
XXXVI
riali d'apparenza vulcanica. È dunque
naturale la confeguenza, che debbano
quefti elTere proceduti dalla vicendevole
azione dell' acqua , e del fuoco , e
che fiiFatti elementi abbiamo entrambi
avuto parte neli' attuale loro coflituzione
. Ma chi di tali agenti delia natura
avrà il primo gettato le fondamenta
di iìfFatte Montagne ? Dovremo forfè
fupporre, che 1' uno, e l'altro abbiano
agito a un punto medefimo, e fenza
intervallo di tempo ? La foluzione di
queili due importanti queliti, dipendente
dall' efame locale dei fatti, ci deve
condurre al confeguimento del noftro
fcopo, che è di conofcere davvicino l'origine
delle Montagne, di cui il tratta,
XXXV.
E primieramente conCderando lo
flato prefente di quefti Monti riguardo
ai prodotti dei fuoco , fembra doverli
attribuire ad effi una vulcaneità remotilTima,
ed anteriore ai fedimenti, di
cui fono coperti, ilccome penfarono
prima d' ora alcuni Fifici oiTervatori,
che li vifitarono . In fatti, che abbiano
quefti Monti fatte eruzioni conilderabili,
ne fornifcono una prova non dub.
bia i rottami di pietre del tutto analoghe
a quelle, che vengono vomitate
attualmente dai più famofi vulcani. Nondimeno
per quanto il cerchino i loro
antichi crateri non ritrovafi alcun veitigio
di effi, nè il più piccolo avanzo
di fotterranea fucina, e di efploilone di
fuoco . Oltre a ciò fui rottami predet.
•(|i, o almeno a contatto di effl, rifiedono
delle lunghe ftratificazioni calcarle
niente infrante , ed irregolari, piene da
capo a fondo di fpoglie organiche ben
confervate, e che dalla loro pofizione fi
manifeftano per un fedimento pacifico ,
ed iterato delle acque marine. Nè pare
certamente , che tali depoilzioni
poiFano avere preeilftito ai vulcani di
limili Monti, poiché o non farebbero
adeiTo cotante illefe, o il troverebbero
fepolte in mezzo alle produzioni del
fuoco in luogo di elTere allo fcoperto,
e di giacervi contigue . Ecco le fiilche
oiTervazioni, che fanno credere da principio
eiTere flato il fuoco de vulcani gik
fpenti, e di antichiiTima data, 1' artefice
primo delle Montagne, di cui 11 tratta.
H/V« v/der¿ pojìint. Ergo mutua ignis ^
aqua vi illos conjlitutos fui f f e dicemus.
XJter vero hormn opificum prima eorumdem
montium fundamenta fubjlruxit ? an potius
ut erque ftmúlf H£c duo nobis ex loco, rebusque
loco comprehenjìs maxime qmerenda,
atque invenienda funi, ut quod propofuimus
de origine eorum . montium, affe~
quamur.
5 XXXV.
Frittcipio quidcm, f t quce ad ignem
pertinentia ii montes nunc exhibent, coìt/ideremus,
probabilis fane eorum fententia
videtur, qui vulcanicam eruptionem maritimis
fubfidentiis longe vetuftioyem fuijje
exijìimant. Frimum etenim quamvispr¡sciarum
vulcani indicium fit ingens fractorum
lapidum vis ejus generis, quod nunc etiam
vulcani evomuntj ibi tamen neque crateris,
neque camini, neque explojtonis ullum ve-
Jligium ejì. Deinde Jhata lapidis calcarei,
qui corporum viventium exut'iis, iisque in.
tegris omnino confertus eji, ea inquam
Jirata, ex nature lege pofita, nufquam tupta,
vel fupra iis fragminibus, vel contigue
recumbunt; quod probare videtur eum
lapidem ex marinis fubftdentiis aliis atque
aliis fuijfe} ncque ante vulcani tempora
, quo pojlea erumpente, ipfe confra-
Bus omnino, atque fubter ea corpora, quie
ignis jaculari folet, pene confepultus fuisset.
§. XXXVI.
Se non chè palTando all' efame dei
loro Arati marini, e facendo un' analifl
efatta del luogo , che occupano , e
di tutto ciò, che contengono dentro di
loro, la cofa fi prefenta in diverfa maniera,
ed è forza il conchiudere dall' evidenza
dei fatti, che la prima, e più antica
porzione di tali Montagne fia quella, che
la fua origine riconofce dai fedimenti
del Mare .
§. XXXVII.
Gli Arati, dei quali è queflione,
formano 1' oiTìtura intiera della Za/lrara
, del Monte Poflale , e dell' Altiffimo
, come rifulta dalla perluftrazione di
quefli tre Monti. ElTi fono divifi fra
loro da una profonda valle paralella alla
purga di Bolea, la qual purga in vece
degli Arati marini prefenta un cumulo
di bafalti, e di fcorie , che poggiano
fulle ftratificazioni dello fchiAo argillofo.
Le AelTe produzioni terreAri fcendono
a folchi dai Iati di tutta la valle
( Tav. II. fig. I. 2. ) , cofleggiano
i fianchi interni delle Montagne fuddette
, e femhrano aver fluito anticamente
per le larghilTime fenditure, da cui fcopronfi
eifere flati feparati un tempo gli
Arati E O da quelli di F , e tutto il
Monte C dai promontorj K I H del.
Monte AJtiffima^
§: xxxvni.
Pofta pertanto l'indicata eAenfione,
e flruttura delle flratificazioni marine ;
verificata la loro efiflenza dalle radici fino
alla cima degli accennati tre Monti;
ritrovate le lave nelle femplici fenditure
di queflo luogo ; ben diverfamente dai
Vulcanifli devefi ragionare intorno all'
origine di fiffatte Montagne, e dire piuttofto,
che il mare le abbia anticamente
formate co' fuoi depofiti, e pofcia i vulcani
, che il mare AeiTo prepara ne'
fuoi abilFi , le abbia cangiate da ciò
che erano nella loro prima coAituzione.
Come in fatti neir ipotefi dei vulcani
anteriori agli Arati marini, fi potrebbe
comprendere f elevazione di quefli fino
alla cima del Monte Altijfimo, fen-
§ XXXVI.
Itaque fi ex hifce obfervationibm man.
Hum origo qmeratur, prior caufa igni danda
ejì, qui jam a remàtijfimis temporibus
extiniìus fit. Veruntamen flrata eadem maritima,
eorumque locum , yesque in ipfis
comprebenfas diligentius infpicientes, aliter
fentire necejfe eJl: nimirum id perfpicua
rerum monumenta declarant, partem
horum montium primam, & vetujlijfimam
ab aquis maritimis fubfedijfe.
§ XXXVII.
Illa etenim flrata interior em trium montium
Laflrarx, Poflalis, AltiiTimi partem
conjlituunt, quod fi quis eos perlujlraverit,
piane cognofcet. Hos montes alium ab alio
dividit profundior vallis, purgie parallela.
Ipfa contra purga bafaltum, & fcoriarum
congeriem ofleniat fcbyfti argillosi
Jlratis incumbentes. Eadem congeries &
vallem omnem bine inde fulcant, & montium,
quos diximus, later a interius ambiunt,
& qui bus biatibus Jirata E O a
Jlratis F, totusque mons C a promontoriis
K I H mentis AltiiTimi fejuncta
funt, ex iis eadem olim materia late fuxiffe
videntur.
§ XXXVIII.
Quamobrem cum flrata maritima ea
fimt latitudine, atque fabricatione-, quam
diximus, eademque ab imo monte adfummum
attollantur: contra vero cum qua a
vulcanis emergunt, profundos dumtaxat
hiatus occupent, profeBo a Phyficis, qui^
in re vulcanica verfati funt, aliam iniri
rationem originis horum montium, aliam
fententiam oportet; nimirum ab iis rebus
qua a mari fubfederunt, hos primum montes
conßruBos fuiß; deinde a vulcanis,
quos mare praparat, eofdem fuijfe immutatos.
Enim vero fit flrata maritima, vulcanis
pofleriora funt, qui fieri potuit, ut
mare vel jugum AltilTimi fuis fubfidentiis
totum obtegeret, non tamen purga cacumen?
Qtii fieri potuit, ut hic flratis'ex
I 'i