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e l'ultima è quella a due lobi, che
coftituifce la pinna caudale. Quello pefce
è privo affatto di fquame, e ricoperto
interamente di cute.
Efaminando attentamente la figura
feconda della noftra Tavola trigefima
nona, moltP refidui il rilevano tuttavia
delle indicate note caratteriftiche del
pefce Gatto : e febbene manchino affatto
le due pinne dorfali, e flano sfigurate
le altre, e nafcofta interamente
l'anale; con tutto ciò dalla forma del
capo, benché privo di cirri, dalla ftruttura
della bocca, e dal tutto infierne
del tronco, e delle varie fue parti rifaltano
i principali lineamenti della fpecie,
alla quale viqne quello fcheletro
riferito; il quale per confeguenza fi
giudica appartenente in origine ai mari
dell'America meridionale, febbene diffotterrato
in oggi dai monti del Veronefe.
N.
Trigejlmas notue nojìnt Tabulte Jecunda
figura attente expenfa, plura adirne
pracipuarum notarum, quas indicavimus,
Catti imìfuntuY vejìigia: ac quamquam
dorjì pimne integra dejìnt, alice Jlnt deformatce
i penitufque pinna ani lateat ^
nihilominus e capitis forma, etjì filamentis
car eat, ex oris ftruBura, ex generico
trmici, ac variarum partium adfpeéìu
prtecipua profiliunt lineamenta fpe.
dei, ad quam Imc refertur exuvia. Ex
quo, etfi. modo in Veronenjium jugis def
o j f a , ad Americhe rneridionalis. aquora
conjicitur pertinere,
LXY.
L ' I R I D E
CHAETOD ON RHOMBOÏDES
TAV., XXXIX. FIG. III.
. Ch. aculéis anaiibus tribus, quinqué dorsalibus.
Iclitli. Vi. pag. 7 f . PI, CCIX.
Seserinus piuuis longioribua. Plumier, Mrs.
Cinque corte fpine anteriori alla pinna
dorfale, e tre brevi aculei precedenti
l'anale coftituifcono il primo carattere
diftintivo dell'Iride, recentemente
illuftrata da Bloch, e collocata fotto il
genere de' Mollidenti. Ellà è di figura,
romboidale bislunga, avendo attenuate
le due eftremitk del corpo, cioè il capo,
e la coda. Ha parimenti allungate
le due pinne dorfale, ed anale a foggia
di ali di rondine, e la fua coda è
lunata, o profondamente bifida. Gli
integumenti fquamofi di queilo pefce
fono longitudinalmente ftrifciati a varj
colori, d'onde ha avuto origine il nome
volgare, che gli diamo di pefce
Iride.
A riferva foltanto della mancanza
delle fquame, e delle tinte native, non
polTono meglio convenire colle note di
Quinqué breves antiae in pinna dorfi
fpince, trefque- exigui aculei, qui ani
pinnam priscedunt, prcecipuum exhibent
Iridis attributum, ciuam modo Blochius
illuflravit, ac in Chcetodontium genus recenfuit.
Rhomboidati efi figura oblonga,
in capite, atque cauda corpore coaräato.
Fritterea dorfi, atque ani pinnie ut hirundinum
alce extenduntur, et cauda ad
inflar lunce altius feBa. Tegmina fquamea
variis coloribus pinguntur; bine Iridis
vulgare nomen indidimus.
Si fquamarum, ac colorum defeSum
excipias, inter notas Blocbii ac attribut a,
quce haäenus in Veflennio Ichtbyolitho fub
CLXiir
' f
Bloch i caratteri, che tuttavia fi rifcontrano
nel!' Ittiolito di Veilena da noi
prodotto fotto lo fteffo nome. Il di lui
corpo, benché pervenuto ad un terzo
della fua ordinaria ilatura marcata dall'efemplare
blochiano, è fatto a guifa di
rombo dilatato alla metà del tronco,
e riftretto alla regione del capo, e verfo
la coda. Precedono la pinna dorfale
i cinque aculei caratteriilici del pefce
Iride, e fono foltanto interamente
fmarriti gli anali, quantunque l'una, e
r altra di quelle due pinne non lafcino
luogo a dubitare della loro efatta corrifpondenza
con quelle delf indicata
fpecie.
L'Ittiologo berlinefe numera nel pefce
Iride l8 raggi alle pinne pettorali,
6 nelle addominali, nella dorfale
comprefe le 5 fpine, 14 all'anale computati
i tre aculei corti, che la precedono,
e 16 nella pinna caudale. Non
è polTibile di verificare con efatto confronto
tutti quefti caratteri secondar)
fulla fpoglia fòlTile rapprefentata dalla
noftra figura, poiché offrendo elTa allo
fguardo l'interno fpaccato del pefce,
mancano affatto nella medefima le pinne
pettorali, e ventrali, che fono affisfe
alfefteriore del corpo; e rifpetto alle
altre pinne tuttora fuperftiti fonovi
delle modificazioni neceiTariamente portate
dalla diilruzione della tenue membrana,
che teneva uniti più raggi fottili
in un fafcio folo; motivo per cut
maggiore apparir deve di quello, che
nello flato naturale, il numero, de"raggi,
che le compongono. Con tutto ciò paragonando
la dorfale, anale, e caudale
di quefto scheletro colle corrifpondenti
pinne, che offervanfi nelf efemplare di
Bloch, niuno vi farà, il quale dubiti
della loro fomiglianza perfetta in quanto
alfelTenziale della forma, e delle diverfe
parti, ancorché per la diverfità dello
flato difconvengano qualche poco nel
numero precifo de'loro raggi.
Evvi un'altra nuova fpecie di Mollidcnte
defcritta da Bloch fotto il nome
volgare di Glauco ( i ) , la quale-ha
effa pure moltiflìma analogia colla for-.
ma dell'Ittiolito di cui parliamo, e po--
trebbero forfè gli olTervatori più pros-
( 0 Ichth. VI. pag. 7S. PI. CCX.
eodem nomine a nobis exhibito apparent,
quam maxima inter cedit afflnitas. Corpus,
ctß ne dum ad dimidium Blocbiani typi
flaturce adoleverit, medium in rbombi
formam dilataiur, ac circa caput, et
caudam conßringitur. Quinqué pinnam
dorß praecedunt aculei Iridis prcecipui,
ac tantum anales aculei penitus interierunti
quamquam ambas has pinnas cum
pinnis adfertít fpeciei congruere apprime
minime que at dubitar i.
Berolinenßs Ichtbyologus xvill numerat
radios in pinnis peClorisj FI in abdominis^
XXII in dorß pinna ßmul cum
V fpinis; ' XXIV in pinna ani, minime
exceptis tribus brevi bus aculeis, qui ipfam
antecedunt i XXFI autem in pinna caudce.
Minime poßibile eß fideli comparatione
has omnes notas in foßili a noflra figm
a exhibito invenire. Nam cum dimidiatum
pifcem fub oculis ponat, pectoris,
atque abdominis pinme omnino deßdcrantur,
qua extimo tantum corpori
adhcerent. In cceteris autem, quce adhuc
fuperfunt, pinnis varietates qucedam exi-
Jlunt inde profiólce, quod tenuis membrana
corruerit, qiue plures exiles radios
in unum fafcicuhm alligabat ; ex quo
major, quam fért natura, radiar um numerus
videri debet. Attamen ß dorß,
ani, caudaque bujufce exuvitepinnas cum
Blochiani typi affinibus comparamus, nemo
de omnimoda quoad formam ac partes
congruentia poterit dubitare^ etß ob
flatus dijferentiam in radiorum numero
difcrimen aliquod intercédât.
Nova alia Chatodontis exißit fpecies
a Blochio- fub vulgari Glau ci nomine
defcripta, quce cum Ichthyolitho noftro
quam maxime congruere videtur, quamque
curioß poffent reapfe huic noftro
foßli^ Iride ßmiliorem putare . üt in
; ^ I
I . '