
ÇLII
corpo di quefto pefce minuto è ventricofo,
bislungo, deprelTo, ed alquanto
più gracile verfo la coda, con i)na
fola ferie di fquame ai due lati. La
sua tefta è larga, fcannellata al di fopra
da un cuojo olTeo conveflb, ed
avente la bocca all'ultima eftremità, e
piccoliffimi gli occhi. Vi fono in elTo
otto pinne affai tenui: ma il raggio anteriore
delle due pettorali è validifTlmo
e confiftente, robufti parimenti eifendo
quelli della pinna caudale, che fpiegata
iì .accofta alla figura rotonda. Sei fil^-
nienti brevi alla bocca fomminiftrano
un altro carattere del Girino, pefce che
abita, e fi propaga nelle acque falfq
d'America,
Portando ora lo fguardo fui noftro
fcheletro, chiaro apparifce che fi conformano
ad elfo la maggior parte degli
eipofti caratteri, e Ipecialmente la
figura del corpo, l'organizzazione del
capo, e la forma delle pinne pettorali,
e della caudale. Alcune modificazioni
accidentali rimangono da attribuirfi al
difleccamento di quefta fpoglia, e tutto
quello che manca a un effetto della
diiToluzione delle parti più tenere, quali
dovevano eflere i fei filamenti, e k
altre pinne. Del refto la faccia efterior
e , e i lineamenti del volto combinano
interamente coli'immagine del Gi^
rino da Gronovio defcritto.
Quefto rarilTlmo Ittiolito, unico finora
della fua fpecie, elìfte nel Mufeo
Gazoliano in due piccole laftre di marna
bruna , Nella fuppofizione eh' elfo
appartenga in origine agli animali acquatici
della Carolina in America, come
fi ha dalle defcrizioni di Catesby, Grò,
novio, e L inneo, oppure ai mari dell'In,
dia, come rilevafi da Valentino; è veramente
meravigliofo che fia flato a si
grande diftjnza depofitato nei noftri
monti anticamente fubacquei, e quello
che più forprende, in tanta conièrvazione
di parti malgrado la fua piccolezza,
ed un sì lungo trafporto.
in- cauiam deßnit graciliori, folci fqmmarum
utrifque in lateribus ferie. Caput
htim, aratum canaliculis, offe a cuti
comexa obteäumj in extrema hiat os
cervice, quiS arctìjjimis mie at ociáis.
OBo habet exiles admodum pinrns^ at
anterior pinnarum duarum in peBore va-
Ijdißmus radius i robußique fimt par it er
piume in cauda radii, qu<e expanfa iv
orbem ferme rotatur. Alia Siluri ìmjus
nota VI ad os ßlamenta, qtti America^
nis in fiefis gignitur, ac degit.
Noßro cadaveri foßili infpeiio, prienotata
atiributa magna ex parie in ipfo
fulgent, ac pricfertim corporis forma, capitis
conformatio, ac pinnarum in peffore,
et cauda forma. Fortuit£ quidam immutationes
artuum (onßriBioni tribuendie,
ac quidquid deeß, ut fex ßlamina, ac
Catene pinn,e, mollium partium maceratione
corruerunt. Cieterum extrinfecus
habitus, nec non faciei line amenta cum
Cronoviani CataphraBi apprime congruunt
imagine,
Perrarus Ine Ichthjolithus, adhuc e
fua fpecie unicus in Ga&oliorum Mufieo,
fuper duo fufcee argilla: lapidea extat
fegmenta. Cum verojtmile admodum ftt
ab Carolinie in America ( ut Catesbeyus,
Gronovius, Linnieufque tradunt )
ttut ah Indoi pelagi, ut vult Valentinus,
-aantibus originem duxiffe^ mirum certe
videri debet e tam longinquis regionibus
abductum, nojlris in jugis marino quondam
fub fluBu merfis infediffe, Jicque incorruptum
in tanta corporis exiguitate,
tanta itineris dijiantia, ac temporum se-,
nefcentium longavitate duraviffe.
CLiir
N. LX.
I L PAMPINO
P OLTNEMUS QUINQUARIÜS
TAV. XXXVI.
P. digilis qninque corpore longioribus. Lini:. S. N.
XIII. pag. foi. N.° I.
p. oflìculis filiformibus utrinque f. ad pinnas pectorales.
Sniiov. Muí. Ichtb. I. N.» 74.
Quefto belliiTimo, e raro efemplare
del Regno foffile, nell'area del quale
fi vedono fparfi altri piccoli pefci la
maggior parte della fua fpecie, ma sfi.
gurati, e confunti, poco ritiene ne'fuoi
contorni delle fembianze native, onde
. riconofcerlo a primo afpetto di quella
fpecie, alla quale fi riferifce. Più non
fi trovano in elfo primieramente i cinque
olTlcelli filiformi alle pinne pettorali,
notati da Gronovio, e Linneo, rimafti
eiTendovi i foli tronchi che fporgono
in fuori fotto alla gola. Inoltre
le due pinne dorfale feconda ed anale,
giacciono in gran parte nafcofte fotto
il tronco di quefta fpoglia, e ia. dorfale
prima non ha in moftra che cinque
raggi, travandofi due altri o coperti
, od annichilati. Parimenti le oifa
del capo, e le coperture branchiali fono
infrante, ed eftremamente difordinate.
E per ultimo oltre all'intiera mancanza
degl'integumenti fquamofi la parte
pofteriore del corpo apparifce un poco
pivi corta della naturale per effetto di
coftringimento o di comprelEone, come
lo fa conofcere la vifibüe incurva,
tura della fpinal midolla.
Malgrado però i difetti, e le man,
canze finora indicate, quefta rarifllma
spoglia conferva tuttavia dei lineamenti
baftantemente chiari da poterla con
ogni verofimiglianza annunziare per quella
fpecie di Polinemo, che dalla figura
dei cinque filamenti fpirali del petto
abbiamo denominato Pampino. Infatti
la circonfcrenza del corpo, e la proporzione
delle fue parti,- il, numero, e
l'inferzione delle diverfe pinne; la ftruttura
e la forma del capo; l'immagine
da ultimo della coda, e dei raggi di
cui è compofta, corrifpondono intera-
Fart. II.
Le Pentadactyle. Kncychp. metb, Ichth. pag, If/. PI.
74' fig; !07-
Pentanemus. Seba Muf. j. tab. flg. 1,
Pulcherrimum hoc, ac rarum regni
fojfilis exemplar, in cujus vicinia alii
magna ex parte ejusdem fpeciei pifciculi
difperß, at deformati ac exeß cernuntur,
adeo natali in forma eß immutatum, ut
iéiu oculi fpedes, ad quam referendum
ßt, vix difpici pojßt. Defunt in ipfo primum
V ojjicula ßliformia in pinnis peäoris
ab Gronovio Linnieoque indigitata,
ac folte eorum remanent reliquia,
qua; eminent fubtus guttur. Infuper pinna
dorß fecunda, ac podicis ferme tot£
fub fuperimpoßto fpolio delitefcunt; ac
prim£ dorß nonnìfi F confpicui funt
radii, cum duo cieteri aut aperti jaceant,
aut evanuerint. Offa pariter capitis, ac
branchiarum valvie fraSa, ac fummopere
incompoßta cònfpiciumur. Demum
fquamarum tegmina omnino defunt, ac
poßica corporis pars naturali brevior ob
conßriäionem, comprejjionemve exiflit, ut
a ßtxii medullts conjicere licet.
Licet tamen hie adßnt labefaßationes,
perrarum hoc fpolium lineamenta fatis
adhuc perfpicua confervat, adeo ut veroßmiliter
Polynemus adpellari poßt,
qui a quinque peiîoris fpiralibus ßlaminibus
Quinquarius vacatur. Revera corparis
circumfcriptia i partium difpoßtio ^
numerus, ac pinnarum inßtio^ flruäu.
ra, ac forma capitis^ cauda demum,
ac radiar um, quibus confiât, imago Polynerni
ßgur<e refpondent, qui in Tab.
XXVII Colleßionis Sebie Pentanemi nomine,
ac in LXXIF notice Encyclopedist
Methodic ¡e Patavime canfpicitur. FatetJ
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