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La parte II contifinc f illuftrazione
delle principali collezioni Ittiolitiche di Verona,
e fegnatamente del Gabinetto Bozziano,
il più ricco in quefto genere di naturali
prodotti, ed il più rinomato in tutta
l'Europa. Cr Ittioliti vi fono defcritti
ad uno per uno col nome latino, e volgare
dei Pcfci che rapprefentano , colle
varie Sinonimie dei Zoologi, e colla citazione
delle migliori figure. Tenendo 1'
ordine dei Gabinetti, fi è creduto di dover
prefcindere dal diftribuirli con metodo fiftematico,
per non ripetere le ClalTifìcazioni
medefime tante volte, quante erano le
collezioni Ittiolitiche da partitamente defcrivere.
È quindi nata dall' efpofto motivo la
neceffità della Parte III dell' opera; nella
quale fono di nuovo accennati'per Claffi,
Generi, e Specie tutti gl' Ittioliti, che furono
precedentemente defcritti; e infieme
additati quei Pefci, che fofFrirono dei cambiamenti
nel loro paffiiggio al Regno dei
Minerali.
L e note caratteriftiche dei Generi, e
delle Specie fono ftatc defunte, fecondo I'
arte, dalla membrana branchioftega, dal
numero, ed abito delle pinne, dalla faccia
eftcriore del Pefce, e dalla proporzione,
e figura delle varie parti del corpo,
ricavata dagli efemplari più confervati, e
conferita colle defcrizioni dei Siftematici;
oppure coi difegni dei Pefci naturali pubblicati
da Seba, Willougbey, Catesby,
Bloch, Ruyfchio, tìrouilbnet, Jonfton,
e molti altri.
Quando un" efemplare ha prefentato
al confronto delle mancanze notabili, o
dei caratteri in parte alterati, ed in parte
diftrutti, fi è avuto ricorfo all'efame
di altre fpoglie della medefima fpecie, per
ricavare dal compleiTo di tutte la cognizione
vera, e fpecifica del propofto individuo
. Non fi dovrà quindi afcrivere
ad ineiattezza il numero dei raggi delle
pinne, fe fi troverà talvolta in contraddizione
colle aiTerzioni degl' Ittiologi, o non
corrifpondente a quanto manifefta l'originale,
perchè da una parte i Naturalifli fono
rare volte concordi tra loro fu quefto
punto : e dalf altra alcuni degli Ittioliti
trafcelti per li difegni fono privi di qualche
raggio in grazia della divifione, e
fpaccatura loro in due parti, o ne moftrano
altri in duplicato, che prima avvolti nelle
native membrane formavano un folo ramo.
Secunda Colleffiones Ichthyòlithorum,
quie Veranee inter aeteras pneßant, exponmitur,
maxime Bo&xJnna £5 l'ifcinm cofia,
^ nominis celebritate omni in Europa
facile princeps ; propojìto nomine Ulm
latino-, tum communi eorum F if cium, quos
exhibent: Synonimize et i am Zoologorum adjiciuntur
, & probatijjimce illorum ßgura
appellantuT. Qitoniam vero Mufea ßngillatim
defer i bunt ur, non oportuit pifces in
fpedes fuas dißribiiere, neßngulis in Mufeis
eadem dißributio repeteretur .
Qimre tertiam partem. addere necejje
fuit, in qtui ilia Ichthyolithorum partitio
ex generibus, & fpeciebus fier et ; in qua
itidem notarentur, qui Pif ces ea ex animantibus
in lapides commutatione fuapene forma
exuti fuerunt.
Porro genera fpeciefque dißinximus ex
iis notis, quas maxime proprias Ichthyologia
habet, e£ funt membrana branchioßega,
numerus, conformatio pinnarum,
exterior pifcis facies, demum forma fingulorum
artuum., atque proportio. Quas notas
animadvertimus in Ichthyolithis maxime
integris, & cum eis comparavimus, quas
Ichtbyologi de uaturalibus Pifcibus tradiderunt
sc/ fcriptis, vel iis imaginibus, qu i
apud Sebam, Willougbeyum, Catesbyum,
Blocbium, Ruyfchium, Eroußbnetum, Jonßonum
, plurefque alios habentur.
Si quando vero bac in comparatione
quasdam notas alicujus Ichthyolitbi vel inßgniter
immutatas, vel plane deperditas
vidimus ; alias continuo ejufdem fpeciei ad
comparatianem adbibiiimus, ut ex mu/fis
propafiti fpecies Ichthyolitbi plane demonßrnretur.
Itaque neque ßdes, ñeque diligentia
noßra culpanda fuer it, f i numerus
radiorum in pinnis neque cum exemplari
exhibito, neque cum Phyßcorum fententia
confentit. Etenim neque de eorum numero
inter Phyßcos fape confiât, neque in Ichthyolithis
femper fervari patuit vel quad
difcijfus medius lapis eorum aliquem effrafíum
perdida, vel quod in binos radios,
abfuiììpta membrana, aliquis ranulus divifus
eß.
T u t t i quei Pefci fofllli, che per difetto
di fufficiente confervazione mancavano
affatto di evidenti note fpecifiche,
o quelle femplicemente efibivano della figura
efteriore, non fi fono comprefi nelr
Opera; reftando perciò nel Gabinetto
B ozziano, e negli altri Mufei da determinarfi
tuttavia molti Pefci, oltre i deferita
ti nella prefente Ittiolitologia. La preziofità
di alcuni ha fatto talora permettere
I' ufo dei foli caratteri di approfllmazione
colle figure degl' Ittiologi : ma a quefto
fulPidio adottato per promuovere le ulteriori
ricerche dei Dot t i , fi è procurato
r appoggio dei più rigorofi confronti, onde
non precipitare foverchiamente i giudizj
fopra il femplice fondamento delle
raiTomiglianze.
La fcelta degli Archetipi per le Tavole
in rame ha avuto principalmente di
mira la grandezza dell' Individuo, la qualità
dell' impietrimento, e il colpo d' occhio
della fua forma, di quello, che la confervazione
di tutte le parti caratteriftiche
appartenenti alla fpecie. Si fono quindi fovente
preferiti dei Pefci di beli' impront
o , ma difettofi nella figura, enei raggi
delle diverfe pinne ad altri più piccoli
della fpecie medefima, quantunque meno
sfigurati, e mancanti nelle accennate parti
, dai quali furono foltanto realizzate le
note fpecifiche dei precedenti.
I nomi italiani, e latini pofti in fronte
agli Ittioliti fono ftati generalmente prefi
dalla convenzione degli fcrittori, rapporto
al genere, ed alla fpecie, che rapprefentano.
Quei Pefci foltanto , che non
furono per anche defcritti d.ai Siiìematici,
o dei quali fi è ritrovata negli Iconografi
la corrifpondente figura, vengono indicati
o colla denominazione volgare del luogo
a cui fpettano, ovvero con un nome nuov
o, e triviale imitato da quelli di Arte--
dio, e Linneo primi maeftri, e riftpratori
della Nomenclatura Ittiologica.
Si è procurato nei diverfi articoli prefi
a difcutere in tutta queft' Opera di contribuire,
per quanto potevafi, a dilucidare
un foggetto in parte ancor nuovo, e
rtrettamente conneiFo col grande niiftero
delle antiche terracquee rivoluzioni. Che
fe per avventura non fi foiTe in molte cofe
colpito nel fegno, rimane la Infinga cionnonoftante
della indulgenza di chi conofce la
somma diflìcoltà di fifFatta intraprefa; e
Par. I
Sunt etiam inter Ichthyolithos nonnulli
ita male habiti, ut vel nullam fpeciei notam,
vel unam faciem exteriorem retineanti
quos omnesprcCtermißmus. Quare in Bozzi
ano Mufeo, ^ in cateris, quorum neque
fpecies definita efi, neque imago defcripta,
attamen ß qui eorum magni ¡efiimantur,
ipforum genus faltem ex proximis notis,
quas imagines Ichthyologorum referunt,
inquirer e vi finn eß: in qua etiam inquifitio.
ne, ne fola ßmilitudine, atque effigie nimis
temere duceremur, diligentißima, qua potuimus,
comparatione ufi fumus i neque tarnen
aliud nos pr^efiitife volumus, quam ut
doÜorum hominum ßudia excitentur.
In iis eligendis, quas in tabulisproponeremus,
magnitudinem pifcis, genus lapidis,
afpeßufque, formam magis fecuti fumus,
quam earum partium integritatem,
quibus fpecies dißinguitur . Itaque pifces
quorum imago pneßantior erat, quameis &
figura corporis, & radiis pinnarum imperfeäi
effent, attamen minaribus ejus generis
pnepofiti funt, qui cüeterum integriores
erant: ex bis tarnen notte generis, qua in
Ulis vel deficiunt, vel corruptie funt, reipfa
monflratiS funt.
Nomina itala, vel latina fingulis Ichthyolithis
priepofita, qu:e genus, fpeciemque
fignificant, ex iis funt, qua inter Scriptores
conveniunt . Quos vero Pifces nemo
Phyßcorum adhuc defcripfit, quorum tarnen
figura apud Iconographos reperitur, ii aut
patrio nomine appellantur, aut novo, &
communi, ex imitatione Linnai, QT Artedii,
quos nemo in ratione horum nominum
au&ores non habet.
Cceterum quoniam hac doélrina de Ichthyolithis
fere nova efi, gr" cum do6lrina
de vetufiiffimis terrarum, marisque viciffitudinibus
fané gravijfima , & obfcurijfima
tam arile conjungitur, illud in tato hoc opere,
ejusque partibus fufceptum efi, ut ftudia
nofira cogitationesque ad eam explicandam,
illufirandamque conferremus. Quod Ji
vel fapius falfi fuerimus, non tamen nofiri
nos laboris poeniteat j propterea quod ne