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dai predetti Natiiralifti, corrifponde affai
più alla fpecie in quiffione di quello
che l'altro Sparo che viene defcritto
in feguito fotte la denominazione
fpecifica dai medefimi ritenuta (i). Il
pejie Cajìagno dei. Genoveil, e X Albo,
refo dell'Adriatico fono prolTimi anch'effi
quanto Ì Acarauna di Rondelet alla
rapprefentazione del Fragolino, come
lì può vedere confultando le tavole
dell'Ittiologia diBellonio. Se poi tutti
quefti pefci appartengano eiFettivamente
alla fteffii fpecie, l'incertezza degli
fcrittori, e la differenza delle loro opinioni
non permettono di poterlo affermare
con ilcurezza,
Vendendofì in Roma molte forta di
Spari fotto il titolo generale di Fragolini,
e fra quefti anche, quello a cui
fi rapporta il prefente fcheletro, abbiamo
perciò nelf annunziarlo ritenuto lo
fleifo nome a preferenza degli altri
poc'anzi accennati, e particolari al linguaggio
delle diverfe nazioni. È da riniarcarfi,
che fefemplare da noi prodotto
non ha un altro Umile fino ad
ora in tutte le copiofe raccolte dei pefci
foiTlli della Laflrara, che formano
il deliziofo foggetto delle noftre contemplazioni.
Ciò adunque dimoftra che
i pefci dei mari vicini fono talvolta
nelle montagne del Veronef e meno moltiplicati
degli altri, che vi pervennero
da lontane regioni.
N .
fpecifica adpellatione deinceps ab ipfis
defcripto. Lygurum Cailaneus, ac Adria
Alboresus, ut Acarauna, Chromidi appropinquare
videntur, ut in Ichthyologicis
Bellona videre efl tabuUs. Si
autem revera hi omnes pisces eamdem
ad speciem pertineant, fcriptorum ambiguitas,
ac anceps opinio non ßnmt pro
certo aff
Cum veneant Roma plures Sparorum
fpecies generali Fragulini nomine, ilio
minime excepta, cui hac exuvia refertur,
nomen minime immutavimus, pra
ceteris indicatis, ac variarum nationum
lingua pracipuis. Obiter adnotandum eß ,
prater noßrum nullum aliud extare exemplar
in collectionibus Laflrara foffilium,
qui noftrarum meditationiim fcopum efficiunt.
Quod aperte finitimontm marium
pifces in Veronenjtum jugis aliquoties
minus, quam longinquarum regionum advenus
nantes, abundare demonßrat.
L I V .
I L D R A G O N C E L L O FOSSILE
C A L L I O N T M U S F E S T E N JE
TAV. XXXII. FIG. i.
C. capite acuminato longitudinaliter rugofo, pinnae
dorfalis ptioris cadiis y brevilTìmis.
B. 6. D. 5., Í}. F. l i . V...A. 14. C. IO.
I l genere dei Callionimi da Linneo
flabilito, e prima di lui confufo ora
coi Cotti (i), ed ora cogli Uranofcopi
(3), fi fa diftinguere fecondo le indicazioni
di Bloch (4) dai contralfegni
feguenti.
CO Chromis. Rondel, de Pifcib. png. ip,
(i) Arkd. Ichth, Gen. 34. pag. 48. N.°
Callionymorum genus, prius a Linnao
adfertum, et antea cum Cottis modo, modo
cum Uranoscopis confufum, juxta Elochii
indicia ex fequentibus notis diflinguitur.
(j) Gronm. Zooph. pag. f?. Muf. Ichth. l. pag. zj.
(4) Ichth. V. pag. if.
L'apertura delle branchie, che generalmente
nei pefci è fituata ai lati del
corpo, fi trova nei Callionimi vicino
alla nuca. Il loro corpo è bislungo,
riftretto, e privo di fquame. La tefla.
è verticalmente fpianata cogli occhi alla
fommitii approlfìmati fra loro, la bocca
provveduta di groffe labbra, le narici
appena vifibili, e l'offo mafcellare
terminato da un aculeo a tre punte.
E f l l hanno il dorfo diritto, e il foro
anale più vicino alla tefla di quello
che al ventre. Sono foftenuti inoltre
da otto pinne, delle quali due ftanno
impiantate alla gola, due altre in faccia
ai Iati del petto, altrettante fui
dorfo, una all'ano, ed un'altra alla coda.
Nel loro ultimo accrefciménto non
pervengono mai ad oltrcpaiTare la lunghezza
di un piede, e la membrana
branchioftega di quefti pefci è comporta
per lo più di fei raggi.
I l Dragoncello foiTile, che prendiamo
ad efaminare, confronta cogli efpofti
caratteri nella forma del corpo, e nella
flruttura del capo, in cui fcorgonfi i
fei oflìcelli della membrana branchiale,
la parte fuperiore fpianata, e fol f o mafcellare
tricufpidato. Si offerva oltre a
ciò, che le pinne ventrali fono vicine
alla gola, ed in faccia alle pettorali,
che il dorfo ha due remigi differenti,
r una giacente intelfuta di 5 fpine,
l'altra eretta e comporta di zo raggi;
e che la pinna anale ritrovafi conforme
, ed in oppofizione perfetta colla feconda
dorfale, come ne'due Callionimi
accuratamente efprelTi da Bloch (i).
N o n fembra dunque dubbiofa od equivoca
fu quefti rapporti la fua determinazione
a fifFatto genere.
L e fpecie de'Callionimi defcritte finora
dagfIttiologi fi riducono a fette.
Due ne fecero prima d'ogifaltro conofcere
Bellonio, Willougbey, e Rondelet,
e fono il Dragoncello Linneano
( 1 ) , e la Lira (3), le quali per avere
la coda intera e rotondata nel margine
fi manifeftano tofto diverfe dal
noftro efemplare. Linneo ne aggiunfe
il primo una terza, cioè il Callionimo
indiano, e dopo di lui tre efotiche ne
(1) 1. c. Pi. CLXI. e CLXII. fìg. j.
Fart. II.
CXLi
Branchiarum hiatus, qui ferme in cunélis
in lateribus eß, in Callionymis prope
occiput patet. Oblongum corpus ßriélum,
ac fquamis carens. Caput recte ßmum,
oculi in • vertice proximi, crajfa
labia, nares vix oculis cernua, maxillaque
aculeo tricufpidi producta. Reéìum
tergus, ac podicis foramen magis capiti
quam alvo proximum. Nant octo innixi
pinnist quarum dua in gutture, dua in
lateribus pectoris, tot idem in dorso, una
in ano, unaque in cauda. Cum summe
adoleverint, pedem nunquam excedunt,
ac membranam branchioßegam ut plurimum
VI officulis gerunt.
Callionymus Veßennie cum pramißs attributis
concordat forma corporis, capitis
conformatione, in quo cutis branchialis
sex apparent officula, fuperibr pars
illifa, at que os maxillarum tricuspidatum.
Infuper pinna ventris gutturi pro.
xima, ac pectoralibus obversa; tergus
duo tenet diver fa remigia, unum jacens
V fpinarum; ereBum aliud radiorum XX;
ani pinna affinis, ac fecunda dorft omnino
obverfa, ut duobus in Callionymis
diligenter a Blochio exprejjis. Hifce igi.
tur ab notis nec anceps, nec amhiguum
poteß effe genus, cui typus noßer ftt
referendus.
Septem funt Callionymorum fpecies
hucufquc ab Ichthyologis recenßta. Duas
primum, Lyram fcilicet, ac Dracunculum
Linnaanum Bellonius, Willougbeyus,
ac Rondeletius protulerunt qui pifces ob
caudam integram, atque in apice teretem
a noßro illieo differ re cernuntur. Tertiam
prior addidit Linnaus, ideß Callionymum
Indicmn. Tres peregrinas po.
ßea deferipfit Fallqfius, aliamque Japponensem
Houttynus, Poßrema cateris
(2) Caiiionymus dracunculus. Lhin.
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