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Bu«ni»jiumMuti
per ciafcheduna, le pettorali maggiori di
tutte ne contengono zi , 1' anale alterna
colla feconda dorfale I z, con otto pin.
ne fpiirie confeciitive, e la caudale l i .
Eftefiflìme fono e lanceolate le pinne
pettorali di quefto pefce, all'oppofto
delle ventrali, dell'anale e della feconda
dorfale, che fi diftinguono per la
relativa lor picciolezza da quelle degli
altri Scombri. La coda parimenti diflendefi
in due ampj fegmenti acutiilìmi,
ed è tagliata efattamente a guifa
di arco in figura di mezza luna. Tutto
il corpo del Tonno è coperto di
minutiilìme, e folte fquame, velate da
nna membrana comune, le quali da
lui non fi {laccano che diffìcilmente e
per mezzo della fua efllccazione o cottura
.
Il guafto fofFerto dal noftro Tonno
di Veftena Veronefe avanti di rimanere
confolidato nei fedimenri marini non
dà luogo a poter rifcontrare in elfo
tutte le note caratteriftiche poc'anzi av-
^^ertiteJ• e prineipalmente quelle delle
remigi pettorali, e dorfali, e delle falle
pinne alla coda, che fono in quefto
fcheletro parte cancellate, e parte perdute.
A ciò fupplifcono altri efemplari
più confervati del medefimo Ittiolito
, che il cuftodifcono nella Raccolta
di Cafa Buri per illuftrazione
maggiore delf archetipo infigne fpettante
al Mufeo Gazoliano. In quelli non
folo efifte la faccia efteriore del Tonno
, ma fi contano parimenti tutte le
pinne fpurie, ed apparirono più decifamente
i lineamenti nativi delle pettorali,
e delle dorfali.
Efaminando però attentamente il
grandiofo noftro' efemplare non è difficile
di fcoprire tuttavia in eiTo i caratteri
principali del Tonno, che confiftono
fecondo noi nell' effere il più
grande e voluminofo di tutti gli Scombri
, e nell' avere il corpo fufiforme,
e la coda efattamente lunata. Se poi
fi confrontino colla naturale immagine
di quefto pefce la forma del capo,
e del roftro, la picciolezza e figura
delle pinne ventrali refidue, e
dell'anale e feconda dorfale, il numero,
e la qualità delle fquame, che vertono
il noftro fcheletro foflìle , femalterna
cum fecunda dorfali XII cum
Fin pinnis fubfequentibus, et XXI caudalis
. LatiJJìmce vero , et lanceolat<e
funi pectoris pinnce, et e cantra fe habent
ac Ulne alvi, ani, et dorjì fecun.
da ; quie exiguitate a pinnis aliorum
Scombrorum dijlinguuntur. Cauda pariter
in duo ampia fegmenta et peracuta
ad inflar arcus, vel luna deficientis
dilatatur. Univerfmn corpus crebris
veftitur fquamis ac perminutis , comma,
ni membrana velatìs, qua: eegre, et nonnifi
fub torrido fole , aut in ferventi
aheno defuunt.
Ob detrimenta , quie hic Thynnus
in Veronenfium Vejlena effojfus pajfus
ejl ante quam in montium alvo lapidefceret
, aquatilium Tbynnorum haud
omnes in ipfo inveneris piincipes notas
^ priefertim remigiorum pecluris, dor-
Ji , et pinnularum ad caudam , que
partim deleta funi ; partim penitus interierunt.
Quod aliis in exemplaribus
minus labefactatis videre ejì, qu£ in
Lithotheca Buriana projlant, et quibus
infigne hoc Gas^olianum spolium magis
magifque illufiratur. In Burianis non
modo extima Thynni facies invijituv,
afl etiam omnes fpiiria pinn£ numernntur
, magifque exprejfi illarum dorjl uc
pectoris lineament a patefunt.
Jn infigni nqflro archetypo baud difficulter
attento examine principes 1 bynni
internofcuntur notte ^ fcilicet maxima
inter univerfos Scombros proceritas, corpus
fufiforme, et cauda lunie deficienti
ftmillima. Si vero forma capitis, et
rofiri-, parvitas, et conformat io reliquarum
alvi pinnarum, ac pinncS ad anum ,
et fecunda in dorfo^ quant it as et confiitutio
fquamarum buie lapideo cadaveri
adbcerentium cum viventi; Tbynni imagine
comparentur magis magisque pro
rato babebimus, veterem ejfe Thynni
ingentis exuvium, in quo temporis injupre
più fi conferma efler egli l'antica
fpoglia di un Tonno di non volgare
grandezza , a cui mancano per
le ingiurie del tempo le pinne fpurie,
le pettorali, ed una gran parte non
meno delle dorfali.
Di quefto voracifllmo pefce abitatore
di tutti i mari, e delle ifole
del Mediterraneo in particolare, molti
, e differenti efemplari furono disfotterrati
finora dalla Laftrara, che prima
delle noftre ricerche (i) erano fconofciuti
agli efatti raccoglitori di fimili
curiofitk naturali. Si diftinguono
fopra tutto in quefto genere le Collezioni
del Marchefe CanofTa, e quella
poc'anzi accennata del Conte Buri,
nelle quali efiftono dei Tonni fosfìli
d'infigne grandezza, fpettanti allo
flefti monte, e marcati peranche del
diftintivo delle piccole pinne fpurie,
che mancano per accidente neU'efemplare
da noi prodotto . Non è che
per mezzo del confronto di varj Ittioliti
fra loro , che molte volte fi giugne
a rilevare in una fpoglia corrotta,
o in gran parte alterata gl'indizj caratteriftici
della vera fua fpecie.
ria pinnte fpuria , pinna pectoris,
partim dorß evanuerunt.
Edacijfìmi ifiius pifcis omnia freta
et prcefertim Ínfulas, qua mediterraneo
falo alluuntur, incolentis plura , et diverfa
hactenus e Laftrara deprompta funt
exemplaria , qua nofiras ante explorationes
apud rerum natura fingularium invefiigatores
minime innotefcebant . In
Canojfium, et Buriorum ( ut diximus )
Collectionibus eximia proceritatis Thynni
fofples afiervantur, eodem ex monte
defofil, in quibus ea videre efl, qua in noftro
defiderantur. Nam Jì plures Ichtbyolitbi
inter fe comparentur ^ tum certe
cujusdam fpolii forte temporis lapfu
imminuti, atque immutati veram fpeciem
poterimus dignofcere.
N. XLV.
I L CORCOVADO
S C O M B E R C O R D r L A
T A V . XXVIII.
Jouflon de Pifcib. pag. 154. tab. n - fg- 4-
Trachurus brafilienfis. Ray de. Pifcib. pag. gj.
fVillmgt. Iclith. tab. S. 18.
S. pinniilis X. , linea laterali loricata. Lim. S. N. XIII.
pag. 49J. N." 4.
S. compreffus latus, linea laterali curva lievi, prope
caudam recta loricata. Gronov. Zooph. pag. 3Q7. fìg. i.
Guara-tereba. Marcgraw. Brafìl. pag. 171. Perca afpera. Seba Tiief. HI. tab. 27. fig. 3.
Ruyfcb. Th. Anim. I. pag. tab. SaiKoutoec. Renard Pois. Fol. 6. fig. 45.
fig-4.
Congiungendo infieme i caratteri fiftematici,
coi quali Gronovio e Linneo
ci rapprefentano il Corcovado, rifulta
effer egli uno Scombro ovale di
cgrpo largo e compreiTo con fette aculei
dorfali feguiti da una pinna vera
di 9 raggi, e IO fpurie in forma di
ofllcelli ramificati, che fi ftendono in
ferie fino all' angolo della coda, Le
< 0 DegI'impietrimentì del Territorio Veronefe ec.
Pari. II.
Ex attributis, qua Grotiovius Linnseufque
e fyfiemate Cordyla adfignarunt,
liquet Scombrum effe ovalem,
corpore lato, et compreffo, feptem aculéis
in dorfo quos fubfequitur pinna IX
radiis, nec non X fpuria, ojficidorum
diviforum more, qui per feriem ad caudam
ufque protenduntur. Eadem in Cordyla
Veftena effoffo infpiciuntur, f i at.
Lettera al Sig. Vincenzo Bozza 1789.
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