I O CAMMELLO
OSTRACION TU R R I T U S
T A V . XLII. FIG. I.
O. quadrangularîs processa, magno in dorso. Bloch.
Iclith. IV. pag. 117. PI. CXXXVI.
O. turritus, fuperciliis, dorfoque fpinis folitariis, abdomine
fpinis utrinque quatnor. Foì-skal. Descript.
Anini. pag. 77. 113.
Dal procelTo dorfale in figura di
forte fpina, che riinarcafi tuttavia nell'
Ittiolito, che ora prendiamo a defcrivere,
può ognuno, riconofcerlo facilmente
per quella nuova ipecie di Riccio
abitatrice del Mar Roflb, e delle Indie
orientali, che fu dal Dottor Bloch illuftrata
nel Tomo IV della fua Storia
naturale de'Pefci. E quantunque
a riferva di uno folo manchino in quefta
fpoglia i quattro aculei addominali,
ed anali, e le due fpine de'fopracciglij
quantunque inoltre qualche differenza
rileviG nella quantità dei raggi, che
compongono le due remigi anale, e
dorfale ; con tutto ciò la faccia efteriore
del corpo, e la proporzione, e fimetria
delle diverfe fue parti confrontano
per tal maniera colf immagine naturale
del Cammello marino, che farebbe un
far torto all'evidenza de'fegni caratteriftici
il mettere in dubbio, che la nollra
fpoglia non appartenga effettivamente
a fiffatta fpecie.
Molto tempo prima di Bloch il celebre
Knoor avea prodotte due diverfe
figure di quello pefce (1), feguito poi
da Renard, che le riproduffe difettofe
non meno di quelle di Knoor. Il confronto
di quelle coli'Ittiolito del Mufeo
Gazoliano poco gioverebbe a rilevarne
i caratteri d'approifimazione, fe
dal Berlinefe Ittiologo, che le claffificò
il primo col nome di Cammello marino
, non foffero fiate citate nell' elenco
delle finonimie attribuite a tal sorta di
pefce.
Il Riccio Cammello è di forma romboidale
quadrata, con una tefta a cono
( 0 Delie. Tom. II. pag. ;o. Tab. H. I. fig. i. 2.
O, quadrangularis, aculéis frontalibus , analibnsquc
binis: lateribusque, dorsoque aculeatis. Gronov.
Zoopliil. pag. 176.
Ican-Tointonibo. Renard. Hift. des Poiss. Tom. II. pi.
6. fig. 14 pi. 5. f. 40.
Kuyscb. Thefaur. Anini. tab. f. fig. j".
Ex magno dorß proccjjli, qui robußam
ßmulat fpimm, quique adirne in
noßro eminet Ichthyolitho, vel facile quisque
novain Oßracionis fpeciem dignofcere
poteß, qu£ Rubrum, ac Indoum inhabitat
cequor, quamque Doólor Blochius in
IV Hyß. Nat. Pi/cium volumine illuflravit.
Et quamquam hac in exuvia uno dempto
quatuor aculei abdominis, unique,
nec non dute deßnt fuperciliorum fpinte ¡
etß aliquod difcrimen in radiorum numero,
qui duo ani ac dorß remigi a
componunt, apparent ; nihilofecius externus
corporis habitus, nec non correspondentia
et ordo partium ita cum imagine
Oßracionis Turriti congruunt, ut ßgnorum
pracipuorum evidentice vim facere
necejfe effet, ß spolium hoc noßrum
ad fpeciem adfertam pertinere dubitare
Vellemus.
Mature ante Blochium Celebris Knorus
duas ijlius pifcis diverfas protulerat
icones. Hunc fequutus Renar dus non minus
mendfas recudit. Incaffum ijlnrum
cum Gasioliani Mufei Ichthyolitho comparatio
ad affinitatem dignofcendam inflitueretur,
nifi Berolinenfts Ichthyologus,
qui prior fub Turriti nomine eas retulit,
in fynonimiarum buie pifcium generi attribut
arum elencho citajfet.
Oßracion Turritus forma eß rhomboidali
quadrata, capite conico inclinato j
C L X X I I I
inclinata, e i labbri della bocca prodotti,
avendo fugli omeri una prominenza
offea, come i Cammelli, terminata
da un forte aculeo incurvato verfo
la coda. Gli occhi di quello pefce porti
alla fomraità della fronte, ed approffimati,
fono guerniti anch'elfi di un
pungiglione ricurvo, ma più fottile di
quello, che s'erge nella curvatura del
dorfo. Eguali fpine ma più valide, e
adunche fi offervano alla regione addominale,
ed anale per numero di tre
labiis produñisi ojfeaque inter humeros,
ut Cameli, gibba, quce validum in acukum
caudam verfus inclinatmn dejìnit.
Lumina fumma in fronte locata ac próxima
acu recurvo funt inJìruBa, ilio,
qui e gibba dorjì adfurgit fubtiliori.
Haud diffimiles fpina, afl magis robu- .
JÌ!e, ac adunca in abdomine et ano
cernuntur modo tres, modo quinqué prout
pifcis fert atas, atque flatura. Quinqué
tantum pinnis innatat innixas; duabus
in pcélore forma ovali oblonga, quas xil
a cinque fecondo la differente età," fubtexunt radii} una in dorfo adpofleriorem
gibba angulum fita, ac apprime
pinna ani obverfa; rotunda amba ac
X radiis confavites; una denique integra
in cauda X radiis pennicillatis, ac multijidis,
margine circulari.
Si modo Oßracion Turritum fqf f i -
Icm ißis cum attributis, cumque Blochii
fino
e ftatura del pefce. Cinque fole pinne
foftengono il di lui corpo, e l'eggono
la fua nautica nelle acque del mare;
due pettorali di forma ovata bislunga
compoflc di l i raggi; una dorfale inferita
, neir angolo pofteriore della curvatura
degli omeri, e perfettamente oppoiìa
ad un'altra anale, entrambi rotondate,
e di IO raggi; una finalmente
caudale, ed intera a dieci raggi pennicillati,
o moltifidi col margine circolare.
Rivolgendo lo fguardo fui Riccio
Cammello folFiIe, e confrontandolo cogli
antecedenti caratteri, e colla figura fgura comparamus, pra cateris confici
Bloch, devefi prima di tutto riflet- derandum eji, bocce fpolium, ut ex men.
tere, che quella fpoglia, come fi ^'ede fura patet, ad pifciculum adhuc imma.
dalle fue dimenfioni, appartiene ad un turum pertinere j ac praterea in tumulo
individuo non interamente formato, e magnis obnoxium fuijfe vicijfitudinibus.
che oltre a ciò contraffatta rimafe dagli Attamen etfì mutilum, ac immutatum,
accidenti fofferti nel fuo fepolcro. Mal- formam Turrito propriam adhuc retinet,
grado .nondimeno le mutilazioni, ed i gibbofum fcilicet dor funi recurvo, valicangiamenti
da lei foftenuti, offervafi
tuttavia in effa la forma caratteriftica
del Riccio Cammello; la gibbofità del
dorfo armato alla fommità della valida
fpina ricurva; le tre pinne anale, dorfale,
e caudale corrifpondenti nella fituazione,
e figura a quelle del Cammello
marino; e fe alla regione del
ventre apparifce in moflra un folo aculeo
in luogo di tre fino a cinque,
veggonfi, offervando con attenzione, i
rudimenti di qualche altro verfo il torace,
lo fteflb rilevandofi in vicinanza
degli occhi, dove non fono a primo
afpetto marcati i due pungiglioHi. Sa- fatis indigitaffe putamus.
rebbe troppo pretendere nella determinazione
dei pefci foflìli il volere una
precifione in tutti i caratteri diftintivi
di quella fpecie, alla quale fi riferifcono,
e noi crediamo baftantemente mar-
Pflrt. IL
doque armatum aculeopinnas in ano,
dorfo, ac cauda tum forma cum loco
pinnis Turriti pares.. Quod ft in alvo
unus e tribus vel quinqué tantum aculeus
ejl confpicuusj diligentiori inveftigatione
ad thoracem alterius quoque vejìigia deprehendentur
i quod etiam videre efl in
oculorum vicinia, in qua primo intuitu
minime duo acus apparent. In feriebus
pifcium confìciendis omnimodam cun8is
in attributis congruentiam extorquere nimia
ejfet feveritas. Nos certo fatis fuperque
notas pracipuas OJlradonis Turriti,
fortuitis dijferentiis minime attentis.
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