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C C L V I I I
ceda dalla diftruzionc dell'epidermide
o ellerna cute dell'animale, allora quand
o divenuto cadavere pafsò a diiTeccarsi
nella pietra, che lo rinchiude.
]I noilro Ittiolito è di corporatura
lanceolata bislunga col dorfo curvo, e
l'addome fpianato; ha lunghi denti alle
niafcelle, ed aiTottigliati, e i due labbri
e g u a l i , di cui il fuperiore rimafe contratto
colla morte del pefce. Le iue
branchie fono chiufe da tre coperchj
in forma di lame carnofe veftite d'integumenti
fqiiamosi. Si contano in elfo
o t t o pinne, due dorfali rimoce, due
pettorali alle branchie, due ventrali al
t o r a c e , una anale, ed una caudale. Le
alette del dorfo, che hanno precifimente
la proporzione, e figura triangolare
da Forskal indicata nel Persico dell' Arab
i a , contengono 6 raggi nell'anteriore,
ed undici nella pofteriore. Le due pinne
pettorali fono per metà cancellate,
e d appena prefentano de' rudimenti
della nativa forma lanceolata, e de'
loro raggi; ma le ventrali diftintamente
apparifcono in mezzo alle pettorali,
e si veggono compofte di 6 oillcelli
ramificati. L a pinna anale incomincia
da due raggi fpinosi, ed è feguita da
n o v e femplici più elevati, e difpofti a
t r i a n g o l o . Una gran parte della pinna
caudale rimafe troncata dalla fpaccatura
della pietra, che contiene siffatta fpog
l i a . Nel residuo nondimeno di quefta
pinna vi si ravvifano 17 raggi diftribuiti
in due eguali fegmenti di coda
t i f i d a . Il corpo, quantunque ridotto a
f c h e l e t r o , è tuttavia ricoperto di larghe
f q u a m e , che formano io ordini longitudinali
per ogni lato.
D a l complelTo pertanto delle defcritte
parti rilevasi la perfetta corrifpondenza
di una simile fpoglia con quella
del Persico, che vive nelle acque falfe
d e l l ' A r a b i a in Egitto. Perlochè non
forma opposizione al confronto, che
q u e f t o fcheletro non abbia le macchie
longitudinali nere, che ftabilifcono uno
de' caratteri efterni della fpecie nativa,
alla quale si riferifce.
Nofler Ichthyolithus corpore eß Ianccolato,
oblongo, dorfo curve/centi, aU
que abdomine complanato ^ longos habet
in maxi Iiis dentés, ac ¡equalia labia
attenuata, quorum fuperius pif ns in inter
it u contraäum evaßt. Clauduntur branchia
tribus valvis laminarum adipofarum
forma, qu£ fquamis vefliuntur.
Pinn.i in ipfo numerantur Filli bince
in peäore remot^e, bin<e peBorales ad
branchias, binie ventrales, una analis,
unaque caudalis. Tergoris alula, qua
proportionem, et ßguram habent triquetram
a Forfkaolo in Perca Arabica indigitatam,
VI funt inßruQce vadiis in
antica, XI autem in poßica. Bina pe-
Borales ex dimidio funt deleta, ac vix
quadam nativa forma lanceolata, et
radiorum rudimento confervant. Aß ventrales
media adfurgunt inter peBorales,
atque FI ojjìculis ramißcatis cernuntur
compaéìa. Ani pinna a" duobus radiis
fpinoßs incipit, eamque IX ßmplices,
atque altiores in triangulum dispqfiti fubfequuntur.
Magna pinna caudalis pars
decurtata a fcijfo lapide exuviam gerente
remanßt. In hujus tamen pinna reliquia-
XFII cernuntur radii in duo ¡equalia Cauda
bifida fegmenta diviß. Corpus, etfi
ad of earn compagem redaSum, adhuc
tamen latis efl fquamis amiBum, qua
X efficiunt feries quaquaverfum longitudinales.
Ex defcriptarum itaque partium cumulo
omnimoda hujufee fpolii arguitur
affinitas cum Perca, qua Rubrum, ßve
Arabicum circa Mgypti littora incolit
fretum. Quapropter minime camparationi
officer e potejl, ß hoc fceleton ma.
culis longitudinalibus atris car eat, qua
unum flatuunt externis ex attributis nativa
fpeciei, ad quam referendum ejje
putamus.
C C L I X
N . CXIII.
L A B E C C A C C I N A
C E N T R I S C U S V E LI T ARIS
T A V . L Xm. FIG. 2.
C. corpore ex oblongo lanceolato setulis recumbentibus,
et ad nates hispido. Fall. Spie. 200I. 8.
pag. jfi. tab. 4. fig. 8.
P r o d i g i o f a è la confervazione di un
sì piccolo pefce, nel limo già divenuto
p i e t r a , in cui rimafe fepolto. Eflb è
l ' u n i c o di tale fpecie, che fiafi diiTotterrato
finora dalle cave di Veftena; e
la fomma delicatezza di fimili fpoglie
porta ragionevolmente a congetturare,
che molte altre cadute egualmente in
potere del regno folFile non abbiano
p o t u t o refiftere alla loro diiToluzione,
e mantenerli nella fteiFa guifa incorrotte.
I caratteri della Beccaccina, iUuftrata
dal celebre Pallas, fi rilevano prelTochè
tutti nell' eleganti f f imo Ittiolito Rot
a r i a n o , che ad e/fa appartiene. E febbene
la naturale imbalfamazione di
quefta fpoglia abbia fatti fparire dalla
Tua fuperficie i nativi colori ; pur nondimeno
la ftatura del corpo di circa
due pollici, la forma del medefimo
l a n c e o l a t a , e bislunga, la figura del
r o f t r o , e l'armatura dorfale manifeftan
o a colpo d'occhio i lineamenti della
f p e c i e , di cui fi tratta.
L a Beccaccina ha occhi vivi, e rif
p l e n d e n t i l f i m i , e il capo ai lati fpia.
n a t o , che fi produce in un lungo roftro
cilindrico, privo alfefiremità di mafcell
e . J1 fuo dorfo è anteriormente armato
di dura lorica, che ftendefì dalla parte
pofteriore in- una lunga fpina incurv
a t a , ed acuminata, guernita di piccoli
d e n t i , e fcavata al difotto, ove efifte
altro aculeo minore nafcofto nella dorfale
fua foiTa. Le pinne della medellina
fono efili/lime. Due tenui fe ne
contano al petto, una appena vifibile
al dorfo, una larga, e fottiliiTima
air a n o , ed una più confiftente alla
c o d a .
N e i l ' I t t i o l i t o del Mufeo Rotariano
f u f f i f t o n o quali tutte le efpofte note a
riferva di quelle, che lì defumono dalle
C. dorfo loricato, abdomine setofo. Encyclop. Metb.
Ichth. pag. 2S. N.« I. PI, 86. üg. Jf?.
Pifciculus iße adeo mirum eß quam
in limofo tumulo, quod in petram obduruit,
illafiis remanferit. Hunc hujus
fpeciei haBenus unicum evomuerunt Veßennia
fedina ^ qui cum adeo ßt delicatulus,
veroßmile efl plures alias e lapide
f cernia vicijßtudinibus abforptos ejus
viribus minime reßßere, incolumesque
in communi ruina perßare potuijfe.
Scolopacula a celebre Pallajìo illujìrata
attributa fere cunBa emicant in per.
eleganti Rotariano Ichthyolitho, qui ad
ejus pertinet fpeciem. Et licet lapidefcentia
hac in exuvia nativos colores
deleverit ; nihilominus Jlatura corporis
duorum pollicum, lanceolata forma, at.
que oblonga, roflri figura, dorfi lorica
ft at im primo intuitu fpeciei, de qua agi.
tur, aperiunt lineamenta.
Habet Scolopacula vividos ac fummopere
micantes oculos, caputque in lon.
gum cylindricum roflrum, in apice maxillis
expers, produBum. Tergus antice
dura efl armatum lorica i quod poflerius
in langam fpinam retortam atque acuminatam,
parvis dentibus munitam, ac
fubtus cavam porrigitur, quo in loco
alius exiflit minor aculeus in dorfali
fovea délit efcens. Per exiles funt. pinna i
bina in peilore, una in dorfo confpicua,
una in ano perexilis, atque ma
validior in cauda.
In Icbthyolitho Rotariani Mufai univerfa
defcripta nota fuperfunt prater
e as, qua a pinnis defummtur, 1
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