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CLXVI
a due lobi, formati ognuno di p raggi,
che fono nel tutto infierne i8 fuddivifi
verfo i'eftremitk in altri raggi minori.
il di lui bufto è di figura ovale
a dilFerenza di tutte le altre fpecie di
Cotti, che fono per lo più bislunghi,
e di forma lanceolata. Solo conviene
co' medefimi nella grofiezza del capo,
e nel notabile reftringimento del tronco
verfo la coda.
Tal è la diagnofi de' caratteri proprj
del pefce Cornuto, di cui ignoriamo,
fe fia abitatore delle acque fluviatili,
o delle marine, ed a qual parte
del globo fpettaiTc prima del fuo trafporto
ne'monti del Veronefe, e della
fua convcrfione in una fpecie particolare
d'impietrimento del Regno follile.
inßgni in cauda trmci congruit conßri-
¿tíone.
Ita de Cotto noflro charaäeres fe habent,
unde ab aliis fpeciatim digno fcìtur.
Hic fluviátiles an marinos ßuitus inbabiti
t, qunmque regionem incoleret antea
quam in Veronenßum juga abreptus in
pecuiiarem regni fojfilis lapidem durefceret,
nus penitus ignorare fatemur.
N. LXVIL
I L VOLANTINO
EXOCETUS EX I L I E N S
T A V . XXXIX. FIG. 5.
E. pinnis ventralibcs caudam attingentibus. ZiV/a. Sy[t,
nat. X. Hdit. Gmelin pag. 1400. J.
E piunis ventralibus elongatis prope arium. Bloch.
Ichth. XII. pag. 10. PI. CCCXCVIl.
E. pinnis vencralibus longioribus, abdümine utrinque
carinato. Gronov. Zooph. pag. ii6. N." iry.
E. nia-xillis subsqualibiis, abdoniine utrinque carinato:
pinnis ventralibus elongatis. Eiicydoj). Melh. khth,
pag. 181. N." 1. PI. 7;. fig. J06.
Hirundo Bdhn. de Aquatii. pag. 19^.
Salviani PViUougb. Ichtli. pag. 23?. tab. P.
4 . p, 64.
Quefto è quel pefce, che trovafi al
riferir di Salviano dipinto a Roma, e
in varj luoghi d'Italia fotta la denominazione
di Nibbio, o di pefce Rondine.
I primi Naturalifti, e Linneo
fteflb lo hanno confufo coWE/btreto volante,
da cui differifce principalmente
per la minore ftatura del corpo, e maggior
lunghezza delle pinne ventrali, che
fi ftendono fino alla coda. ]1 celebre
Gmelin nelle molte aggiunte al fiftema
della Natura ne fece una fpecie a parte
indicandola col proprio nome, e il Dottor
Bloch nella parte duodecima della
fua ftoria naturale dei pefci lo riprodulfe
con più efatto difegno defcriven-
Jonflon de Piscibus tab. 17. fig. 8. 9.
Rrryich. Tiieatr. Anim. pag 44. tab. 18. fig. f -
Aldrovand. de Piscib. pag. 144.
Mugil alatuH. Rondelet, de Piscib, pag. 267.
Gesmr. Icon. Anim. pag. 72.
Poisson volant. Duhamel Traité de Pech 11. pag. 4SPI.
22. fig. 2.
Terbang Berampat Sajap. Valtntyn.
Ind. 111. pag. 558. N.» léf.
Der Spri.n!;fisch. Midler. L. S. Supplement, pag. 209.
T . IV. tab. s- flg. 4-
Hie piféis, ut Sahianus referí, Ule
idem cß, qui Rom,e, variifque Italia
rcgionibus Milvii, fcu piféis Hirundinis
nomine cernitur depiäus. Ichthjologorum
primi, ae Linmeus ipfe cum Exoceto
evolanti pcymifeuerunti a quo tarnen
corporis brevitas, ac ventris pinnarum
lon^itudo, que ad caudam ufque
excurrunt, longe diferiminant. Ad Syflema
Natura in additionibus cximius
Cmclinus in peculiarem fpeciem adjeÜo
nomine feerevit¡ ae D.' Blochius in Hyß.
Nat. parte duodecima magis affabre deli
neatum recudit, atque sub eadem ac
Gmelinus adpellatione quafi novam Hirundinis
fpeciem defcripßt.
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C L X V I I
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dolo fotte la fteffa denominazione di
Gmelin per una nuova fpecie di pefce
Rondine.
Il Volantino follile, che tratto abbiamo
fedelmente dagf Ittioliti del Mufeo
Gazoliano, non ha per vero dire
quel grado di ccnfervazione nelle varie
fue parti, che polTa farlo conofcere a
primo afpetto per la fpecie, alla quale
appartiene. Con tutto ciò la figura del
corpo, quantunque ridotta a scheletro,
e la fingolare lunghezza delle pinne
ventrah, congiunta alla riileiribilc ampiezza
delle due pettorali, fono indi'.j
abbaftanza chiari, che quella fpoglia
è un avanzo del piccolo pefce vivente
ne'noflri mari, e conofciuto univerfalmente
fotto il nome di Rondine.
La tefta del Volantino, che nelf Ittiolito
apparifce fchiacciata, è di figura
conica colla mafcella fuperiore più corta
dell'inferiore. Il di lui corpo è bislungo
e armato di pinne volanti, e di remigi.
Due pinne a foggia di ala di
rondine partono dai lati del petto, inteffute
di 18 raggi moltifidi, le quali
nel noflro fcheletro furono tarpate dal
tempo, e dalle foftenute vicende, non
effendo diftinguibile in eiTe il numero
precifo delle loro diramazioni. Una piccola
pinna falcata s'erge fui dorfo di
quefto pefce verfo la coda in oppofizione
alla pinna anale di egual figura,
che rifulta dalla ferie di 11 raggi non
molto elevati, 11 efiendo quelli, che
contanfi nell'anale: e tanto quefta, che
la precedente non fono più diftinguibili
nella fpoglia follile, che abbiamo prodotta.
Due pinne ventrali rimarcabili
per la loro lunghezza impiantate fi veggono
alla giufta metà del corpo, e fi
ftendono fino verfo alla coda, contandofi
6 raggi ramificati in ciafcheduna
delle medefime. La coda finalmente
del Volantino ha il diftintivo particolare
di una pinna profondamente bifida, e
divifa in due lobi lanceolari ineguali,,
l'inferiore de'quali è più lungo del fuperiore.
Quefto fingolar carattere fusilfte
tuttavia nell'Archetipo Gazoliano,
e ferve di ulteriore prova di paragone
per riconofcere in elTo la fpoglia confunta
del Nibbio, o pefce Rondine
degl'Ittiologi, da noi pubblicata fotto
il nome volgare di Volantino.
Exocrtus exiHens, quem ex IchthyoKthis
Gaiioliani Alufjei deprompfimus, ut
verum fateamur, non adeo damnorum ex.
pers eß, ut primo intuitu fpedes, cui
adfcribendus efl, innotefcat. Nibilominus
ßgura corporis etß ad meram os.
ßum compagem redacli, ac pr,tcipua pinnarum
abdominis longitudo, nec non pinnarum
peBoris amplitudo, fpolimn bocce
reliquiam efe parvi pifcis nofiro in liquore
degentis, ac vulgo Hirundinis nomine
noti, fatis aperte demonßrant.
Exoceti exilientis caput noflro in Icbtbyolitbo
complanatum, ac conicum, fuperiori
maxilla inßmam excedente apparet.
Corpus oblongum pinnis volatoriis, ac
remigibus armatum. Dua pinme alarum
hirundinis ad inßar ac XFUl radiis
multifidis ßubtextce ab lateribus digrediuntur
temporis, ac eventuum injuria
adeo labefaciat£, ut divißonum numerus
minime difcerni queat. Exigua pinna falci
formis ab extremo dorfo caudam verfus
egreditur anali pinnse ejufdem formte
obverfa, quie XI conßat radiis non admodum
extantibus, cum XII ani pinna
fit fubtexta. P'erum b,e in exiivia, quam
protulinms, penitus interciderunt Medio
e corpore duie emergunt abdominis pinn£
longitudine inßgnes, ad caudam ufque
excurrentes, ubi Vi in unaquaque ramo,
rum in morem divifi radii numerantur.
Cauda tandem ut inßgni prjicipuo pnedita
efl pinna altius feda, duosque in
lobos in-equaliter cufpidatos divifa, quorum
inferior fuperiorem tranfgreditur.
Singulare boc attributum adbuc fuperefl
in Archetypo Gag^oliano, ac etiam atque
etiam fpolium effe comprobat exefum
Milvii, feu Hirundinis Icbtbyologorum,
quod vulgari Volantini adpellatione edidimus.
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