
minuti. Finalmente nel Rombo lieve
k coda è rotondata nel margine; e nella
pietra rombite è biforca con un maggior
numero di raggi di quellochè nella
precedente. Dalle quali oiTervazioni
rifulta, che non meno di noi il dotto
Aldrovandi rimafe delufo dai primi, e
fuperficiali tratti di foraiglianza, fui
quali fondai! il fuo parallelo.
I caratteri fpecifici dell'Ittiolito in
quiftione fono il corpo romboidale allungato
(i) colla tefta incurvata a cono
rovefcio, guernita alle due mafcelle di
denti gracili e lineari, che fi vedono
allo fcoperto in alcuni efemplari del
diffeccato fuo fcheletro. H a quefto pefce
inoltre immediatamente dopo la nuca
fette aculei dorfali troncati (i), ai
quali fuccede una lunga pinna a brevi
raggi ma folti e minuti per numero di
circa 60, e che fi ftendono in ferie fino
alla coda. La fua remige anale,
che incomincia al diffotto della" metà
del corpo, ed ha fine ove termina la
dorfale, è corapuila di 3 aculei anterior
i , e 44 raggi ancora più folti e minuti
de'precedenti, ma preffo a poco della
medeSma altezza di quelli. Le pinne
pettorali inferite alle branchie contengo-
V no I I raggi fottili, in molti efemplari affatto
diftrutti, ed in altri appena vifibili
per la loro Ibmma gracilità. Mancano
interamente nella Romboide le pinne
ventrali, per cui creduto abbiamo doverfi
a quella nuova fpecie di Corifena
la denominazione di Apoda. La pinna
caudale più robufla di tutte l'altre è divifa
in due parti, ed inteffuta di 12, of-.
ficelli ramificati. L'ampiezza della pupilla
degli occhi, e il corpo deftituito di
fquame pofibno aggiungerfi per caratteri
fecondarj della fpecie fin qui defcritta.
Ignorali il luogo natale, e la patria
di quefto pefce. Egli non efifte certa,
mente, per quanto fappiafi, nei noftri
mari; ed è verifimile giudicando dalla
qualità della fua figura, che viva non
peranche olfervato in America, o nelle
Indie. L e cave degl'Ittioliti del Veronefe
ne fomminiftrano in abbondanza dei
faggi, efl'endo ricchi di tale fpoglia non
folamente il iVIufeo Gazoliano, da cui
furono tratti gli efemplari defcritti, ma
anche tutti gli altri Mufei Ittiologici,
che fi ammirano nella Città di Verona.
Ci) Tav. XXXV. fig. I.
nx ßmilitudinis, cut campar atto innititur,
illufim fuijje.
Priecipua Ichtbyolithi noftri injtgnia
funt corpus rhomboideum,produiìum, incurvo
capite inflar inverft cunei, maxillis
gracilium ac linearium dentium vallo feptis,
qui nonnullis in exemplaribus aridi
ejus cadaver IS confpicui apparent. Poji
occiput in dorfo feptem tenet acúleos decurtatos,
quos pone fequitur pinna longa
brevtbus, at denjts minutisque radiis, LX
numero, qui ad caudam ufque ordine
excurrunt. Firma anali s, qu¡e ultra me.
dimn corporis incipit, dejìnitquc ubi pin.
na dorjí, tribus confiât anticis radiis,
ac XLIF etiam denjioribus, atque exilioribus,
afl ferme ¡equali altitudine. PeBoris
pinme brancbiis infertce XI habent
exiles radios, quibusdam in typis omnino
deletos, in quibusdani vix ob maximam
gracilitatem confpicuos. Defunt omnino
in Rbomboide pinna ventris, ex quo buie
novts Coriph±n£ fpeciei Apodx nomen
tribuere vifum efl. Cauda pinna c<eteris
robuftior in duas partes ejl feéía, texiturque
XX11 ojjiculis, ramorum more exertis.
Oculorum pupilLe latitude, ac corpus
fquamis expers tamquam injignia bujufce
fpeciei secundi ordinis addenda,
Locus natalis ac patria hujus pifcis
ignota. Certe ßnitimis in pelagis minime
degit-, neque a vero aberrat, ß ßguram
fpeäamus, in Americic, aut Indiarum
fretis adhue delitefcere. Creberrimus
in Veronenßum fodinis, cum non
modo hujus exuviis Ganoliana, verum
etiam aetene omnes abundent Litbotbe.
Oli, qua Verona ajfervantur.
(2) Tav. cit. fig. 2. Var. i.
CXLIX
N . LVIin.
I L " C O R V E T T O
A M I A I N D I C A
TAV. XXXV. FIG. 4.
A. pinnìs in dorso duabus invicem approximatis ; cauda
lunulato bifurcaca. Gromv. Zoophil. pag. 80.
i7J. tab. 9. lìg. 2.
F r a i pefci addominali defcritti nell'Ittiologia
di Linneo trovafi fatta menzione
del genere Amia (l), a cui fi affegna
per proprio carattere il capo offeo,
nudo, fcabrofo, e di varj pezzi; i denti
folti ed acuti alle mandibole e nel
palato con due cirri nafali; la membrana
branchioftega comporta di l i ragg
i , ed il corpo veftito di fquame. Succede
quindi l'indicazione di una fola
fpecie fpettante a tal genere da Linneo
chiamata Amia calva, la quale abita
nelle acque dolci dell' America fettentrionale
e della China.
Gronovio dopo Linneo propofe di
r u o v o il genere Amia fra i pefci torà,
cici con note affatto diverfe dal primo,
adducendo riguardo alla tefta elTere la
medefima voluminofa, fchiacciata, e mi.
da a riferva dei coperchj branchiali; e
rapporto ai denti, e alla membrana
branchioftega, che i primi efiftono unicamente
nelle mafcelle, e la feconda
contiene 7 raggi per ciafcun lato della
gola del pefce. Egli aggiunfe inoltre fra
j caratteri generali delf Ani i a il corpo
deprelTo coperto tutto di ampie Iquame
col dorfo elevato alle pinne, ed
e t t o diftinte remigi, due delle quali alla
regione degli omeri, due in mezzo
alle pettorali, ed alcuni, raggi fpinofi
tanto nella dorfale prima, che nelle pinne
ventrali, ed anale.
Premefle quefte notizie, noi faremo
riflettere, che il Corvetto foffile defunto
dal Gabinetto del Sig. Co. Gazola
non fi riferifce al genere addominale
di Linneo, ma bensì a! toracico da
Gronovio fuccefllvamente propofto fott
o lo ftefTo nome; e che la fpecie, alla
quale fi rapporta il noftro efemplari, è
quella fteiTa ch'egli ha fatto conofceie
(0 Syll. Nat. idit. XIII. pag. foo. .
Turt. II.
Corvulus? Jonjhn de Pifcib. tab. 2. fig. 9.
Ruysch. Theatr. Anim. I. tab. 2. fig. 9,
Inter abdominales pifces in Linnm.
na Icbtbyologia defcriptos Amiarum generis
fit mentio. Frinceps iflius nota
eft caput ojfeum, nudum, fcabrum, e
pluribus fegmentis compaclum; denies crebri,
acutique in maxillis ac palato duobus
cum myftacibus ad nafum ; membrana
branchioftega Xll radiis conftans, corpusque
squamis amiéfum. Poftea unica
tantum indigitatur fpecies, qua ad bocce
genus pertinent, Amia fcilicet a Linneo
calva adpellata, quje dulces inhabit
at borealis America, ac Sinenfium
aquas.
Poft Linnaum Gronovius Amiarum genus
inter pifces tboracicos, at notis a
priore diverjis, protulit, cum ajferat eorum
caput effe voluminofum, Jlmum, nudumque,
branchialtbus operculis exceptis.
Quoad dentes vero, tantum in maxillis
exifterej quoad branchiarum cutem, vii
in utroque gufturis latere radios habere.
Inter praterea generica Amiarum attributa
corpus addidit dipressum, latis fquamis
obductum, dorso ad pinnas ufque eiato,
ocio diftinitis temigiis, quorum duo
dorfalia, duo peBoralia, bina itidem abdominalia,
ac nonnulli radii fpinofi turn
iu' pinna dorjt prima, cum-' ins abdominalibust
et anali,.
Hifce pamißs-, obfervabimus Corvulum
fojjilem ex Ga^oliorum Litbotbe.
ca defumptum ad abdominale Linmei germs
minime pertinere^ verum ad thoracicum
Gronovii, fub eodem nomine poflea
exhibitum; fpeciemque, ad quam
typus nofler refertur, eamdem effe, quam
ipfe. ab- hidois pelagis deduxit ; proptefp
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