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L e pinne dell'Occhio di bue fomminiilrano
de' nuovi caratteri per diftinguerlo
maggiormente dalle fpecie congeneri.
La dorfale, che dalla nuca fi
eftende fino alla coda, oiFre anteriormente
I l fpine elevate colle due prime
più corte, indi io oillcelli palmat
i , e moltifidi, che in tutto formano
k ferie di i i raggi. Le pinne pettorali
fono di figura lanceolata, e contengono
15 raggi per ciafcheduna. Le
due ventrali brevi affai più delle precedenti
incominciano da un groiTo aculeo,
a cui fuccedono tofto 6 raggi robufti
fuddivifi all'eftremità in altri più
piccoli. La pinna anale è compofta di
IO raggi, de' quali i tre primi fono
. in forma di aculei, e gli altri nella
ftruttura limili a' pofteriori della dorfale.
Una larga pinna a due branchi
triangolari forma la coda di quefto pefce,
nella quale diftintamente fi contano
10 raggi palmati anch'effi, e moltifidi,
come quelli della dorfale, ed
anale.
Non trovafi nella defcrizione di Bloch
alcuna notizia intorno al luogo natale
dell'Occhio di buej ma è verifimile
che fia proprio del mare Mediterraneo,
come lo fono la maggior parte degli
Spari marini, e quelli maflìmamente
a' quali più fi avvicina nella forma
efteriore.
Per diftinguere quefta nuova fpecie
di pefce Toracico nell'Ittiolico da noi
prodotto, baila confiderare l'impronta
del di lui occhio, e i quattro denti
canini, che offre tuttora la mandibola
fuperiore della fua bocca. Oltre di ciò
apparifcono ancora nel dorfo di quefto
fcheletro le I I fpine caratteriftiche co'
dieci raggi confecudvi, ed i tre aculei,
che precedono la pinna delfano, contandoli
chiaramente i io raggi della
caudale, fmarritefi foltanto le traccie
della primitiva figura delle pettorali, e
delle ventrali. Ma quantunque manchino
in quefla fpoglia gl'integumenti
fquamofi, e le tinte native, e fiano
lacerate le di lei membra, e il fuo tefchio
ridotto allo flato di nudo fcheletro;
regge nondimeno fafpetto efleriore
al confronto colla naturale imagine
deirOcchio di bue; e la forma
Pinna Bovini Oculi alias fuppeditant
notas, quibus magis magisque ab ejufdem
generis fpeciebus dißinguatur. Dorf ali s,
qiiíC ab occipite ad caudam ufque excurrit,
anterius xil continet fpinas fublimes,
duabus primis brevioribus ; poflea
X ojficula palms ad inflar, ac multifi.
da} quiC omnia cumulât im XXII radios
efficiunt. Piwiie peäoris funi lanceolatie,
conftàntqùe ßngillatim XV rndiis. Duie
ventrales prtecedentibus valde breviores
a crajfo aculeo incipiunt, quas pone fubeunt
VI radii robufli in exiliores ad
apicem diviß. Podicis pinna X radiis efl
compaña, quorum tres primi funt aculeiformes,
esteri pofticis pinme dorfalis
ßmiles. Ex lata pinna duplici cufpide
triquetra coalefcit, bujus pifcis cauda,
in qua dißintfe XX numerantur radii
palmee in mor em exerti, ac ut in dorfali,
atque anali multißdi.
Nulla in Blochii defcriptione de natali
filo Bovini Oculi ßt mentio. Verofimile
tamen eß Mediterranei, f u 1 yrrheni
¿equoris effe inquilinum, ut reliqui
fere omnes marini Spari, ac ii prafertim,
quibus externa forma eß pro-
Ut in Jchthyolitho a nobis exhibito
htc nova Thoracici pifcis fpecies dignofcatur,
fufflcit ut oculi vcfiigium, nec
non quatuor canini dentes fuperiori in
rictus mala infpiciantur. Preeterea • in
iflius fceleti tergore xiI apparent fpi-
•nre pracipuie ßmul cum X radiis fubfequentibus,
ac tribus aculeis, qui ani
pinnam antecedunt} cum aperte XX numerentur
radii caudalis, ac tantum prima
interierit peBoralium, ac ventralium
ßgura. Verum licet hac in exuvia fquamte
ac naturales colores corruerint, dif
c i f f a ßnt membra, ac caput nudum ad
cahariam ßt redaBum', nibilominus externa
facies naturali cum piBura Bovini
Oculi omnimode congruit} atque forma
corporis, partium proportio, ac lineamenta
vultus adhuc Jinscipuis adferta
fpeciei notis refpondent.
— ^ ^
C C X L I X
del corpo, la proporzione delle varie
fue parti, fafpetto, e i lineamenti del
volto corrifpondono tuttavia a quanto
rimarcafi di caratteriftico nell' indicata
fpecie.
N. CIX.
I L PAGGIO
SPÄRUS ER T T H R I N U S
TAV. LX. FIG. 3.
S. cauda fubintegra, corpore rubro, lim. S. N. XIII.
pfig. 469. IO.
S- totus ruber, iride argentea. Arteá, Gen. pag.
N." j. Syn. pag. fj. N.° f.
S. fpinis dorfalibus 12, ordine dentium maxillarum
duplici. Bhcb Ichth. VII!, pag. 99. PI, CCLXXIV.
S. corpore argenteo rubente. Brwm. Pife. mafs. pag.
4Í- iS.
Quefto pefce del mare Mediterraneo,
conofciuto fino ai tempi di Plinio fott
e il greco vocabolo di Entrino ( i ) , fi
diftingue toito dalle altre fpecie di Spari
alla fua tinta efteriore di color roffo.
L a fpoglia di un fimil pefce, che ora
il offre alla noftra confiderazione, mancando
intieramente di fiffatto carattere,
non potrebbe a giufto titolo determinarfi
per tale, qualora non convenifl'e
in altre note effenziali collo Sparo di
cui fi tratta.
È il Paggio di figura ovale bislunga,
e della lunghezza all'incirca di tre
quarti di piede. La fua tefta pendente
defcrive dall'occipite alla bocca una
curva, effendo al pari del tronco ricoperta
tutta di folte fquame. Due mafcelle
eguali coperte di labbra carnofe,
e armate di un ordine duplicato di
denti acuti, formano lo fquarcio della
fua bocca di mediocre apertura. I di
lui occhi fono mediocri; e levigati i
coperchj branchiali, con un fole dente
ottufo al margine di ciafcheduno. Dalia
parte poftcriore del corpo il tronco di
quefto pefce fi attenua fenfìbilmcnte, incominciando
a reffringerfi ove hanno
termine le pinne del dorfo, e dell'ano.
Sin qui corrifpondono eguali note
nella fpoglia follile, che abbiamo fott'
occhio, a riferva di effere la medefima
L e pagel. Rsndakt. de Pifcib. pag. 14+.
Somare Diction. d'Hill, aat, Tom. Vili,
pag. if4.
Ftagolino. Salvìan. de Aquatil. pag. ij-; • S.
S. pinna caudali bifida : corpore rubro. Encychp. Metb.
Ichth. pag. 86. PI. 4.9. iìg. ,gf.
Hic pifcis aquoris Mediterranei a.
Plinii avo fub gr£co vocabulo Erythrini
notus flatim a ceteris Sparorum fpeciebus
ob rubeum colorem dijiinguitur. Ejus
exuvia, quam modo pr¡e oculis habemus,
cum penitus fit decolor, merito ut talis
minime haberi deberet, nifi aliis in attributi
s fpecificis cum Sparo, de quo
agitur, congrueret.
Erythrinus figura efi ovali oblonga,
qui longitudine tres pedis partes ex¡equat.
Pronum caput ab occipite ad riíium
curvam defcribit, ac totum denfis
efè fquamis refertum. Malee ¡equales labiis
adipojts opertie, ac duplici acutorum
dentium fepto munitce mediocriter
hiant. Haud magni funt oculi, ac glabra
branchiarum opercula, unico obtufo
dente uniufcujufque in margine. Pnjìeriori
in corporis parte truncus valde attenuatur
i atque coarBari incipit ubi pinn£
dorfi, atque ani definunt.
Hucufque tequales notée in fajjìli fpolio,
quod pree oculis habemus, refpondent}
excipe tantum quod hoc nqjtrum.
( 0 fiiì. nat. lib. IX. Cap. jÈ. jj. et lib. XXXI I . Cap. 5. 10.
Fiut. 11.