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di lui roftro, e nella parte pofteriore
del corpo, l'uno non confervando più
la figura ipatoliforme propria de pefci
di quefto 'genere, e moftrandofl
r altra mancante degl' integumenti in
forma di articolazioni, e colla pinna
anale molto più baiTa di quel che fuol
eiTere nello flato naturale della Trombetta.
; Oirervati perà. nel tutto. infierne i
• lineamenti, la facáia efteriore'del nóitro
follile, e confiderate le note principali,
e caratteriftiche del genere, e della fpecie,.
alla quale lo riferiamo, non poiTono
pori) in dubbio gli ftretti di lui
rapporti con fimili pefci fennon da
quelli, che pretendono una rigorofa,
ed efatta corrifpondenza di caratteri fra
. gli originali delle fpecie viventi e gli
archetipi dei femplici loro fcheletri.
E genere cartilaginofo dei Singnati, o
Cavalli marini da Linneo ftabilito ha
per carattere diftintivo il corpo lungo,
poligono, articolato da tranfverfali fezioni,
fleiTibile, e coperto di feudi.
L a tefta di tali pefci è allungata con
. un roftro leggiermente compreHb da
lati, le mafcelle d'ordinario prive di
denti, e l'apertura della bocca all'eftremità
in forma di tubo. I coperchj
delle loro branchie fono ftriati, e guerniti
di un bordo da tutte le pai'ti. La
membrana branchioftega appena vifibile
contiene due foltanto, oppure tre
raggi ; e l'apertura delle branchie è tubulofa,
e collocata alla nuca. Siffatti
caratteri fi rifcontrano la maffima parte
anche nell'Ittiolito di cui parliamo, ed
è foprattutto conforme a'Singnati la configurazione
del fuo corpo articolato,
e poligono, febbene qualche diiTomiglianza
di mero accidente apparifca
nella forma del di lui roftro aU'eftremitìi
acuminato.
In quanto alle note fpecifiche, che
fi alTegnano alla Trombetta marina,
confiftono quefte nel. corpo fino alla
metà efangolare, e'nella regione anale
guernita di pinna. Le remigi del petto,
della coda, e delfano di quefto pefce
fono radiate, e la coda dilatafi in una
pinna quadrata. È facile l'avvederfi,
•, che tali note confrontano efattamente
con quanto apparifce dall'attenta ifpenon
amlis pinna multo ac in naturali
.Tuba flatu humilior reperiaiur.
Cumulatim tarnen lintamentis infpeélis,
ac externa hoflri foßlis facieconßderattsque
pracipuis generis, ac fpeciei
notis, ad quam referimus¡ próxima
ejus affinitas ßmilibus cum pifcibus minime
revocari poteß in dubium nifi ab
iis, qui omnimodam, feveramque attributorum
inter exemplaria fpecierum viventium
atque archetypos nudorum fceletorum
poßulant congruentiam.
Cartilagineum Syngnatborum feu Equorum
marinorum genus a LinníCO con.
fiitutum inßgne habet pracipuum corpus
longum, polygonum, tranfverßs fegmentis
articulatum, ßexile , ac fcutulis opertum.
Frovebitur caput in roflrum le-
Diter in lateribus comprejfum ; maxill<e
ut plurimum carent dentibus, atque ri-
Bus extremus biat ßphonum ad inflar.
Striata ßint branchiarum opérenla , ac
fimbriis quaquaverßim inftruäa. Brancbioflega
vix confpicua membrana duos,
vel tres tantum continet radios , atque
branchiarum fcijfura eft tubulofa,
ac in occipite locata. Talia attributa,
plurima ex parte etiam in Icbtbyolitbo,
de quo loquimur , reperiuntur atque
prcefertim cum Syngnatbis corpus articulatum,
& polygonum congruit ; etß
di [crimen aliquod mere fortuitum in
r'oflri forma ad apicem acuminati ap-
. par eat
Quoad notas , qua marina . Tuba
adßgnantur, e<e funt corpus ad dimidium
ufque exagonum , ac, circa anum
pinna inflruSum. PeSoris, cauda,
ani remigia funt radiata, atque cauda
in pinnam quadratam expanditur .
Haud difficile efl dignofcere hafce no.
tas apprime cum arcbetypo noflro con.
gruere, ubi medio in corpore adhuc articulorum
ac exagona forma veßigia
zione del noftro archetipo, ove fino
alla metà del corpo offervanfi tuttavia
gl'impronti delle articolazioni unite alla
forma efagona, e vedefi, benché (poftata
dal proprio luogo, la pinna anale,
e la caudale eziandio munita di raggi,
e corrifpondente all'enunciata figura.
Vive il pefce, che defcriviamo nel
mare Mediterraneo, e non è la fua fpoglia
infrequente tra gì' Ittioliti del Veronefe,
febbene il prefente efemplare
dilfotcerrato dal defunto Conte Ignazio
Ronconi poffa dirfi unico, rifpetto all'ec.
Cellenz^ della propria confervazione.
fuperfunt. Cernitur quoque, quamquam
e loco amota, analis pinna, nec non
caudalis radiis pr,edita, atque pranotata
figura refpondens .
Degit pifcis, quem defcrihimus, Mediterraneo
in falò, nec infrequens inter
Veronenjìum Ichtbyolitbos efl ejus exuviae
quamquam hoc exemplar a defungo
Co. Egnatio Ronconi exbumatum
quajì unicum ob immunitatis excelkn^
tiam pojjit haberi.
N. CV. .
L O S M I R N E S E
G O B I U S S M T R N E N S I S
TAV. LVIII. FIG. Z.
G. edcntatDS: pinna dorfali unica longa. Encychp. G. pinnis pectoralibus latiffimis acetabulom planiusculUetM.
Iclith. pag. i7. N." i l PI. ji. fig. 144. lum includentibus. iVo:). Commmt. petropol.Toa.
IX. pag. 4J5. tab. 9. fig. f. 6.
B. 7. D. 35 , 8. P. 33. V. O. A. ip. C. II.
L a ftrana forma di quefto pefce, la
di cui tefta voluminofa fupera due volte
la grolfezza del corpo guida facilmente
alla fua conofcenza fülle traccie
delle immagini naturali, che ne pubblicarono
nel 17Ö4 i nuovi Commentar)
dell'Accademia delle fcienze di
Pietroburgo, e più recentemente i redattori
dell'Enciclopedia metodica de'
tre regni della Natura.
Il Gobio Smirnefe, proffimo nella figura
del corpo al genere delle Múflele,
non era noto al Linneo, e neppure
all' illuflratore del fuo fiflema,
preftb del quale non fe ne trova fatta
menzione. Dobbiamo al celebre Koelreuter
le prime nozioni intorno a fiffatta
fpecie, vivente nei mari di Smirne,
un efemplare della quale venturatamente
fu collocato nel Gabinetto di
Pietroburgo, e diede al predetto Naturalifta
occafione di farlo conofcere,
e di pubblicarne la defcrizione.
li il corpo del noftro pefce, avuto
riguardo alla di lui mole, più breve
di quello che comunemente rifcontrafi
Fan. II.
Tnufitata iflius pifcis figura, cujus
caput obcefum duplo efl corpore majus,
baud difficulter ejus genus fpeciemque
indicai, ß vefligiis inßflimus, qua na.
tur ales illius imagines exhibent, quas
anno MDCCLXIF nova Academia Scientiarum
Metropolitana Commentarla, ac
nuper Encyclopedia Metb. trium regno,
rum Natura colleéíores ediderunt.
Gobius Smyrnenßs, Mußelarum ge.
neri figura corporis próximas, nec Linnao,
neque ejus syflematis illußratori innotuerat,
cum apud hos ne ejus quidem
mentio reperiatur. Celebri Koelreutero
hujufce fpeciei in Smyrnarum aquore d-e.
gentis prima debentur notiones : cujus exemplar
fortuito in Petropolitano Mufao
collocatum laudato Pbyßophilo illud
edendi typis, defcribendique occaßonem
prabuit.
Nofiri pifcis corpus, habita ad volumen
ratione, breviiís efl quam cateri
bujus generis pifces. CraJJum ac ventri-
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