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C A P O VI.
DEGL'ITTIOUTI MOSTRUOSI
E DEGENERATI.
P e r accertarli, che i pefci folTili del
Veronefe, e degli altri monti non furono
in terra fepolti nè da eruzioni
vulcaniche, nè da terremoti, ma lentamente
depofti dal fluido acqueo, in
feno di cui perirono, baila confiderare
lo flato di degradazione in cui li
trovano alcune spoglie de' detti pefci,
la quale è anteriore indubitatamente
all'epoca dell'induramento della pietra,
che le rinferra . Egli è perciò, che
abbiamo ^radicato opportuno di chiudere
la prefente Ittiolitologia colla defcrizione,
e pubblicazione degl'Ittioliti
m o f t r u o f i , e degenerati.
L e inoftruofità meno rilevanti tra'
pefci follili fono quelle, che vengono
efibite dalla fpoglia del genere della
Corifene delineata nella Tavola LXVI
I I . Ivi oflèrvafi il capo intieramente
fchiacciato, e privo d'ogni figura, il
tronco della parte pofleriore del dorfo
in due pezzi divifo, e mezza ricoperta
dai fafci carnofi del bufto la pinna
caudale. Tutti quefti accidenti però
polTono più facilmente attribuirli alla
preillone del fedimento terreo, da cui
rimafe coperta fifFatta fpoglia, di quello
che ad un principio di corruzione
operato dall'acqua, che la depofe. Ma
fupponendo, che un vulcano, o qualche
altro improvvifo fconvolgimento
del Globo terracqueo abbia fatto interrir
full'iftante un tal pefce, come
poteva elfo dentro alla dura pietra contrarli
per modo, che 11 allontanalTero
l ' u n a dall'altra le due feparate parti
del bufto, e il raccorcialTe la coda?
Meno equivoche prove dell'azione
dell'acqua fopra i già eftinti pefci ci fomminiftra
la tavola LXIX. , che prefenta
uno Sgombro in tre diverti gradi
di moftruoiltk, e di corruzione. Nella
figura prima vedefi una porzione della
fpinal midolla fpoftata dal proprio luog
o , e rovefciata in compagnia di una
parte del ventre verfo la regione del
capo. Più curiofo accidente elibifce la
CAPUT VI.
DE ICHTHTOLITHIS MONSTROSIS
AC DEGENERATIS.
Pi/cifec ss Veronenßs, caterarumque regionum
fojßles non mlcanorum, nec terreremotuum
vi, verum lentis ßuilmm, in
quibus interiermt, fediminibus inhumatoi
fuiffe ut perfuadeamur, nonnulhmm
exuviarum labefaäationes fufficiunt, qme
certo certius, anteaquam ambiens petra
durefceret, accidenint. Ideo pnefenti Ichthyolithologiie
monßroforum, ac degeneratorum
Ichthyolithorum defcriptione
quqfi faßigiuin imponere opportunum du-.
Ea, qiiiC minus, monjìrofas fi exhìbemit,
exuvia ex genere fini CoriphiS-.
7iarum tab. LXFIII delineato. Confpicitur
ibi caput omnino contufum, atque
informe i in pojìeriori tetgoris parte
truncus bifariam partitus, et carneis
frujlis e peiìore abfiiffis caudalis pinna
ferme conteBa. Ha tamen omnes labefadationes
facilius terrei fediminis ponderi,
quo obruta fuit bicc exuvia, tribui
pojjunt, quam intabefcentiie vi, qua ex
marino fiuBu propejjerit. At Jì putemus
vulcanum, aut quempiam alium inopinum
telluris tremitum repente fabulo,
arenaque hunc pifcem obruijfe, quomodo
fieri potuit, ut in. dura petra ita contraheretur,
ut divifa dirimerentur trun-.
ci partes, et cauda decurtaretur?
Ab aqua extinéios pifces maceratos
fuijje melius demonftrat tabula LXIX,
qua . Scombrum exbibet, qui gradatim
monstrofus, ac corruptus evajìt. Prima
in figura pars cernitur fpìnalis medulla
e loco amota, fimulque cum parte
alvi cervicem verfus detrufa. Clarius
exernplum exbibet II figura, in qua mufculi,
et fquama in cauda vicinia a
truneo abfciffì, ac vertebrarum ojfearum
CCCVII
figura 1, ove i fafci carnofi, e gl'integumenti
fquamoli verfo la coda fono
rtaccati, e divergenti dal rimanente del
b u f t o , tenendo incollata alla fuperficie
una parte delle vertebre olTee, allo fcheletro
appartenenti del pefce. Nella figura
3 ancora più rimsrcabili effetti
rilevanli di una diflbluzione operata
dalf acqua avanti di ricoprire un fimile
Ittiolito di nuovi fedimenti di terra.
I n eflb intatte tuttavia le vertebre
della fpinal midolla, diftrutta è la mas.
lima parte del capo, elfendo qua e là
difperli i refidui delle fue offa. Infrant
o il lobo finiflro della pinna caudale
vedefi trasportato a notabii diftanza
dal proprio fito, e le fquame come
cera fcorrevole dilatate fulla fuperficie
del faffo, che rinchiude fifFatta fpoglia.
U n accidente confimile prefentafi nel
roftro di un'Angufigola delineata nella
tavola LXX, il corpo della quale dalla
parte verfo la coda rimafe troncato,
EfTendofi intieramente perduta una porzione
della mandibola fuperiore di detto
roftro divifa dal proprio tronco, fu allontanata
per ben due dita dalla na^
turale fua fituazione, e reftò intatta al
difotto del livello della fteil'a mandibola.
Opere fono quefte, che non ponn
o altrimenti fpiegarii fennonfe fupponendo
una previa maceraziqne nelf acqua
d e l f e f t i n t a fpoglia di cui fi tratta, la
quale nel mentre, che rimafe per qualche
tempo nel letto del fluido che
la depofe, fi fciolfe in parte perdendo
una porzione di tronco, ed in parte
fi decompofe.
Di quefta diiToluzione per mezzo
dell'acqua ne danno prova più chiara
le forme degenerate de' pefci offerti
dalle tavole LXXI , e LXXI I , che alla
precedente fuccedono. Nella prima
delle medefime oifervanfi un Olocentro
(fig. I ) avente una metà longitudinale
del corpo ripiegata fotto
delf al tra, e la coda ftefla rivolta fpiralmente,
per modo che fembra metà
perduta: indizio manifefto, che un
fimil pefce fu renduto molle dalla macerazione,
in maniera che coftringendofì
poi col diiFeccamento potè fotto il
pefo delle nuove depofizioni delf acque
piegarli nella ftraordinaria guifa in cui
fceleti pars in fuperficiem apparent deturbata.
In III figura magis perfpicuos
etiam macerantis aqua, antequam Icbtbyolitbus
novis fediminibus obrueretur,
effeQus deprehendimus. IntaSis fpinalis
medulla vertebris, caput fere totum difjunBum
efi, atque bac illac offium ejus
fragmina difperfa. Lavus pinna caudalis
lobus admodum a propria fede remo,
tus ; fquamaque veluti cera liquefi ens
in lapide, cui adbarent, dilatata cernuntur.
Simile quoddam in roflro Blochii cujtisdam
tab. LXX delineati confpicitur,
cujus corpus caudam verfus decurtatum
remanfit. Cum penitus interciderit pars
in hoc roflro fuperioris maxilla, e truneo
abfiißa, haßt duos digitos remota
e fua fede, incolumisque fubtus maxillam
ipfam defedit. Fortuiti hujus generis
cafus baud aliter explicari pojfint,
nifi admittamus banc exuviam prius in
imo fluäu decumbentem aqua maceratam
f u i f f e , ac decompofitam trunci partem
amififfe.
M.acerantis aqua vim pifcium tabulis
LXXI, et LXXII, qua pracedenti fuc.
cedunt, exbibitorum degenerata forma
confirmant. In prima ( fig. I ) Holocentrus
confpicitur dimidiato corpore
per longum fubtus aliud complicato, caudaque
fpiraliter ita recurvata, ut deleta
videatur . Hoc manifefle indicai
hunc pifcem maceratione ita emollitum
f u i f f e , ut poflea exficcatione coaräatus
novarum depofitionmn pondère ita curvefieret,
ut modo petrefacius invifitur .
Clariores etiam macerationis effeSus parvis
in Per Carum exoticarum {fig- 3 ) ,
qua praecedentem circumflant, exuviis
apparent. Tum falida, cum molles ref
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