
Lxxxvin
Pochi Naturalifti ci hanno rapprefeiitata
con efattezza la figura del Gallo
marino. Marcgravio, Willotjgbey, e
Iluifchio ne diedero un'immagine contraiFatta.'
te quafi nulla fomigliante all'originale.
"Meno imperfetta la riproduffero
Klein, ed Alberto Seba al luogo
citato nelle finonimie. I migliori ritratti
che abbiamo di quefto pefce, e che
fembrano anche i più naturali e precifi,
fono quelli che vennero pubblicati
dal Principe Maurizio , e da Bloch.
Secondo elTl il Gallo marino è di figura
romboidale con ampia bocca guernita
di minutiffimi denti, e due larghe
pinne conformi alla regione del dorfo
c dell'ano, teffute di raggi filiformi,
e lunghiffimi, feguiti da altri gradatamente
più brevi e pennicillati, che fi
flendono fino alla coda. L'occipite inoltre
di quefto pefce forma una prominenza
a foggia di angolo, dietro alla
quale forgono in ferie 8 piccoli aculei
legati da una membrana comune, e che
rapprefentano una fpecie di efiliiTima
pinna diftinta dalla dorfale vera, che
anch' efla ha principio da un altro aculeo
della fteiTa mifura, e fi produce di
poi nel fecondo raggio di ftraordinaria
lunghezza. L'illuftre Linneo, che valutò
gli aculei fuddetti per altrettanti raggi
della pinna dorfaìe, ha perciò ftabilito
nel decimo le dimenfioni che appartengono
propriamente al fecondo.
L a fua coda da ultimo a 14 raggi è
divifa in due lobi profondi ed acuminati
. Egual numero di raggi rifcontraiì
nella dorfale, 15 nell'anale, 16 nelle
pettorali, e 6 nelle addominali, che
fono a guifa di falce, e della lunghezza
di 4 pollici.
Degli efpofti caratteri non rimangono
nel noftro archetipo foiTlle che quelli
della bocca, e delle pinne maggiori
che cingono le regioni del dorfo e
dell'ano. Nella fua pinna dorfale, ommeflì
Fand admodum naturte invcfligatorcs
diligenUr Galli marini ßgtiram deferi,
pfenmt. Marcgraffius, WiUoiigbejus, et
kuyschitii imaginem informen!, et ab
originali penitus dißmiiem exhibuerunt.
Minus imperfeßam Kleinius, Albertusque
gli aculei poc'anzi accennati, fi
contano 16 raggi, dei quali il primo
è lunghiiTimo e filiforme feguito da altri
5 confimili, ma gradatamente un
poco più corti, che hanno dopo di fe
IO raggi minori, aU'eftremitii bipartiti,
e corrifpondenti ai naturali, che fono
proprj di quefto pefce. L a pinna anale
Seba in Synonimiis citato loco recuderunt.
Meliora fpecimina hujufce piféis,
et quie magis naturalia, at que exaña
videntur, Princeps Mauritius, ac Blochus
vulgavemnt. Juxta ipfos marinus
Gallus figura efl rbomboidali, ore ampio,
minutijfimis dcntibus armato} ad
regionem autem dorfi, atque ani dua
liita pinnce uniformes funt ßtct, radiis
filiformibus, et perlongis fubtextie, quibus
alii gradatim breviores, pennicillati,
et ad cattdam ufque protenfi fubfequmitur.
Pneterea occiput angularem habet
prominentiam, quam ultra oSo parvi
in feriem eminent aculei communi
membrana connexi, qui perexikm quamdam
pinnam a dorfali vera diflinÜam
prafeferunt. Ipfa quoque dorfalis ab alio
incipit ejusdem dimenfionis aculeo, produciturque
poflea in fecundo inufitata
longitudinis radio. lllußris Linmeus exißimans
pnedióíos acúleos totidem effe radios
pinnae dorfalis, tribuit decimo dimenßones,
qu£ proprie pertinent ad fectindum.
Cauda tandem viginti quatuor
radiis pnedita in duos profundos lobos,
acuminatosque dividitur. Par radiorum_
numerus invenitur in dorfali, quindecim
in anali, fexdecim in peäoralibus, et
fex in abdominalibus, quie falcata, et
quatuor pollicum longitudine exißunt.
Notarum hucufque defcriptarum in
foßili archetype noflro non remanent nifi
nota oris, et majorum pinnarum, qua
dorfalem regionem, analemquc citcumeunt.
In pinna dorfali, omißis aculeis
paullo ante indieatis, fexdecim radii numerantur,
quorum primus eß perlongus,
et filiformis, quern quinque alii conjimiles
fed gradatim breviores subfequuntur.
Foß bös decern alii nnnores et iti extremitate
bifidi numerantur, qui naturalibus,
et pifcis bujusce propriis refpondent.
Pinna analis cum forte brevi fpi-
LXXXIX
di eflb non avendo in nioftra per puro
accidente la breve fpina che la precede
, incomincia da 4 raggi della medefima
dimenfione e forma dei primi
dorfali, e profegue con 11 altri più
brevi, che vanno a terminare allo fteftb
punto, ove ceiTano i dorfali minori, coi
quali hanno comune eziandio la ftruttura,
e l'eftremità bipartita. Nella coda
poi fi numerano 14 raggi, ficcome
in quella del Gallo marino, dalla quale
è diverfa in quanto alla forma per efferfi
mutilati i due lobi laterali, che naturalmente
la rendono bifida.
L e molte ingiurie fofFerte da quefta
fpoglia nel regno dei follili hanno portato
de' cangiamenti notabili nei varj
lineamenti della fua vera ed originale
figura. PepreiTa agli omeri fortemente
dal pefo dei fovraftanti depofiti più
non ritenne la forma romboidale di prima;
la pinna del dorfo fu in gran parte
trafportata fuori di luogo, gli aculei
vicini diftrutti, e la protuberanza della
nuca fpianata. Per analoghe caufe di
sfregamento le due lunghe pinne ventrali
, e i lobi acuti delia caudale rimafero
troncati fino alla bafe, per cui
ora delle prime comparifcono i femplici
rudimenti, e della feconda il margine
eftremo indivifo. Efifte nella collezione
del Sig. Bozza un altro efemplare
del Gallo marino ancora più maltrattato
di quefto, nel quale il corpo
ridotto a deforme fcheletro cangiò totalmente
di forma, e la pinna del dorfo
fu trafportata in vicinanza del capo.
Ma in quefta moftruofità nondimeno
la coda, e le pinne ventrali ferbarono
intatta la primitiva loro figura, ed hanno
potuto quindi fomminiftrarci dei
nuovi lumi per riferire l'archetipo noftro
alla vera fua fpecie, quantunque
in elfo non reftino che pochiflìme, ed
anche modificate apparenze della medefima.
Furt. II.
na, qu£ folet pracedere, car eat, a quatuor
incipit ejusdem menfurce, et forma,
ac primorum dorfalium radiis, profequiturque
tindeeim aliis brevioribus, qui eodem
in loco definunt, • ubi dorfales minores,
quibuscum communem habent firuäuram,
et bipartii am extremitatem. In
cauda, ut in Gallo marino, viginti quatuor
internofeuntur radii, a quo differt
quoad formam, cum duo laterales lobi,
qui bifidam efficiebant, fuerint abfciffi.
Graves temporis injuries, quas in regno
fofßlium perpeffa eß hac exuvia,
non mediocrem vaflationem lineamentis
intulit ejus vera, et originalis figura.
Supraineumbentium fediminum pondere in
bumeris graviter compreffa primam rhomboidalem
formam amifit ^ pinna dorfalis
magna ex parte e loco amata fuiti
proximi aculei delcti, et occipitis protuberantia
complanata. Ob Jimilem caufam
friííus, et collifionis duo longa pinme
ventrales, lobique acuti ^inna caudalis
ad bafim abfciffi ita, ut priorum
vix nunc exilia veßigia, fecunda autem
margo extremus, et quidem indivif ís, appareant.
In colleBione Bo&&iana aliud Galli
marini exemplar hoe noßro magis labefaiiatum
exißit i in quo corpus ad informe
fceleton redaéíum omnino formam
mutavit, et dorfalis pinna in proximitatem
capitis detrufa. In bae tamen deformitate
cauda, pinnaque ventrales intaéíam
priorem figuram retinuerunt, ita
ut bine nova argumenta potuimus exerere,
quibus arcbetypum ad ver am fpeeiem
r eferr emus, etfii in ipfo perquam
exigua et modificata appareat fimilitudo.
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