
I .!••. jv;- cxxxiv
note linneanc della Cetcra o pcfce Lira,
refta da oilèrvaril al noftro propofito,
che la fpoglia folTile di cui trattiamo,
benché logorata dalle vicende,
e dagli anni, è nondimeno conforme
in molte parti all'immagine di confronto,
ed offre in fe ftefla la non
dubbia idea di uno fcheletro appartenente
a fiffatta fpecie. La'ìlruttura primieramente
del roftro, gl'indizj delle
fpine del capo, gli avanzi delle tre dita
alla gola, e delle ampie pinne alle
branchie, le impreffioni di quelle del
ventre, del tergo, e dell'ano, la forma
finalmente della coda, e il numero
de'fuoi raggi moltifidi concorrono in
compagnia della figura, e volume del
corpo, a renderne fempre più chiara h
diagnofi. È da. rimarcaril foltanto che
per effetto degli accidenti ad effa dopo
morte fopravvenuti fu per metà
troncata la pinna pettorale, che vedeiì
in moftra, e le ventrali abballate, ed
efpulfe dal proprio luogo. Così parimenti
le remigi del dorfo e dell'ano
rimafero cancellate, e fpuntato venne
ai due apici il roftro, che appena con.
ferva le orme della figura bifida. Del
rimanente quefto belliffimo Ittiolito
della Laftrara poffeduto dal Sig. Co.
Gazola conviene, benché femplice fcheletro
, nel tutto infieme delle fue parti
col pefce Cucco di Salviano, oifiaj
colla Lira dei noftri mari.
Lyi'iS diximus notis, reliquum eji ut
obfervemiis ad rem, fojjikm fpoliam ,
de qua fermo , efl, etjl ab ¡evo exefam,
nihilomims pluribus in partibus cum collata
piSura congruere , certamque imaginem
fceleti ad fpeciem adfertam exhibere
pertinentis. Primum rojiri conformatio;
fpinarum capitis vejìigia} digitoriim
in gutture, ac latanim in brancbiis
pinnarum fragmenta ; nec non ventris ,
tergoris, atque ani pinnarum imprej/ìones
i forma tandem caud:e, numerusqiie
radiorum in plures feSorum Jìmul cum
corporis volumine ac figura magis magisque
apertam rei cognitionem efficiunt.
Tantummodo animadvertendum eJi, quod
ob mcijjitudines , quibus flit poji necem
obnoxia, pinna peííoris qua in confpeétu
eft, dimidiata jacet;!lU autem veru
tris depreffie a propria aberrant fede
depulfae . Dorjì pariter et ani remiges
exoleta, ac in apicibus tllifum rojtnmt
quod bifidam formam vix refert. Pulcher^
rimus caeterum hic Icbthyolitbus Laflrane
penes Gaaolium Comitem opprime
( etjì cadaver ) cum Cuculo Salviamo
mt Lyra nojìrorum pelagorum congruit.
N. LI.
L A L I M A
P E R C A RADULA!-
TAV. XXXI. FIG. I.
P. pinnis dotfalibus unitis, cauda bifida, corpore punctis
albis lineato, limi. S. N. Xlll. pag. 488.
N." 34-
È difficiliiTimo a vero dire di poter
diftinguere chiaramente, fe quefto elegante
fcheletro folTlle appartenga al
genere dei pefci Perllci, oppure ai Labri,
o agli Spari, coi quali molto conviene
sì nella faccia efteriore del corpo
, come anche nella ftruttura e qualità
delle pinne. Con tutro ciò olTer-
Labrus immaculatas, pinna: dorsalis radiis lo fpinofls.
Amoenit. Acad. I. pag. ;ij.
Perca unicolor. Seba. Thef. III. tab. 17- Ag- 'o-
Admodum difficile eß perfpicue difcernere
an elegans hoc fpolium ad Percarum
genus, aut ad Labros, uel Sparos,
quibufcum tum corporis habitu concordat,
cum ßruäura, ac pinnarum qualitate
, pertineat . Ex maxillis tarnen,
dentibus, branchialium valmlarum fquamoßs
vefligiis, ac ril oßculis memcxxxv
vando con attenzione la forma delle
mandibole, e dei loro denti, ponendo
niente ai refidui fquamofi delle lame
branchiali, e numerando j 7 ofllcelli
interrotti della membrana branchioftega
efiftenti alla giugulare, li ricavano
quanto bafta da fimile Ittiolito i caratteri
generali del Perfico,
Fra tutte le fpecie dei pefci Perlici
defcritte da Attedio e Linneo quella
che viene indicata col nome triviale
di Radula, e che noi abbiamo chiamato
Lima, fembra che meglio convenga colle
note fpecifiche efibite dal noftro
archetipo. Si può primieramente offervare
che anche il Linneo, quando
pubblicò dapprincipio nelle fue Amenità
accademiche la defcrizione di quefto
pefce, fu indotto a credere dalle
apparenze che foffe una fpecie di Labro.
Ma nel Siftema della natura ritrattato
avendo (iffatta idea collocò la
Lima fra i Perfici in grazia della membrana
branchioftega a 7 raggi, e dei
coperchj branchiali dentati, che tali
anche apparifcono nella noftra Ipoglia.
Linneo inoltre diede per caratteri diflintivi
del pefce in quiftione i feguenti.
Tutto il corpo della Lima è ftrifciato
di punti bianchi, e coperto di
fquame crenate, che lo rendono leggiermente
ruvido al tatto. L e fue pinne
dorfali fi congiungono in una fola compofta
di 10 raggi, 11 de'quali, cioè
gli anteriori, fono fpinofi, e gli altri
bifidi. Dodici fimili raggi ramificati
compongono le due pinne pettorali, e
6 le ventrali toraciche. Nella pinna
anale eflftono 10 raggi d'egual figura,
preceduti da tre fpine corriipondenti
a quelle che ftanno in principio della
dorfale. La coda è divifa in due lobi
con un genere d'incilione triangolare
tutto proprio dei Perfici, e la fua tesiitura
deriva dall'unione di 17 gracililfimi
raggi, legati dalla confueta membrana.
Efaminato l'Ittiolito che qui prefentiamo,
trovafi in effo lo fteflb numero,
e la medefima differenza di raggi
nella pinna anale, e dorfale, detratti
quelli che in una nafcofti apparifcono,
e nell'altra perduti. Con più di precifione
ancora confrontano i raggi della
brana branchioftega divifis, ad guttur
fttis , attente examinatis , quantum fat
eß, generica Percarum attributa eruwu
tur.
E cunäis Percarum ab Artedio Linn£
oque deferiptis fpeciebus illa, quam
vulgari nomine Radulam indigitant, nos
autem italice Lima vocamus, melius
cum notis in archetypo noßro recenßtis
conferre videtur. Animadvertere in primis
poffumus -, Linnaum ipfum , cum
primum fuis in academicis Amcenitatibus
bunc pifcem defcripßt, ea, qiue extrinfecus
apparent, ad quamdam Labrorum
fpeciem pertinere induxife. At in Naturie
Syßemate, hac opinione repudiata,
membrana ojficulorum vii branchioßega,
operculifque branchialibus crenatis ( ut
etiam in noßro apparent ) duBus, Limam
inter Percas collocavit. Pr¡eterea
ut inßgnia precipua qua fequuntur adjecit.
Totum corpus albis punBis iiu
fperfum, fquamifque crenatis amiäum,
ideoque afperum taäu. Pinna dorß in
unam radiis XX conßantem\ quorum
XI priores fpinoß, esteri bifidi, coalefcunt.
Radii pariter XIl ramorum in
morem duas fubtexunt peéìoris pinnas,
ac VI alvi et thoracis pinnas. In anali
pinna X exißunt radii ßmiles, quos tres
fpina antecedunt Ulis, qua in prima infurgunt
dorß pinna, refpondentes. Cauda
in duos finditur lobos, triangular i fegmento
Percarum proprio, texiturque XFII
radiis gracilibus, fueta membrana revinäis.
In Ichthyolitho , quem pra oculis
habemus, idem radiorum numerus, eadem
differentia in pinnis podicis atque dorß,
iis radiis exceptis, qui in una de lit efcunt,
in alia autem interierunt. Magis
etiam appropinquant radii pinna caudalis,
cujus forma eadem ac in citata
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