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XLII
a quanto rifeontrafi nella figura del Mefoleuco
di Bloch, guidano a giudicare
nel noftro Ittiolito gli avanzi di un pefce
dell'anzidetta fpecie. ,
Il pefce che dagli oltramontani chiamafi
il Moro, e Mefolmcus dai fiftema-
' tici, fchiacciato fecondo la forma generale
dei Mol l ident i , è di corporatura ovalebislunga,
col capo a punta munito di due
grandi occhi, e di piccoli coperchi olTei
ai due lati, dai quali fporge in fuori una
parte della membrana branchioftega a fei
raggi, che nel noftro Ittiolito ancora fuffifte
allo ftelTo luogo. Egli porta per diftintivo
della fua fpecie 13 aculei nel dorf
o , I alle pinne del petto, e 3 alla regione
dell'ano, che trovafi collocata dalla
parte del ventre alla giufta metà della
lunghezza del corpo. Le due pinne anale
e dorfale di queilo pefce fono al dire di
Bloch eftefilEme, e circondano l'eftremità
del fuo corpo a foggia di femicircolo :
la dorfale ha 29 raggi, comprell i 12 aculei;
l'anale 31, computate le tre fpine anteriori
; 6 le ventrali efiftenti preffo il torace;
e 16 tanto le pettorali che la pinna
caudale: la qual ultima non è intiera, nè
bifida,ma termina con un margine eguale.
Premefla l'efpofizione di iìiFatti caratteri
, non fembra certamente più mifteriofa
la diagnofi dell'Ittiolito Bozziano, per
ciò almeno che risguarda il numero, e la
difpofizione degli aculei, e dei raggi delle
diverfe pinne. In quefto fcheletro, a
cui fu tolto dalle rovine dei tempo qualunque
efteriore afpetto del Mefoleuco,
fi contano dapprincipio foltanto 10 aculei
dorfali ; ma poi due altri di più leggiera
imprelllone veggonfi fporgere in fuori
dal decimo, che li copre; coficchè i
numero in tutto è di 12, corrifpondenti
nella ftruttura a quelli dell' originale di
Bloch. Manca alle alette del petto la fpina
poc'anzi indicata: non è però un arbitrio
il fupporla fmarrita, o per lo meno
invifibile, dappoiché quefte pinne appena
fuperftiti in miniatura hanno la fteffa
forma bislunga, che è propria delle pet.
torali del Mo r o . Per lo contrario i 3 aculei
della pinna deU'ano fono affai marcati
nel noftro fcheletro, in cui il primo è
più corto del fecondo, il fecondo minore
del terzo, e tutti poi egualmente robufli,
come nella citata figura.
Enim vero Mcfoleucus, qui Morus tram
alpes vulgo dkitur, comprejfum habet corpus,
quad Chietodontmn omnium ejl--, prteterea
fpecie ovata longiore, capite acuto,
magnis oculis cum operculis ojfeis ad duo
latera, unde protenditur pars membrana
( quam branchiojìegam nominante/ex compañce
radiis ( banc ibidem ichthyolitbus no-
Jìer retinet) . Acúleos habet, proprios fpeciei
char alter es, duodecim in dorfo: unum
ad pinnas pectoris i tres ad anum fub ventre
ad mediam corporis longitudinem. Pinnas
dorjì anique latijjime patere Blocbius
refert, iisdemque duobus vehit femicirculis
, corpus cxtremum obvallari : radios vero
inejfe novem & viginti in pinna dorji,
unum & viginti in pinna ani, Ji aculei in
utraque connmnerentur : fex praterea in
pinnis ventralibus ad thoracem : fexdecim
turn in pinnis pectoris, turn in pinna cauda:
qua pojìrema ncque integra ejl, ncque bifida
i namque ima finitur linea.
Prceceptis hi/ce cbaraSterihus , notio.
nem ichthyolitbi Bo&tíani, caterum obfcuram,
numero & loco radiorum, aculeorumque
fere perfpicuam dixeris. Equidem ex.
teriorem Mefoleuci formam hoc in fcheletro
omnem cetas corrupit: tamen in dorfo
non decern modo acúleos piane extantes,fed
duo pr(eterea Icviter notatos fub decimo prodeuntes,
hoc efl duodecim numerabis; eos- •
demque Biochiana Jìrudura. Spinam vero
pinnispectoralibus aut deperditam effe, aut
non confpicuam non temere credas'-, propterea
quod illarum vix color aliquis hieret
lapidi, fed forma oblongior eadem efl,
quam vide as in Mefoleuco. Cantra in pinna
ani tres aculei exprejfì piane funt, primus
fecundo brevior, hie tertio¡pariJ¡ngu.
li firmìtudine, per inde ac in exemplar i
Blochiano.
x m l
Quanto al numero degli oiTicelli delle
diverfe pinne, nella dorfale di quefta
fpoglia, computando i 12 aculei, fi contano
diftintamente 29 raggi, e forfè anche
30: ciò che non deve fare alcun caf
o , avendone Forskaol numerati fino a
3 7 nel fuo Mefoleuco. Le alette pettorali
non lafciano campo alla numerazione
dei teniiiffimi loro raggi,- le ventrali
fembrano compofte di foli quattro, ma
ne hanno 6 ramificati, il fecondo de' quali
è inneftato col primo ofiio, ed il fefto
per metà nafcofto dalla parte di dietro.
L a pinna anale, comprefi i 3 aculei che
la precedono, non ha che 19 raggi diftinti,
e quindi due di meno della pinna
del Moro ; che fi poiTono per altro fupporre
in quefta fpoglia aboliti, o coperti
dalla comprefTione, e fchiacciatura del
corpo verfo l'angolo della coda. Per ultimo
la pinna caudale alquanto modificata
ne' fuoi contorni fi riduce anch'effa
alla precifione di 16 raggi, benché fembri
nell'apparenza formata di 20, a motivo
degli efteriori contigui alla pinna del
dorfo, e dell' ano, che comparifcono duplicati
dopo che furono fciolti, e fveftiti
della loro membrana. Del rimanente
l'afpeuto degli occhi, e dei coperchi branchiali,
e la ftruttura delle due pinne, che
- circondano il dorfo, ed il ventre di quefta
fpoglia, convengono intieramente coi
caratteri, che fono proprj del Moro.
Sembra dunque poterfi conchiudere,
che il predetto Ittiolito del Gabinetto
Bozziano appartenga effettivamente alla
fpezie indicata, abitatrice attuale dei mari
d 'Egi t to, e di quelli dell'Afia. N o i però
lafcieremo ai dotti Ittiologi di meglio verificare
i rapporti di fomiglianza, che abbiamo
fin qui propofti.
Sed de numero ojficulorum infingulis
pinnis f i quieras i qu¡e in dorfo efl, novem
& viginti exhibet ,fortaJ'e & triginta; quod
nihil nos movet, nam in Mefoleuco vel feptem
& triginta Forskaolius recenfuit : qua
peäoris flint, eo tenues- adeo habent, ut nequeant
fecerni: qua ad ventrempertinent,
confiare quatiior videntur j re tamen vera
fex continent, ramorum inflar', quorum fecundus
ex primo ojeo excritur, fextus vero
mtdius retro occultatur : qua circa anum
locata efl, ubi acúleos anteriores computes,
radios decern & novem difcernes. Itaque
duobus caret i quos tamen, quoniam prope
angulum cauda pifeis corpus comprejjum
y pene elifum fuit, vcrifimile fit, aut omnino
periije, aut contemos latere. Toflre-
•mum quce-ad caudam fpetiat, ambitu nonnihil
immutato, radios fexdecim habet,
non pluresi nam quod viginti appareant,
id fit ex eo, quod finguli extremi juxta
pinnas ventris anique, membrana nudati
fua exfertique , bini videantur . Caterum
oculi & opérenla, ipfaque ambientes dorfum
ventremque duo pinna, qua forma &
flruñura in Mefoleuco defcripta funt, eadem
& hoc in ichthyolitho dignofcuntur.
Hunc itaque ai Mori fpeciem jEgypti
Afiaeque maria nunc etiam incolcntem pertinere,
mihi videor non temere adfirmare.
Sed tamen argumenta fimilitudinis diligentius
expendere, Ichthyologorum fcientiae
^ judicio relinquimus.