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CCLXX
e del petto, una all'ano, ed un'altra
divifa in due lobi alla coda. A ilmili
note efteriori dei Salmoncino aggiunge!!
la particolare figura della linea laterale
in principio arcuata, e poi retta fino
all'angolo della coda, e che nella for.
ma, e telTuto molto fi approiPima a
quella del Corcovado altrove defcritto
( l ) , a cui corrifponde non meno in
molti lineamenti della corporatura, c
della faccia efteriore.
Abolite fono intieramente nel noftro
fcheletro le pinne pettorali ; e l'anale ridotta
in lecco occupa minore fpazio di
quellochè nell' originale fua forma ,
avendo in oltre perduti gli ultimi raggi
più piccoli, che confinano colla coda:
il che paramenti è avvenuto alla feconda
dorfale. Le altre pinne fono ben
confervate, e prefentano tutte i caratteri
diftintivi dello Sgombro di Klein.
Nella prima dorfale fi diftinguono 7
raggi fpinofi, e della medelima ftruttura
fono quelli della feconda 5 le ventrali
pofte al torace hanno fei raggi
minuti, e moltifidi, e la caudale profondamente
bifida ne ha ventidue, che
fi contano a ftento in grazia delle numerofe
loro ramificazioni. Manca la
linea laterale, da cui fi defume una
delle note fpecifiche di quefto Sgombro.
Elfo abita nelle cofte del Malabar,
non mai pefcato finora ne' mari limitrofi
alla catena de' monti, ove ora
fi difcopre fepolto.
ta, deínieque reità ufque ad an^
caudce, quaque forma, ac textura valde
Uli Cor cot adi alibi defcripti eß próxima,
cui non modo pluribus lineamentis
corporis, ac externa faciei refpondet.
Nqßro in Scelcto penitus deleta funt
pecioris pinna i ac analis exßccatione
contracìa, et in aräius fpatium redaéla,
ac in originali forma, elißs etiam extremis
exilimibus radiis, qui caudam
fertingunt: idem accidit de fecunda, dorfali.
Reliquapinna funt incólumes, cunäaque
attributa precipua referunt Scom.
bri Kleinii. In prima dorfali FU fpinofi
rada cernuntur, ejufdemque ßruàura
funt radii fecunda j ventrales in
thoraci infixa Fl habent radios minutos,
et multifidos j atque caudalis profunditer
bifida XXII confiât radiis, qui plures
ob ramificat\ones agre numerantur. Linea
deeß laterum, ex qua pracipua hujifce
Scombri nota defumitur. Malata,
ris incolit littora, neque haBenus unquam
iis in fretis eß expifcatus, qua
Cam alluunt telluris regionem, in cujus
jugis modo, inhumatus defoditur.
N. cxvm.
I L S A C C H E T T O
C H M T O D O N C A N U S
TAV. LXV. FIG. I.
Ch. Macrolepidotus; lamina operculorum media tantum
ferrata. Seha Thcs.in.pag. 71. tab. z6. fìg. 28.
A primo afpetto quefto piccolo pe- Primus iftius pifciculi confpeSlus pi.
fee .offre un efteriore analogo a quello fci Talpa, quem alibi defcripfimus,
delpefce Talpa (1), di cui abbiamo da- valde eft fimilis. Verum fingulas partes
ta altrove la defcrizione (3). Ma con- J1 attente confideremus, patens attribufiderandone
attentamente tutte le parti torum difcrimen turn firuBura, et for-
( 0 N. XLV. Tav. ig.
(i^ Choetodon canefcens. Limi,
(.1) Cap. II. N.» XLIII. Tav. XXVI. Bg. j.
CCLXXI
vi, fi rifcontra una marcata difparità di
caratteri tanto relativamente alla ftruttuxa,
e forma del corpo, quanto rapporto
alla figura, e numero de' raggi
delle diverfe pinne.
Noi giudichiamo corrifpondente la
noftra fpoglia sì nella faccia efteriore,
che nelle principali note fpecifiche, al
piccolo Mollidente indiano, delineato da
Seba nel Tomo III del fuo Teforo
della Natura al numero i 8 della tavola
vigefiraa fefta. Egli lo defcrive nella
feguente maniera. È un piccolo pefce
a larghe fquame, le di eui lamine operculari
fono lifcie nel margine a riferva
di quella di mezzo, che è tutta leggiermente
dentata nella circonferenza.
Elfo ha un ordine folo di denti nelle
mafcelle. La fua pinna dorfale è comporta
di i7 in z8 raggi, dodici de"
quali fono fpinofi, e gli altri molli.
Le ventrali all'apice nereggianti hanno
6 raggi, r anale 15 , comprefi due aculei
dalla parte anteriore, e la coda è
un poco biforcuta all'eftremità.
Dagli efpofti caratteri poco fi fcofta
r Ittiolito, che qui prefentiamo del
Mufeo Canoffiano, avuto riguardo allo
fiato del proprio dilTeccamento, e della
fua fpaccatura in due parti, che toglie
di poter fcorgere in eflb i nativi color
i , e la fuffìftenza degl' integumenti
fquamofi. Il di lui corpo è lanceolato
e bislungo, come quello del citato Mollidente
di Seba. La bocca è armata
d'una falange di minutiffimi denti, che
col foccorfo delle lenti fcorgonfi pure
in tutto il margine della lamina branchiale
di mezzo. Si contano g raggi
fpinofi nella pinna dorfale, mancandone
tre dalla parte anteriore, ove non rimafero
che i foli tronchi. La fua pinna
anale è decifamente comporta di 15
raggi, e la caudale un poco bifida.
Ouefto piccolo pefce, che. dalla sua
figura abbiamo denominato Sacchetto,
e che da Seba fi chiamò Mollidente
canuto, vive, e fi propaga ne' mari
delle Indie Orientali.
ma corporis, cum figura et numero
diorum in pinnis flatim emergit.
Noßram exuviam non modo externa
facie, verum etiam pracipuis notis fpecificis
parvo Chatodonti Indico a Seba
in Volumine IH Tbefauri Natura
N.° XXFHI tabula XXFI delineato proximum
putamus. Ita ipfe illum defcribit.
Latis eß fquamis pifeiculus, cujus
lamina operculorum funt in margine
glabra prater mediam, qua leviter in
apice eß denticulata. TJnam dumtaxat
habet dentium feriem in maxillis. Dorfalis
pinna xxvil feu XXFIII radiis
confiat, quorum XII fpinofi^ cateri molles.
Ventrales in apice nigricantes FI
habent radiosi analis fimul cum duobus
aculeis ex parte antica XF, atque cauda
extrema paullisper efi bidentis more fécata.
Ab expofitis attributis parum digreditur
Icbthyolithus, quem ex Canofpano
Mufao hic exhibemus, dummodo ad exficcationem,
atque binas in partes dijfe-
Bum cadaver ratio habeatur^ quod nativos
colores ac fquamas in ipfo penitus
delevit. Corpus lanceolatum et oblongum
ut in Chatodonti Seba citato. RiBus perminutorum
dentium fepto vallatur, qui
perfpicillorum ope toto etiam in margine
lamina branchialis media confpiciuntur.
Radii IX fpinofi in pinna dorfali
numerantur, tribus demptis, quorum
dumtaxat remanent frufia. Analis pinna
XF confiât radiis, atque caudalis aliquantulum
efi bifida.
Jfie pifciculus, quem e figura Sacculum
nominavimus, quique a Seba ChiEtodon
canutus vocatur, in pelagis gignitur
Indiar um Orientalium.