
Il luogo dei Pefci indicato da tutti
colla denominazione di Bolea, divenne
parimenti il foggetto di molte fpecolazioni
preiTo alcuni Scrittori Naturalifti dei
noftri tempi i parte dei quali credettero di
poter comprovare con eiTo l'efiftenza degli
antichi Vulcani j e parte la verità dell'
univeriale Diluvio. L' illuftre Giovanni
Arduino produfle il primo di tutti delle
ottime congetture intorno alla formazione
vulcanica di fiffatte Montagne (io).
Quella fua Teor i a fu in feguito confermata
come cofa di fatto dalle oiTervazioni del
Sig. Ferbev (ii), e da quelle del Cav.
Strange (12), dell'Ab. Fortis (13) , del
Commendatore Dolomieu (14)5 e dimoi,
ti altri. Volendo poi il citato Arduino
combinare col fuo llftema il fenomeno dei
Pefci follili, e delle diverfe produzioni
marine efiftenti nelle prefate Montagne,
pensò che quefte foiTero anticamente una
porzione di fondo, o letto del mare, in
alto fofpinta dalle eruzioni del fuoco.
Malgrado le buone ragioni che induffero
tanti rifpettabiliflìmi Fifici a riputare
il luogo dei Pefci di formazione vulcanica
; non mancarono altri, che fülle
traccie dello Scheuchzero, e degli Scrittori
ad effo contemporanei, prefero dalla
illuftrazione di quefto luogo degli argomenti,
onde provare la di lui origine
da una inondazione marittima fimile a
q u e l l a , che da Mose fu defcritta. Fra
quefti il Sig. Vincenzo Bozza in una fua
Lettera pubblicata nel 1788 j accennando
parecchie fpecie di Pefci efotici radunati
cogli Europei nelle ftratificazioni del Monte
in queftione, fu di parere, che la loro
fomma diftanza dai luoghi, dove ora tai
Pefci vivono, e fi propagano, non fi potell'e
altrimenti fpiegare, che ricorrendo
al Di luvi o (15). Nè le oiTervazioni fu tale
argomento indirizzate nel 1789 allo
íleíTo Scrittore fi allontanano punto da fiffatto
penfiero; che anzi concorrono a flabilirlo
viemaggiorniente. Ma di ciò verrà
luogo di parlare più a lungo fui fine
del Capo III.
Parecchi altri Eruditi, e Naturalifti
hanno fatto menzione dei Pefci Lapidefat-
(lo) Effetti tli_antichi(rnni sdititi Vnlcani. Lettera
al Ch. Sig. Antonio Zanon &c. Chiampo 12. Marzo 1769.
Cu) Lettres fur la Mineralogie. Strasburg 1776. pag.
2;. 17.
C12) Opufcoli fcelti di Milano. Tom. I. in 4. Par. j.
(13) Lettera al Conte Callini 17S;.
Itaque regio pifchm, quam Solcam
omncs nominant , & Fhyjtcorum ßudia.
mentesque fofl ÌMc tempora occupami ,
propterea quod ìpfa vifa eß aliis quidem
monumcntum vetufli Vulcani, aliis contra
veßigium univerfiC cluvionis. Joannes Harduinus,
homo doBiJfinms, primus omnium
fententiam de origine Vulcanica horum
montium bonis conjeiiuris propofuiti pòßea
Ferber, Strange, Fortis, Dolomieus.,
plurimique alii camdem obfervationibus
confivmarunt. Quce opinio ne a pifcibus
oppugnaretur, cietcrifqiie rebus marinis ,
qu£ eo montium traciu includuntur, illud
excogitavit Harduinus, bos quondam monies
alvei marini partem fuijfe; eosque poßca
igne fuijfe in ea cacumina eveBof.
Í
t.
Sed quamquam gr" acuta argumenta, &
magna Phyßcorum auBoritas banc fententiam
defendunt tamen plerique , auBore
Scbeuch&ero, aliifque- Scriptoribus ejus ¡etatis,
in aliam omnino abetini ì aique ex iis
qu£ in bis moniibus animadvertunt, ipß
put ani ali cui mariiimie alluvioni, qualem
Moyfes narravit, illorum originem adfcrihi
oportere. Inter bos ipfe cenfetur Vinceniius
ßo&&a, qui litieris editis anno cioloCCLXXxrjlI
fcriberenon dubitavii, pifcium
externorum ex remoiijßmis maribus
cum pifcibus Europei? in eofdem montis
firatos lapides conventum , aique permixtionem
una tantum univerfa ielluris allumone
pqjfe explicari. Nec qu^e anno CloloccLXXXlx
obfervata funi, ^ eidem
Scriptori miffa, Uli fententiie non omnino
confentiunt, aiti graviora argumenta non
aßeruni. Sed de iis longius extremo capi,
te tertio.
Plerique alii litterati homines, Phyßciqiie
de Icbtbyolithis Veronenßum mentio.
(14) OÌTervazioni, ed annotazioni relative a
re, ed illnftrare la ClalTazione metodica di tntte le produzioni
Vulcaniche pag. afo. V. opuicoli di Bergman.
Tom. 3. Firenze per Ginfeppe Tofani 1790.
C i f) Dell'univerfale rivoluzione fofferta dal Globo ter.
racciueo . Lettera al F. Orazio Rota M. O. pag. 12. e feg.
ti del Veronefe ; ma fenza entrare in difcuffioni
e dettagli relativamente alla loro
origine. Tali fono il Qw. Linneo (16), il
Wallerio (17) 5 i Signori de la-Lande
( 1 8 ) , e Guetiard (19), 1' Abbate Andres(
20), il Cont e Giufeppe Ginnani{z\),
e tutti quelli, che per eftefo trattarono
delle Petrificazioni animali.
Chiunque fi farà ad efaminare con attenzione
le opere fin qui rammentate, dovrà
confeffare di buona fede, che manca
una ferie di oiTervazioni complete fui materiali,
che coftituifccno il Mont e dei Pef
c i , e quelli dei fuoi contorni,'e che non
fono ancora baflantemente pofti nel fuo
vero lume i fatti principali rifguardanti 1'
origine, la ftruttura, e la pofizione di fiffatte
Montagne. Ecco il folo mot ivo, che
obbliga a dover premettere alla ftoria dei
Pefci foffili del Veronefe, la Topografia
del luogo, dove fi trovano, e la confiderazione
della generale, e particolare di lui
organizzazione, e materia; onde poi coli'
efame delle diverfe opinioni mettere in vifla
la più probabile intorno alla formazione
del Monte, di cui fi tratta.
nem feccrunt ; pratermijfa tarnen, vel ¿eviter
taSa quceßionede illorum origine i nimirum
Linnaus, Wallerius, a-Lande, Guetiardus,
Andres, Ginnaniusi omnes denique,
qui de converßone animalium in lapides
dijjeruerunt.
Hac funi, quie de Bolca, ejufque Pifcibus
fcripta habemusi qu,t omniaß quis
diligenter perlegai, certe bona fide fatebiiur,
& de materia ejus montis, finitimorumque
aliquid obfervandum deßderari; &
qute illorum qrigincm , ßruEiuram-, aique
poßtionem maxime aitingunt, non omnia
fatis fuife declarata. Id unum in caufa fuit,
cur Pifcium hiflorice duo proponercnturi
primum loci ipfius, qui pifcium fedes eß,
defcriptio-, fecundum inveßigatio, qua generali,
qua propria & materia, ^ fabric atione
idem locus ßi: ex ciuibus duobus, gT
diffentientes de illius origine opiniones cogno.
fci pofßnt ••> & qucefit probabilior dijudica-
CiS) Syftcm. Nalur. Tom. ni. pag. ifs.
C17) Syftem. Mineralog. Tom. 2. pag. ^63.
C i 8) Voyage d'un Francois en Italie. Tom. 8. pag. 3 47.
C15) Memoires fur différentes parties des Sciences &c.
Tom. I. pag. 402.
C20) Cartas familiares &c. lys"- Tom. J. pag. 321.
Cu) Mufeo di produzioni Naturali . Lucca 1762.
Par. I. Clair. IL pag. 52. 93-