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ora pubblicati, e defcritti. La parti- fuere, diverp. Precipua capitis Jirucokre
ftruttiira del di lui capo, la for- " ' " " " ^
ma fpeciale del corpo, la figura, e inferzione
delle fue pinne, e finalmente
il carattere della coda a due lobi lo
diftinguono da tutte le fpecie fin qui
couofciute, e prefentano fra gl'Ittioliti
la fpoglia di un nuovo pefce, abitatore
forfè di luoghi remoti, ne' quali
peranche non penetrarono le ricerche
degli offervatori Naturalifti.
Per quanto rilevafi dall'ifpezione dei
noftro efemplare foifile, il pefce, che
abbiamo denominato Colubro dal fuo
rapporto a' ferpenti di quello nome,
è della lunghezza di pollici 41, e larghezza
di 3 crefcenti, mifurató ove più
turgido, e rilevante ha l'addome. Daläiira,
peculiaris corporis forma, figura
ac infertìo pinnarum, caudte denique biloba
attributum ab univerfis^ haBmiis
notis fpcciebus eum fecernunt, atque inter
Ichtbyolithos novi pifcis figuram proferunt,
qui forfan ignota habitat ttquora,
qua nondum naturae fludioß invifere
potuerunt.
Ut mdere efl in noflro exemplari fosfiti,
pifcis, quem Colubrum vocavimus
ob ejus cum ferpcntibus hujufce nominis
affinitatewi longitudine eft pollicum XLI;
latitudine autem r, ubi magis tur gefeit
abdomen. Ex roftri apice ad valvarum
brancbialium fummitatem VII numeli
punta del roftro all'eilremità delle rantur pollices ; a tranci initio usque ad
lame branchiali fi contano 7 pollici 5 fummam ejus iinius ppllicis conftiriaiodal
principio del tronco fin dove pafla
a reiìringerfi alla larghezza di un pollice,
due piedi parigini, o pollici 145
dal reftringimento alla bafe della coda
pollici 5, e da quefta alf apice de' due
nem duo pedes parifienfes, feu poll. XXIF;
ab alvo coariiata ad caudx radicem poll.
Fj ab Cauda radice ad verticem ufque
loborum p>inn,i- caiidalis pollices VII.
Caput, conum produBum referens, in roconfixi
lobi della pinna caudale "pollici 7 . La ftrum porrigitur obtufum ex duabus afua
tefta a cono allungato fi produce qualibus maxillis confeBum, in quibus
funt robufli, ac granulofi dentes ,
ore rriediocriter Manti. Oculorum pupilla
admodum confpicua eminus micat ab
ore branchiis proxima, quarum tegmina
fimplicia, ac glabra videntur. In membrana
brancbioflega fex exflant dijiinéta
ojficula, ita ut a brancbioflega caterorum
Efocium forma corporis buie fpeciei
affinium fit omnino diverfa.
in un roftro ottufo formato di due
mafcelle eguali guernite di denti granellofi,
e robufti, con bocca di mediocre
apertura. L'orbita degli occhi fenfibiliiiìma
difcoprefi a qiplche diftanza
da fifFatta apertura, e vicina dove incominciano
i coperchi branchiali, che
fembrano femplici, e levigati. Alla regione
della membrana branchioftega apparifcono
cinque diftinti officelli, che
la diverfificano da quella degli altri
Efoci analoghi nella forma del corpo
a fiffatta fpecie.
Singolare è l'inferzione, e figura
delle pinne di quefto pefce. La dorfale
unica e fatta a guifa di falce forge a
poca diftanza dalla coda, ove ha principio
il reftringimento del tronco, e
contiene 19 raggi. Le due pettorali
fpuntano in vicinanza delle aperture
branchiali, e fono intelTute di IZ raggi
per ciafchediina. Al di fotto della
metà del corpo efiftono le pinne ven-
Singulares funt forma ac insertione
hujufce pifcis pinna, Dorfalis falciformis
baud valde a cauda dijfita adfurgit,
ubi coarctari truncus incipit, XIX qua
continet radios . PeBorales e vicinia
branchiarum exeunt, ac fingillatim XII
radiis funt fubtexta. Infra medium corpus
pinna emergunt ventrales fingillatim
VIII radiis compaBa, poft quas pollice
diflans exfurgit pinna analis, pinna dortrali
compofte ognuna di 8 raggi, die- fali anterior loco, ac XVII validiffimis
tro le quali in diftanza di un pollice radiis in falcis formam dispofitis convedefi
la pinna anale anteriore di luogo ftans. Pinna caudalis in duos magms
a quella del dorfo, e comporta di 17 lobos lanceolatos bipartita XXII radiodì!
«
ccxxxix
validillìmi raggi, difpofti anch'eiTi in figura
di falce. La pinna caudale bipartita
in due grandi lobi lanceolati prefenta
l'unione di z i raggi articolati,
che difficilmente pofibno numerarfi, e
riconofcere nella natia loro forma pei
danni recati in quefta parte dalla fotterranea
macerazione di tale fpoglia.
In tutta l'eftensione del corpo del
noftro follile, ridotto quafi allo flato
di puro fcheletro, non poiTono ravvisarli
le traccie delle fue fquame fenon
fe alla bafe della pinna dorfale, ed
anale, ove apparifce un refiduo di fimili
integumenti, che fono rotondi,
e afiTai piccoli in proporzione della grandezza
del corpo. Una porzione di ventre
fquarciato in vicinanza all'efofago
lafcia travedere gli avanzi di piccoli
pefci, che da tal Efoce furono divorati
prima della fua morte: ciò, che
conferma vie maggiormente la relazione
delle fifiche fue proprietà cogli altri
pefci voraciflìmi del medefimo genere.
rum articulatorum cumulum exbibet, cjui
difficulter numerari, ac quoad naturalem
formam dignofci pojfunt ob labes, quas
hifcc partibus intulit intabefcentia.
Toto in noflri fojfilis corpore ad offeam
compagem ferme redaBi veftigia
fquamarum nonnifi in pinnarum dorft,
atque ani radice difpici poffunt, ubi horum
integumentorum, qua pra corpore
funt valde exigua, fupereft reliquia. Alvus
prope guttur confcijfa femefis efl
pifciculorum fruflis referta, quos ante
obitum devoraverat ; quod ejus attributofum
cum edacijfimis nantibus ejusdem
generis affinitatem magis magifque confirmat.
N. CIV.
L A TROMBETTA
S T N G N A T H V S TT P HLE
TAV. LYIII. FIG. 1.
S. pinnis caiidx , ani, peñoralibusqne radiatis, corpore
sexangulato. Linn. S. N. XIII. pag. N." 406.
S. corpore hexágono, anoque pinnato. Bloch.. Ichth.
in. pag. 100. PI. XCI. fig. I.
S. corpore medio hexágono, cauda pinnata. Arted.
Gen. I. Syn. I. Spec. j.
Acus Aristotelis. Kay. Synops. pag. 46. N." i.
Non deve far fpecie agli OlTervatori
la differenza, che rilevafi in molte parti
del prefente rariffimo Ittiolito pofto a
confronto colla naturale figura della
Trombetta marina. La fotterranea macerazione
dell'eftinta fua fpoglia dovette
contribuire non poco a deformarne le
native fembianze, e ad alterare qualche
porzione del di lui tronco, principalmente
ov'era più molle, e carnof
o , e meno quindi capace di refiftere
alla propria diflbiuzione. Egli è a noftro
parere da attribuirli a fiffatti accidenti
il rimarcabile cangiamento nel
fVilhugh. Ichth. pag. ifS- tab. I. af. fig. S.
Aldrovand. de Piscib. pag. lof.
Janston. de Piscib. pag. <¡1. tab. if. fig, 14.
Rotidekt. de Piscib. pa£. 448.
Typhle marina. Eellon. de Aqiiatil. pag. 448.
La Trompette. Encyclop. Mctb. Ichth. pag. 27. N." i.
PI. 21. fig. 70.
Minime Phyfiophilis negotium faceffeve
debet difcrimen, mult as quod inter
partes perrari hujufce Ichthyolithi cum
naturali figura marina Tuba. interceda.
Inbumata lenta tabes exuvia faciem ejus
immutavit, truncmnque ipfum, ubi mollis
, ac adipofus erat, ideoque minus
contra fanier vim. obduratus exedit. Hifce
intabefcentia labibus, ut nobis videtur,
infignis roflri deformatio atque poflica
corporis partis efl tribuenda; cum
riäus Spathula formam pifcium iftius
generis propriam amiferit ac poflica
pars tegumentis articulatis careat Ì nec