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fima riputarla del pefce Iride alla rapprefentazione
del noftro follile. Maacano
in quella gli aculei precedenti la
pinna anale, che neppure rifcontranll
neirittiolito. Ma fe ben fi rifletta alla
forma più allungata del corpo, e all'efìenfion
dei raggi, che compongono le
due pinne anale, e dorfale del pefce
Glauco, il paragone guida tofto a conofcere,
che la noftra fpoglia affai più
d'appreiTo nella proporzione delle parti,
e nel tutto infieme confronta coVi Iride
di quello, che coli'immagine dell'anzidetto
pefce. Del rimanente l'una, e
l'altra di quefte due fpecie di Mollidenti
vivono nelle acque d'America, e
dobbiamo al dotto P.-Plumier la prima
cognizione della loro efiftenza, e
naturale figura, ficcome devefi alle
cure indefelTe del Ch. Conte Gio. Bat.
tifta Gazola l'invenzione, e fcoperta
nel regno foffile della preziofa fpoglia^
che appartiene alla predetta fpecie,
Veßennio Ichthyolitho, in ilia quoque aculei
defunt, qui mi pinmm pnecedunt,
Aß ß corporis formam prolixmn magts,
radiofque in podicis ac dorß pinnii Glau,
ci pif eis magis produäos advertamus,
illico ex ipfa liquet comparatione, Iridem
magis non tarn partium proportione,
quam complexu cum hoc noßro congruere.
Cieterum ambie hce Chietodontium
species in Americanis dcgunt pelagis^ ac
doä. P. Plumierius prior eas advertit,
ac delineavit} quemadmodum eximii Co.
Joannis Baptißie Gagiolii ßremia invefligationes
perrarum hoc fpolium foßtli re^
gno addiderwit ^
N. LXVI.
I L P E S C E CORNUTO
C O T T U S B I C O RN IS
T A V . XXXI X FIG. 4.
e . Verrncis in capite biais, ofieis, cauda biloba...
D. 1 . 18 P. I i . V. 4. A. l 5 . C. 18.
L a fingolare ftruttura, ed afpetto di
quefto piccolo fcheletro, diffotterrato
dalle cave di Veftena, ha reía dubbia
per qualche tempo la fua determinazione
al genere linneano, a cui ora fi riferifce.
Effendo egli sfigurato in molte
fue parti caratteriftiche, e difettofo principalmente
nelle pinne pettorali, e ventrali,
era difficile di poter riconofcere
i fuoi rapporti con quella ferie di pefci
toracici, che Cotti furono da Linneo
nominati.
Rilevafi in primo luogo fenza tema
di sbaglio, che il noftro pefce Cornuto
appartiene all'ordine fiftematico de'Pe-
Ici toracici, dall'aver effo impiantate le
pinne ventrali in mezzo alle pettorali.
L a forma poi del fuo capo più voluminofo
del corpo, e la generale man-
Singularis parva hujus exuvia in Veßemiiis
fodinis exhumatee ßruHura, atque
adfpeäus anceps diu reddidit utrum in
tinnisanum genus, ad quod modo refertur,
ßt recenfenda. Cum pluribus in
partibus pracipuis, ac- prafertim in pinnis
peSoris atque alvi manca appareat
ac defòrmis;, haud facillimum erat utrum
cum ea thoracicorum pifiium, qui Cotti
a Linnieo adpellantur, ferie congruat dignofcere.
Ad earn autem pertinere prater erroris
metum primo pinna ventris inter piinnas
peBoris inferta demonßrant. Capitis
autem forma corpore majoris, ac fquamarum
expers cutis attributa generis
Scorpiorum marinorum propria aperte manifeßant.
Verruca infuper fpinea in oc-
O
-vi I
CLXV
canza degl'integumenti fquamofi manifeftano
in quella fpoglia decifamente
i caratteri proprj del genere degli Scorpioni
di mare, aggiungendofi inoltre i
connotati delle protuberanze fpinofe
all'occipite, e la grandezza dello fquarcio
di bocca, non che dei coperchj
branchiali, ficcome anche il notabile
reftringimento del corpo verfo la coda.
Fra le fpecie dei Cotti finora defcritte
dagl'Ittiologi niuna ve n'ha, che
nella forma efteriore del corpo, e nella
flruttura del capo e proporzione delle
diverfe pinne confronti col noftro fos.
file, che abbiamo perciò giudicato di
nuova fpecie. Ritrovali bensì nel Teforo
di Alberto Seba (i) la figura di un
pefce, che molto fi accorta alla rapprefentazione
del pefce Cornuto in quanto
alla forma del tronco, non che delle
pinne; ma non così regge fanalogia
rifpetto alla ftruttura del capo, ove il
volume minore, e la mancanza delle
protuberanze fpinofe manifeftano un pefce
di genere diverfo, ed anche di differente
fpecie dal noftro.
Il carattere diftintivo del pefce Cornuto
da noi fi fonda fülle due fpine
all'occipite in forma di piccole corna,
e fulla coda partita 'in due lobi, es,
fendo ordinariamente intera nelle altre
fpecie di Scorpioni di mare dagl'Ittio.
logi fin qui defcritte.
A fimili note primarie aggiungonfi
quelle della particolare forma delle fue
pinne, e del numero rifpettivo de' ragg
i , che le compongono. Ha il pefce
Cornuto due pinne pettorali bislunghe
inteffute di 12, raggi femplici, per
quanto a ftento fi può rilevare col miniftero
della lente ili quefta follile di
lui fpoglia. Una fola pinna percorre la
fommità del fuo dorfo eftefa a foggia
di ala, e compofta di 18 raggi, preceduti
da due lunghe fpine. Due remigi
ventrali fi vedono impiantate in mezzo
alle pettorali, rifultanti dall'aggregato
di 4 raggi per ciascheduna. La pinna
anale corrifponde nella forma, ed ampiezza
alla pinna dorfale, che vi è contrappofta,
e in effa fi contano 16 raggi
gradatamente decrefcenti verfo la
coda, nella quale fcorgeii un' altra pinna
CO Tom. IH. tav. 27- fig. 4.
rari. II.
cipite, magnus oris et branchialium vai.
varum hiatus, atque inßgnis caudam
verfus corporis coarÛatio induÜionem magis,
magisque confirmant.
Inter Cottorum fpedes hucufque ab
Ichthyologis defcriptas nulla nec exteriori
corporis forma, nec capitis Jlrucìura ac
proportione pinnarum cum fojfili nojlro
congruit, quod ideo in novam fpeciem
recenfendum effe putavimus. In Alberti
Seba Thefauro cujusdam pifcis figura
r eperi tur, qua valde Cornuti pifcis piitura
quoad trunci, ac pinnarum for mani
appropinquare videtur. At non endem capitis
conformatio, in quo brevius volumen
ac verrucarum defeélus diverfum cum
genere, tum fpecie pifcem a noftro accufant
.
Fracipuum infigne Cornuti pifcis in
duabus verrucis parmrum cornuum more
ab occipite exertis, nec non in biloba
cauda ftatuimus ; cum reliquis in Scorpiis,
quos hucufque Ichtbyologi defcripferunt,
integra cauda femper- appareat.
Principibus hifce attributis pracipua
pinnarum forma, ac radiorum numerus
adiiciuntur. Ut perfpicilli ope agre difcerni
poteß, Cornuti pifcis pinna peBoris
oblonga xil texuntur radiis ßmplicibus.
Una tantum pinna, ala in morem,
fummum arai dorfum, conßatque xvni
radiis, quos dua longa fpina antecednnt.
Duo abdominalia remigia ah mediis
pinnis pecìoris emergunt, ac IV qualibet
radiis texitur. Pinna ani forma ac amplitudine
oppoßta pinna dorß refpondet,
ac XVI fubtexitur radiis, gradatim caudam
verfUS decrefcentibus. Cauda .pinna
bifida IX habet radios in quolibet lobo,
itidem ad extremum in alios minores fubdivifos.
Ovale eß thorax, ac a reliquis
Cottorum differì fpeciebus, qui plerum.
que oblongi atque cufpidati vifuntur.
Tantum cum ipßs capitis crajßtie ac
fi I
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