
e le acccnfioni vulcaniche nate nel mezzo
di Umili Monti, veggendofi accadere
lo ftelTo con proporzione nelle noftre
paludi > dal fondo delle quali fi fviluppano
in tempo d'eftate dei fluidi aeriformi,
e fi accendono dei fuochi fatui.
§ LE.
Riaflumiamo ora in compendio quanto
finora fi è detto intorno' all'origine,
e formazione delle Montagne, che hanno
relazione colla ftoria Fifica degl' Ittioliti.
Rifulta adunque dalle più rigorofe
induzioni : primo , che molte delle
loro parti fono il prodotto di una
imiverfale alluvione marittima, e delle
fue fucceflive depofizioni , dovendofi
riferire a quefta cataftrofe la formazione
di quegli ftratì , che contengono nello
fteflb impatto Pefcl diiTeccati, Conchiglie
, Piante, ed Animali di differenti
regioni. Secondo , che alcuni tratti di
quefte Montagne riconofcono la loro
origine da inondazioni parziali pofteriori
alla precedente, e di più lunga durata :
tali elTendo le ftratificazioni calcarie ricche
di Chiocciole, ed altri Animali del
folo Adriatico, e Mediterraneo. Terzo,
che dall' efiftenza del Mare in fimili con.
tinenti, atteftata eziandio dalle tradizioni
dei più antichi Scrittori, ebbero principio
gli ftrati di Carbon foinie, e i globi
di pirite, e di ambra formati nelle
cavità degli fcogli dall' infiltrazione delle
acque zolforate, e bituminofe. Quart
o , che diverfe Rupi prodotte dal primo
fconvolgimento univerfale del Globo terracqueo
fofirirono pofteriormente dei cambiamenti
totali ; diftrutte elTendofi dentro
di efie tutte le reliquie delle fpoglie
marine, che fi oflervano nelle rupi contigue,
e ricompofte le terre fotto differenti
combinazioni: a quefta mutazione
appartenendo verofimilmente la genefi dei
Bafalti. Quinto, che dagli zolfi, e pirofori
delle paludi Marine, nati i vulcani
fubacquei, emerfero quindi le lave
in mezzo ai Bafalti, le quali fluirono
dentro alle fpaccature dei macigni limitrofi
aperte dalla elafticitSi, e rarefazione
dei fotterranei vapori . Sefto , che le
Montagne in queftione, fono in confeguenza
di tutto quefto il rifultato, non
§ LIL
Nunc igitur paucis compleBamur, quod
de origine, ac formatione noßrorum monti
um ha&enus dióium efl. Ex diligentijìma
induzione hac omnia arguuntur : primum
multas illonim partes a mari in univerfam
terrain ef fufo, atque adeo ab ejus fubßdentiis
coacervatas fuijfe : e a ßrata, in quibus
pisces exßccati , conchy Ha, plant ¿e,
ammalia multarum regionum inßint, buie
caufce adfcribenda funi : fecundum, nonnullos
his montibus traäus poßea adjeéios
fuijfe a ßngularibus exundationibus, qu.e
diuturniores fuerunt: bine ßrata calcarea,
quorum concbylia plurima, aeteraque animantia,
ex adriatico mari, & mediterraneo
omnia ßint : tertium, ex veteri borum
continentium mari, cujus antiquißlmi Scriptores
teßes funt, ßratum fuiße litbantracem:
bine etiam globi, pyritiS, &ßiccini,
qitos aquie fulpburea, bitumineie in cava
rupium permeantes formarunt : quartum,
nonnullas rupes, qua a pirima illa alluvione
conßiterant, poßea fuijje penitus immutatasi
nam exuviae maris, qu^e proximis
in rupibus incolumes funt, in iis omnino
perierunt : terra autcm ipfarum nova compqßtione
in aliud genus converße funt : bue
fpeäare videtur bafaltum origo : quintmn,
fulpbura , & pyropbora fub mari ipfo mlcanis
caufam attuliffe : bine lava inter bafalt
es, atque inter hiatus rupium proximarum:
ut enim vaporibus fub terra tumescentibus
proximaquieque rupes difciffa fuit,
inde vulcanica materies ßuxit : fext um poftremo,
montibus, de qui bus qu.erimus ,
non unum caufam fed plures fuiße; nimirum
communem omnium terrarum^alluvionem,
qua fundament a illorum poßta funt,
ßngulares itidem exundationes, quibus ßrata
nova veteribus ficperpofita funt; paludes
infuper, igneasque meteoras, quas illorum
ambitus genuit, continuitque : denique terram
plurimam ex corporibus vegetabilium
& animalium aqua maritima diffolutis,
T
1
*
I
LI
di una fola, ma di molte cagioni, cioè
dell' inondazione univerfale , che ne ap.
preftò i fondamenti, delle alluvioni parziali,
che le accrebbero di nuovi ftrati,
delle paludi, e delle meteore ignee, che
fi formarono nel loro feno, e finalmen-
. te dei molti corpi vegetabili, ed animali,
che riraafero fciolti, e terrificati dai
Mare.
§ Lin.
Al propofto giudizio dedotto dal tcftimouio
dei fatti, fembra che debbafi
uniformare la teoria di un gran numero
di Montagne non folo in Europa,
ma in tutte le altre parti del Globo ;
di quelle Montagne cioè, dove efiftono
ftrati di produzioni marine, e terreftri
di qualunque Paefe , mifti a tracce
vulcaniche, a depofiti di bitumi, e
Bafalti, a banchi eftefillìmi di Conchiglie
follili della medefima fpecie fpettanti
ai foli mari vicini. Si concilieranno
quindi più facilmente le diverfe opinioni
degli Scrittori intorno all' origine
di fifFatte pendici ; nè i fatti di una
fpecie verranno oppofti per diftruggere
quelli dell' altra, o a meglio dire i monumenti
parlanti dell' univerfale inondazione
non faranno più pofti in dubbio,
e confufi coi monumenti delle alluvioni
, e vicende particolari. Rettificate in
tal guifa le noftre idee, diftinti gli effetti
di una cagione da quelli dell'altra,
feparati i fatti dai fatti, e tutto ridotto
con logica efatta a fuo luogo, noi cefferemo
finalmente di argomentare dal
particolare all' univerfale , di confondere
gli effetti di una caufa parziale, con quelli
di una generale cagione , di generalizzare
fovra ofl'ervazioni parziali, e d'involgere
nella ofcurità, e nelle difpute
le diverfe vicende delle Terracquee rivoluzioni.
È piacciuto fin qui di tentare la
difcuilìone dei naturali fenomeni, che fi
prefentano nelle Montagne di Veftena,
e Bolca, dove rifiedono i Pefci foffili.
Se non di meno ingannato ci aveffero
certe noftre vedute ; fe uomini di
noi più periti nell'arte di ben oiièrvare,
vedeflero in altra maniera nei grandi
oracoli della natura; fiamo pronti ad
uniformarci alle loro vifte, e ad unirci
§ LUI.
Hanc vero cognofcernii judicandique rationem,
quam rerum vcritas monßrat, in
aliis quoque montibus vellem teneremus ;
qui ßve in Europa, five alibi tantam re.
rum varietatem ßcrutantibus exbibent. Sane
ß id ßeret, Pbyßci illorum qucerentes
originem, in diverßa non abir.ent. Omnes
enim caufas tenerent; neque adeo unius cauf
a ejfeßis altcrius effeßa oppugnarent five
ut planius loquar, preclara univerfa
exundationis monumentà, cujusmodi funt
ßrata calcarea, qua ex rebus maritimis,
terreßribusque undique collatis faíía funt,
non in dubium idcirco vocarent, quod ibidem
aut ßngularium alluvionum, aut alterius
caufa monumenta occurrunt, cujusmodi
funt nonnulla vulcanica, aut bafaltum
bituminum fubßdentia, aut latijßma
concbyliorum congeries aproximo mari
reliffa. Id fané ^ rationis, ^ artis
pracipuum officium eß, ut fingula plane dignofcantur,
& fecernantur, fuumque praterea
cuique causa tribuatur effeßum, ut
neque ex ßngulari quaque re de univerßo
genere judicemus; neque ejfeßa caufa tellurem
univerfam complexa cum iis confundamus,
qua ab angußiori caufa profila
funt. Ita ßet, ut terrarum vicijßtudines
difiutationibus non obfcurentur.
Neque tamen in tanta rerum dificúltate
adeo confidentes fumus, ut veritatem
non magis invenife, quam quaßiffe putemus.
Sane in natura cognofcenda difciplina,
in quam omnem fere atatem contulimus,
quamque Ticini plures annos tradidimus,
ea nobis femper ratio fuit, ea
mens, ut veritatem rerum fcientiaque utilitatem
omni ßudio inquireremus : femper
tamen d.iligentijßme cavimus, ne noßra
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