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mente la mutikiione dei raggi di alcune
pinne. Un iìmilc Ittiolito è proprio
egualmente del Mufeo GazoUano,
come anche di quello un tempo fpettante
al Nobile Monfignor Canonico
obtruncationsm. Perßmikm Ichthyolithum
habet nunc Gaüolianum Mußeum^
ut olim habuerat ColleBio, qii£ ad Canonicum
Dionyßum attinebat, uhi ejus,
dem fpeciei alia exemplaria minora aß
M.archefe Dionifi, dove altri efemplari fervabantur
minori fi cuftodivano della fteiTa fpecie,
N. XXXVI.
L A R O N D I N E T T A
E X O C E T U S E V O L A N S
TAV. XXII. FIG. i.
E, abdommE tereti. Limi. S, N. XIII. pag. fu, N." i.
E. pjnnis ventralibüs breviffimis ; abdominis carinis
nullis. Gromv. Zoopbil. pag. jfS.
Hìrundo altera. Salma», de Aqiiatil., pag. iSf. flg. P.
67-
Confultando i Naturalifti che hanno
parlato di quefta ipecie, incontrali
tale confufione ed ofcurità nelle loro
definizioni, che appena il può venire
in cognizione, quale propriamente fia.
il pefce da noi indicato col nome di
Rondinetta. Linneo non diede altri caratteri
diiFerenziali di effo, fe non fe
la rotondità del fuo ventre,' ed avendolo
annunziato indigeno dell'Oceano
della Spagna, e citata la figura del Pirabebe
di Fifone, e Marcgravio (i)
lafciò incerti i Naturalifti, se fi doveife
piuttofto credere la Triglia volante
dell'ordine dei pefci toracici, di quel-
10 che un pefce fpettante al genere addominale
degli Efoceti. Salviano, ed altri
Ittiologi annunziarono quefto pefce
col nome di Rondine-, nome che da
Linneo fu attribuito ad una fpecie particolare
di Triglia ( i ) 5 e Ruyfchio, e
Jonfton neir illuftrazione del medefimo
pefce, del quale pubblicarono due. difX
ferenti immagini, furono indotti a crederlo
ÌEfoceto di Adone, di cui parla
11 Bellonio (3), quantunque quest'ultimo
fotto tal nome ci abbia data la
defcrizione, c la figura di una fpecie
di Blennio.
L a Rondinetta, pefce gregario dei ma,
ri d'Europa, conofciuta per la fua pro,
(0 Brafil. pag. 163.
(2) Trigla hitundo. Syft. Nat. XIII. pag. 497- N-°
Suysch. Thcalr. Anini. 1. psg. jj. tab,
17. fig. 8. SJonJhn
do Pifcib. pag. io. tab. 17.
flg. S. 9.
Milvus hirundo. Bello«, do Aquatil, pag. 19J.
In Phyjìcorum operibus, qui hac de
fpecie loquuti funt, confujto, et tenebrie
tales ojfenduntUY, ut vix quinam Jìt pi,
fcis a nobis Exoceti evolantis nomine de.
Jìgnatus dignofci queat. Linnceus non alios
exhibuit differentiales charaSeres, quam
ventris rotunditatem} cumque eum Hy.
/panici oceani indigenam] indicajfet, citaffetque
figuram Pirabebis Pifonis, at'
que Marcgraffii, ambiguos dimijlt Phyjtologos
an potius Mullus volans futandus
effet ex ordine pifcium thoracicorum ,
quam pifcis aliquis, qui ad genus abdo.
minale Exocetorum pertincat. Sahianus,
aliique Ichthyologi Hirundinem nomina^
veruni i quam adpellationem Linnms cui.
dam peculiari Mulli fpeciei tfibuit. Ruy.
fchius autem, ac JonJlonus in ejusdem
pifcis illujìratione, cujus duas diverfas
imagines ediderunt, Exocetum Adonis
putandum ejfe crediderunt, de quo Bel.
lonius. Quamquam hic pojiremus fub hoc
nomine defcriptionem , et fguram cujus.
dam. Bìmxàì protulerit.
Exocetus evolans pifcis gregarius Eu,
ropeorum pelagormn, e fluBibus evo.
(ì) De Aquatil. pag. 222. —. 224,
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CHI
prietk Angolare di alzarfi a volo dall'
onde marine, è propriamente quella fpecie
che Milvo-Rondine fi chiamò da Bellonio
per la fua fomiglianza colla Rondine
di Salviano, la quale è nondimen
o divcrfa, fecondo Linneo, nella
forma del ventre, e coftituifce una fpecie
diftinta del medefimo genere degli
Efoceti (i).
I caratteri fpecifici della Rondinetta
fono il corpo, fufiforme niente più lungo
di fei dita traverfe, e veftito di
piccole fquame argentine 5 la tefta ovale
e fquamofa con occhi fpaziofi, e
bocca piccola priva di denti; le pinne
del petto più lunghe di tutte le altre,
e in forma di ali; quelle del ventre
minute, ed impiantate ai due lati; la
coda bifida ed a ventaglio divifa in due
eguali fegmenti nell'eftremità rotondati.
Quefto pefce è fornito in tutto di fette
pinne: due pettorali di 11 fino a 15
lunghi raggi; due parimenti addominali
di 6 brevi oflicelli; una anale di 10
raggi; un'altra dorfale di n oppofta
alla precedente ; ed una caudale di 15 ,
e molto più eftefa di quelle del dorfo,
dell'addome, e dell'ano.
Confrontando il noftro Ittiolito cogli
accennati caratteri vi fi rifcontra eguale
forma, e dimenfione di corpo, analoga
fifonomia di capo, e figura di alette
alla regione del petto, ed una perfetta
corriipondenza nel numero dei raggi
delle fpine fuperftiti. M a lo ftrano
modo, con cui eflb è rimafto diiTeccat
o dentro alla marna, ha portato in lui
delle variazioni, che qualche poco fi
fcoftano dai contorni della nativa fua
effigie. La tefta a cagion d'efempio è
meno ovale di prima, e non conferva
in moftra che una porzione di bocca
aperta, e dell'orbita dell'occhio finiftxo.
L e ali del petto fono troncate, e più
corte delle naturali. Mancano, nafcofle
forfè di Cotto, le pinne del dorfo,
c dell' a n o , nè avvi che un piccolo rudimento
della ventrale finiftra pofto dirimpetto
alla deftra. Contuttociò quefto
fcheletro analizzato attentamente in
ogni fua parte fi manifefta a tutti gli
indizj per una fpoglia fupina di quel
piccolo pefce volante, che fu conofciulandi
ßngulari proprietate notus, ex illa
efl fpecie, quam Milvum-Hirundinem
adpellavit Bellonius ob fimilitudinem cum
Hirundine Salviamo quce tarnen juxt a
Linnmm forma ventris differt, fpeciem.
que diflin£iam ex Exocetorum genere con-
Jiituit.
Specifici charaBeres funt corpus fuß.
forme, fix digitos latos longum, coopertumque
parvis fquamis argentcis^ caput
ovale fquamofum, patulis oculis,
flriäo ore dentibus carente j pimiie pe-
Qorales ceteris longiores, et alarum forma^
ventrales exiguie, duobusque lateribus
infertie ; camla bìfida flabellum refer
ens, fecata in duo aqualia figment a
ad extremitatem obtufa. Septem folas
habet pinnas; duas peäorales, undecim,
et ad quindecim ufque longis radiis conßantes
i duas pariter abdominales fix
brevibus ojficulis fultas} imam analem
decern radiorum^ aliam dorfalem undecim,
et priori oppoßtamj unamque caudalem
quindecim, latiusque dorfalibus,
abdominalibus, nec non analibus extenfam.
Inter ho fee charaéÌeres, ac noßrum
Ichthyolitbum comparatione inflituta, re.
perimus äqualem corporis formam, et
dhnenßoncm, ßmilem. capitis adfpeäum,
et alarum ad regionem ßerni figuram,
et omnimodam in radiorum numero reliquarum
pinnarum congruentiam. Aß
immodica, cui fuit obnoxius in argilla,
exßccatio ita ejus formam immutavit,
ut parumper a lineamentis nativie effigici
defciverit. Caput minus quam antea
ovale non refert nifi partem oris
Mantis, et finißri oculi Orbis. PeBoris
aUfiax, et naturalibus breviores. Forfitan
introrfum compreße defunt dorfi,
atque ani pinna, tantumque veniralis finijìra
contra dexieram fitum vefligium
apparet. Nihilominus hoc fceleton in
quavis parte attente examinatum, ex 0-
mnibus indiciis dignofcitur fpolium eje
fupinum exigui pifcis volantis, quem
veteres Phyfici Hirundinis, et Chelidonii
nomine defiignarunt.
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(1) Exocctus volltans. E. abdomine utrinque carìnato. Lim. 1. c. pag. f20. N." i.
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