
l'Ili
Uli!
N. XXXV.
V ACARAUNA
CHAETODON NIGRICANS
T A V . xxn. FIG, 1.
Ch. cauda subbifida, fpmis p inns dorfalis 9 . fpiua laterali
utrinque. Limi, S. N . XIII. pag. 463. 10.
Ch. dentibus emarginatis, aculeo ad caudam. Elocè.
Ichth. VI. pag. 60. PI. CCm.
Ch. aculéis in utroque latere ad caudam duobus. Haffelq.
Itili, pag. !¡=~ 71-
Ch. iiigrefcens, cauda albefcente squal i , et utrinque
a c u l e a t i . Sebo. Muf. 3. pag. S4. tab. x;. fig. a. j.
Tetragonoptrus cinereus Isevispinnis nigricantibus.iT/e/«
Quefto pefce dagli Europei denominato
il Perjìano, e dagli Americani
Acarauna, è comunemente indigeno del
Brafile, quantunque fi trovi anche per
accidente nei mari d'Egitto (l), e in
quelli delle Indie orientali (i). Egli
crefce di ftatura più o meno, e fatto
già adulto perviene fino alla lunghezza
di circa due piedi.
Il noftro archetipo tratto, non è gran
tempo, dalla Laftrara di Veftena, è
dunque lo fcheletro di un individuo di
mezzana grandezza, il quale fepolto
dopo morte dentro alla terra, doveva
neceflariamente, attefa la tenera fua
confiftenza, fofFrire dei notabili cangiamenti
j molto più eiTendo egli un pefce
morbido per natura, e fommamente
carnofo (3). DifFatti fi oiTerva, che
molte parti di quefta fpoglia fono ridotte
a sfacello, come per efempio la
tefta, la pinna dorfale, e la coda; la
qual ultima fembra intera ed eguale
fecondo le definizioni di Artedio, e di
Seba, perchè fpezzati rimafero i raggi
efteriori, dal prolungamento de'quali
nel pefce vivente comparifce lunata.
Mancano inoltre in fifTatto fcheletro
quafi tutti i caratteri Linneani della fua
sp,ecie, cioè le p fpine dorfali, i due
pungiglioni alla coda, i 1(5 raggi delle
pinne del petto, la maggior parte di
quelli delle due pinne del ventre, ed i
procelTi caudali che veggonfi nella figura
del Perjìano di Bloch, e che rapprefentano
quefta pinna a due code.
( 0 HaU'elq- Keifen pag. 397. 71. Linn. I. c.
(1) Vahvtyn Out et Nieuw Ind. toni. i l i . pag. f 91.
Miir. Pifc. IV. pag. 38. N.- 4. tab. 11. «g. i;
Acarauna braTilienfibus. Marcgrav. Brafil. pag. 144.
Ray. Synops. Pifc. pag. loi. N.» 8.
Bttysch. Theatr. Anim. i . pag. 113. tab. 32.
Jmflon de Pifcib. pag. 177. tab. 33.
tVillmgb. Ichth. pag. 21. tab. O l. flg. 3-
Der Petlianer. Muller Syib. Nat . Limi. toni. IV. pag.
168.
Ikan Batoe Boano. Valmtìn. Ind. 3. pag. N." 450.
Hic pifcis. Europeis Perfianus, Americanis
autem Acarauna, degit ut piùrimum
tu Brajtliam mari i etjì cafu etiam
in Mgyptio Ponto, atque in Indico
Archipelago inveniatur . Plus , minufve
crefcit, et in longitudinem duorum circiter
pedum adolefcit.
Nojìer typus, non dudum ex Laftrara
Veftence e f fof fus , efl fceleton pifcis inedite
magnitudinis, qui poft necem fola
detrufus, oh fragilitatem necejjario magnas
mutationes fubire debebatj fpeciatim
cum fit natura mollis, et fummopere
adipe abundans. Multee revera ejus
partes fuerunt in faniem redaBa, -ut caput,
pinna dorfalis et cauda} qu£ integra
videtur, et aqualis, juxta Artedii,
Sebieque definitiones, quia fraéìi extant
exteriores radii, ex quorum prolixitate
in viventi pifci'apparet falcata. Defunt
in hoc pneterea pene omnes charaBeres
Linnceani ejus fpecici: fcilicet novemfpince
dorfales} duo aculei ad caudam} fexdecim
radii pinnarum peiloralium} major
radiorum pars duarum pinnarum ventris,
et procejjus caudales, qui in figura
Perfiani Blochii vifuntur , quique
banc pinnam duobus cum caudis repr^efentant
.
(3) Bloch. Ichth. VI. 1. c.
5 ^
C I
I n mezzo però agli efpofti difetti i
lineamenti nativi àtW Acarauna fono tuttavia
sì marcati nelfittiolito di Veftena,
che ben tofto alla fola fifonomia
manifeftafi appartenente ad tm antico individuo
di quella fpecie. La forma elittica
del fuo corpo; la ftruttura, e
piccolezza del capo foltanto guafto all'
eftremità; il fito e figura dell'occhio;
la pofizione, l'altezza, e f ordine delle
pinne; tutto ciò eorrifponde interamente
alle immagini più corrette del Mollidente
di cui fi tratta.
Marcgravio, che pubblicò il primo
la figura naturale di quefto pefce, indi
Fifone, Willougbey, Ruyschio, e
Jonfton, che da eiTo la ricopiarono,
fembra che non abbiano oft^ervata molta
precifione nei loro difegni. E perciò
dal confronto di quelli col noftro
archetipo follile emergono delle differenze
fenfibili, che ne rendono impercettibile
l'aiferita corrifpondenza. Seba
produflè due figure diverfe di quefto
medefimo pefce, prefe da efemplari di
etìi differente, il primo de' quali era
piccolo e ancora recente, ed il fecondo
diiTeccato, e due volte più grande.
Quindi fu del pari inefatto nel difegnarlo,
come anche in deferi verlo, avendone
di eflb formate due fpecie diñinte
nel mentre che erano effettivamente
una fola. Ma il celebre Bloch
riformò al naturale la figura áeW Acavauna,
la defcrilfe con pazienza, ed
accuratezza, e ne compendiò fedelmente
in dettaglio tutte le principali note
caratteriftiche, per cui conferendo con
elfo l'immagine prefentata dal noftro
fcheletro ritroviamo a fronte delle ingiurie
del tempo eguaglianza perfetta
nella forma del corpo, nell'abito delle
pinne, e foprattutto in quella dell'ano,
la fola che fiafi confervata intatta nelle
vicende fofFerte da quefto pefce, a riferva
del primo fuo aculeo inneftatofi
per dilfeccamento della pelle col fecondo,.
L'Acarauna fofllle che pubblichiamo
ritrovafi fpaccata per mezzo fopra due
tavolette di marna fofPile, rapprefentandone
una di efl'e la tavola noftra,
che viene fupplita dall'altra metk d'incontro
per ciò che riguarda principal-
Fart. II.
Inter tamen pradiSia detrimenta ita
Perfiani natalia lineamenta in Icbthyolitho
Veftence expreffa apparent, ut protinus
ex folo adfpeäu ad veterem illius
fpeciei pifcem pateat pertinere. Eljptica
corporis forma} parvitas, ftruBuraque
capitis in ima parte tantummodo eroß}
locus, nec non oculi conformatio } ßtus,
altitudo, ac pinnarum difpoßtio} omnia
correäioribus imaginibus Cbcetodontis,
de quo agitur, penitus refpondent.
Marcgraffius, qui prior naturalem hujufce
pifcis edidit figuram} Pifo poftea,
Willougbeyus, Ruyfcbius, et Jonftonus,
qui eam ex ipfo exprefferunt, non admodum
exaäa d'elincatione ufi videntur.
Ideoque ex ejus cum typo noftro foßili
comparaiione fenfibiles emergunt differenti£,
quibus adferta conformitas minime
comprehendi pot efl. Diffimiles duas cjusdem
pifcis protulit Seba figuras, ah
exemplaribus retate difparibus defumptas}
quorum primum parvum erat, et adbuc
recens} fecundum autem exßccatum , et
duplo majus. Hinc cum in dclineatione,
tum defcriptione infidelis duas adferuit
hujufce pifcis fpedes, cum reapfe ßt
una tantum. At Celebris Blochius naturalem
Acaraunx reftituit figuram} patienter,
accurateque defcripßt: et pracipuas
charaäeriflicas notas fideliter ac
minutatim in compendium redegit. Quo
fit, ut cum ipfo imaginem a fceleto noflra
exhihitam comparando, licet temporis
injuria corrupto, inve'nimus omnimodam
in corporis forma ßmilitudinem,
in pimmrum bahitu, et priefertim in anali}
qu£ fola a pajjis injuriis ilUfa
remanjit, priore aculeo excepto, qui ob
cutis exficcationem fecundo adbxfit.
%
Acarauna fojjilis, quam edimus,per
medium feBa, impreffa remanet fnper
duas tabellas marnte fojftlis. Earum unam
repnefentat noftra delineatio, qua
altera correfpondenti fuppletur, prafertim
quoad radiorum in aliquibus piHnis
• Í I
Í, i