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to levigato alla fupcrficie, ed avente
due piccole pinne dorfaii verfo ' la coda.
Laddove nelle altre Razze il capo
fi produce in una fpecie di acume,
nella Torpedine è circolare, e parallelo
ai lati della circonferenza del corpo.
EJFa ha piccoli occhi, e tenuilTuni denti
acuti alla bocca. La fua coda è lunga,
ed inerme, a differenza di altre
fpecie di Razze a lei fomiglianti nella
figura, la coda delle quali è armata di
uno, o due validifllmi pungiglioni.
Il noftro archetipo foffile, di fmifurata
grandezza fembra da principio nei
caratteri della lunga coda, e della circolare
figura del corpo corrispondente
a quella fpecie di Razza Egiziana, che
f u da noi iiluftrata nella defcrizione del
Gabinetto Bozziano ( l ) . Ma non trovandoli
traccia veruna nè di pungiglione
alla coda, nè di quella rete fcabrof
a , che tutta copre la fuperficie delf
anzidetta fpecie, apparifce ben tofto la
differenza eil'enziale, che avvi fra f una
e l'altra di quelle due Razze, malgrado
l'equivoca analogia della loro forma,
e figura.
Marcati fono nella Torpedine foiTile
del Mufeo Gazoliano i caratteri delle
due piccole pinne dorfaii vicine alla
coda, e dell'eftremità anteriore del corpo
quali troncata, ed ottufa. Sembra
che qucfta /poglia lìa mancante per
cosi dire di tefta, come appunto apparifce
negli ftefll vivi eferaplari della
Torpedine. La fua pelle ancorché dislèccata
è affatto lifcia, e fenza orma
di protuberanze, o di fpine. Oiferva-
11 in due ineguali lobi divifa F eflremitk
della coda, la quale fi manifefta alquanto
più lunga delf ordinaria, attefa
la enorme, e voluminofa flatura delf
individuo , forfè pervenuto all'ultimo
grado di accrefcimento, che conviene
a llifatta fpecie.
I Naturalifti accennano tre varietà
diverfe di quefto pefce, che dipendono
dalla prefenza, o difetto di cèrte macchie
nere fu' di lui omeri in forma di
occhi. Elfendo nel noftro Ittiolito abo-'
liti i nativi colori, non fi faprebbe a
qual varietà propriamente debbafi riferire,
e folo dalla grandezza della fua
C J ) Ittioli!. Fart. II, Cap. I. pag. xxxvii. tav. IX.
nulis dorfalibus caudam verfus inßruSii
fecernunt. Cum cceteris in Rajis caput
in aciem quamdam producatur ^ in Tor.
pedine e contra eß circulare, et ¡eque,
dißans a lateribus corporis. Farms habet
oculos, et gracilìimos dentes in ore.
Longa, inerníisque eß cauda fecus ac in
aliis Rajarum ßmilibus fpeciebus j quarum
cauda modo uno, modo duobus pr£-
validis íicubus efl pr¡edita.
Noßrum foffile exemplar immanis proceritatis
primo confpeHu in longa; caudts,
ac circular is corporis figura attributi!
Uli Rajie jEgyptiie fpeciei refpondere
videtur, quam in Lithothecie ßo&-
ziana defcriptione illuflravimus. At cum
nec acus in cauda, nec /cabri retis totum
corpus pnediSa fpeciei ambientis
veßigium ullum appareat, illico maxima
differentia emergit, qu^e duas hafce Rajas
intercedit, quamquam anceps forma, figuraque
ßt congruentia.
Valde exprejfa in Gaaoliani Mufai
faffili Torpedine finnularum dorfalium
pone caudam, ac corporis antica in parte
obtuji, et pene tranciti funt attributa.
Videtur, ut ita dicam, bac exuvia
capite expers, ut viventis Torpedinis ipjis
in exemplaribus apparet. Cutis quamquam
exjtccata, affatim efi glabra, ac
Jtne ullo gibbce, feu fpinarum vejiigio.
Duo iniequalia in fegmenta dividitur ex.
trema cauda, qua prater morem longior
videtur, eo quod forfan ad Torpedinem
fpeBat immani proceritate jam avo grandiorem,
atque ad maximum hujuf fpeciei
incrementum perventam.
Tres Phyfiophili ijlius piscis indigitant
varietates, qua ex prafentia, feu
dcfeélu nonnullarum atrarum macularum
in humeris oculiformium pendent.
Cum nojlro in Ichthyolitbo naturales colores
evanuerint, cui varietati Jit tribuendus
ignoratur. Tantummodo ex molis
amplitudine ad pirimam, oculatamque
fig. I.
i\
CCLIII
mole fi può verifimilmente congetturare,
che appartenga alla Torpedine
prima, ed occhiuta di Rondelezio, la
di cui figura trovafi al naturale efpressa
nella tavola feconda delf Enciclopedia,
che abbiamo precedentemente citata.
Rondeletii Torpedinem fpeäarc veroßmiliter
conjicere pojfumus, cujus figura
ad vivum expreffa in n Encyclopaedia
tabula, quam ante citavimus, reperitur.
N. CXI.
I L L U Z Z O
E S O X L U C I U S
TAV. LXII.
E. roftro depreiTo fabasquali. Linn. S. N. XIII. pag.
fiS. N.° f.
E. roftro plagioplateo. Blocb. Ichtii. I. pag. ig;. PI.
XXXII.
Luccio. Salvian, de Aquatil. pag. 94., 5.
N o n poca forprefa recar deve agli
offervatori delle curiofità naturali il rifcontro
fra gf Ittioliti Veronefi di un
pefce, che generalmente vive foltanto
nelle acque dolci de' laghi e de' fiumi,
e per lo più nelle noftre riviere. Noi
però che abbiamo più volte verificata
ne' contorni di Veftena preffo Bolca
l'efiftenza fra gli ftrati petroli di conchiglie
fluviatili, di pianticelle ed infetti
puramente terreftri, cslBamo alquanto
dallo ftupore alla ricognizione di un
fimil pefce di patria, e d'acqua diverfo
dalla mafllma parte degl'individui
fin qui enumerati, co' quali trovafi
mifto nella Laftrara. E tanto meno
ftraordinaria può riufcire agi' Ittiologi
una tale fcoperta, in quanto che non
ignorafi per le recenti olfervazioni de'
fìftematici, che anche nel mar Cafpio
efifte attualmente una varietà del Luzzo
abitatore de' noflri fiumi.
È carattere generale degli Efoci la
corporatura bislunga, e quafi cilindrica,-
il capo fuperiormente appianato, e prodotto
in un roftro più o meno lungo
colle mafcelle guernite di acuti denti
acerofi j i coperchj branchiali a due lame
ineguali comunemente fquamofe;
f apertura delle branchie ampia e falcata
; la membrana branchioftega di 5 fino
a 14 raggi j e finalmente la pinna
dorfale unica a riferva di una fola delle
fin qui note fpecie. Tutti quefti ca-
Fart. 11
Brochet. Bhmmil, Ir. de Pech. Tom II. pag.
PI. 3.^. fig. 6.
E. corpore fubquadranguiari: rottro deprelTo; maxilla
inferiore longiore. Eticyclop. MM. Ichth. pag. lyo.
PI. 7z. fig. 25«.
Mirum admodmn Natura JludioJts vi.
deri debet, inter Veronenfium Icbtbyo.
litbos pifcem inveniri, qui ut plurimum
in lacujlribus, ac fìuviatilibus aquis, et
plermnque nojlratibus degit. Nos vero,
qui pluries in Vejlenna vicini a prope Boi.
canum lapidea inter fe dimina fluviátiles
conchas, arbufla, herbas , ac infecía
mere terreflria effodimus, non ita mira,
mur, f i pifcem offendimus cum patria,
tum fede ab hucusque recenfitis, quibus
permixtus jacet in Lajirara, diverfum.
Eoque minus Ichthyologis id Jtngulare
videri debet, quod ob recentes syjlematicorum
obfervationes in ponto etiam Cafpio
varietas quadam modo inhabitat
Ludi noflrorum fluminmn inquilini.
Genericum Efocium attributum corpus
efl oblongum, ac ferme cylindricum; caput
fuperne complanatum, atque in ro.
flrum plus minusque longum productum,
maxillis dentium aceroforum vallo, acutorumque
munitisi opercula branchialia
duabus laminis inaqualibus plermnque
fquamoflsi branchiarum fciflura ampia,
atque falcata^ membrana branchioflega
ab r ufque ad XV radios^ atque demum
pinna dorfalis unica, prater unam
ex haóìenus notis fpeciem. Hac omnia.
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