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ñ a delle originali fue note caratteriftiche,
rendont) certa la fuá pertinenza
a quella rara fpecie di Trotta lacuftre,
che abbiamo precedentemente defcritta;
e quindi confermafi fempre più l'elle
ftenza ne' noftri monti delle fpoglie di
alcuni pefci fluviatili, e di acqua dolce
in compagnia di molti altri, che fono
proprj efclufivamente del mare,
cwn plurìbus pelagì tantum inquilinìs
pifcibus etimn fluvìatilium, ac lucußrium
exmias extitißi confirmant.
N. LXXXIII.
L A S P A T O L A
S I L U R Ü S A S C 1 T A
T A V . XLVIII. FIG. 3.
S. pinna dorfali poftica adipofa, ani radiis 18 > cirris
6. Limi. S. N. XIII. pag. fof. N.» 18.
S. cirris {ex, radiis ociodecini in pinna ani. Jihcij.
Ichth. I. pag. 200. PI, XXXV. fig. i. 3. 3.
Sebbene in quefto piccolo Ittiolito
non iìano più diflinguibili nè la feconda
pinna, dorfale adipofa, nè i fei cirri
alla bocca, e neppure i diciotto raggi
della remige anale, nel che fondarono
i Siftematici le principali note caratteriftiche
di un tal pefce ; contuttociò
confrontando la noftra colle citate figure
di Bloch, e delf Enciclopedia, fi
conofce ben torto lo flretto rapporto
di fomiglianza, che fra quefta fpoglia,
quantunque in gran parte logora, avvi
colla naturale immagine dell'Afeita dell'
Indie, da noi volgarmente denominato
Spatola.
Il pefce, che qui fi confiderà, non
oltrepaiTa, fecondo Linneo, la flatura
di alcuni pollici, ed è meravigliofo nel
modo con cui moltiplica la propria
fpecie, formando, a fomiglianza deU'ip.
pocampo marino, il paifaggio fra gli
animali ovipari, ed i vivipari.. Elfo
porta nello flato fuo naturale un'am^
pia vefcica al ventre in forma di borfa,
entro la quale fi contengono le fue
uova formate, a differenza dell' altre,
del folo torlo, e di parecchie fottili
membrane, che lo circondano. Quefla
vefcica fituata fra le pinne pettorali e
addominali non apparifce neppur eiTa
nel noftro efemplare a motivo della
fua piccolezza, o per eiTerfi forfè con-
Arcita ventricora. Mi/s, Frid. Adolph. Tom. I. pag. 79.
tab. 30. fig. í.
L'Ascite. Eiuycbp, Metìj. Ichth. pag. i j j . N." 21. PI.
« ; . fig. if4.
Etß parvo hoc in Ichthyolitho fecunda
pinna dor fi adipofa, fcxque ad roflrum
cirri, nec ma xml analis remiga
radii ( qua apud Syßematicos infignia
funt ìmjus pifcis precipua ) haud
amplius difcerni pojfint ; attamen noflram
citatis cum Blochii, et Encyclopiedia
figuris conferendo, illieo fimilitudinis
affinitatem, qua inter hoc fpolium,
etfi magna ex parte exefum, cum naturali
Indoi Afcitte, vulgo a nobis Spathula
nuncupati, int er cedit, agnofcimus.
Pifcis, quern hie confi.dexamus, juxta
Linnaum nonnullorum poJUcum Jlaturam
minime excedit, miroque modo multiplicatur,
atque ut marinus Ippocampus
inter ovipara, ac vivipara ammalia nodum
connexionis conjiituit. Vivens amplam
gerit alvo vefcicam ad injiar facculi,
in. quo ova claudunttir in hoc ab
aliis diverfa, quod albumine carent, ac
pluribus exilibus membranis vefliuntur.
Hiec vefcica inter pinnas peBoris, atque
abdominis locata, deefl quoque in noftro
exemplari, aut ob parvitatem, aut quia
tit reliquie molliores partes, antequam
pifcis lapidefceret, evanuit exinanita.
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funta, come tutte le altre parti piti
tenere, prima della di lui converfione
in foftanza di pietra.
Non molto voluminofa in proporzione
di quella degli altri Siluri è la
tefta della fpecie, che defcriviamo, la
quale comparifcc rotonda dalla parte
anteriore con una fpecie di conveflltìi
fulla fronte. Contanfi in quefto pefce
due pinne dorfali, due pettorali, due
parimenti nel ventre, una alia regione
delf ano maggiore delle ventrali, ed una
profondamente bifida nella coda. Rifpetto
ai raggi, che, a riferva della feconda
dorfale, entrano nel teiTuto di
tali pinne, rilevafi eifere acuto il primo
raggio delle due pettorali, e folido
verfo la bafe il raggio primo della
pinna dorfale prima.
L a verificazione del numero, e qtialità
dei raggi nel noftro fcheletro fi
rende impolfibile per lo ftiito di deperimento,
in cui fi trovano quafi tutte
le pinne. I rimafugli però, di quefte fi
oflirvano corrifpondenti nella figura,
e luogo dell'inferzione a quelli della
naturale immagine della Spatola. Manca
folo, a poterne compire il confronto,
un avanzo della pinna adipofa del dorf
o , la quale per ellere di foftanza molle
non ha potuto refiftere agli urti del
tempo, ed ha dovuto corromperfi come
tutte le altre parti di fimil genere,
fra le quali è da contarfi non meno
la vefcica del ventre in quefto foffile
interamente abolita. Del rimanente la
figura, e proporzione del corpo, la forma
rotondeggiante, e convelfa del capo,
la ftruttura a due branchi acuminati,
e profondamente bifida della coda fempre
più confermano la relazione di queflo
piccolo Ittiolito alla fpecie Linneana
fuperiormente defcritta.
Speciei, quam deferibimus, ad reliquos
Siluros ratione habita, non admodum
magnum eft caput, quod anterius
rotundum quadam in fronte gibbofitate
apparet, Hujus piféis in dorfo duie pin.
du£ itidem in peBore, duce in ventre,
una in ano ventralibus major, atque
una altius bifida in cauda numerantur.
Quoad radios, qui pneter fecundam
dorfalem has pinnas fubtexunt, primus
duarum peéloralium radius eft acutus,
ac primus prioris dorfalis radius eft ad
bafim robuftus.
Numerum, ac qualitatem radiorum
noftro in fceleto invenire baud pojjibile
eft, oh cunéìas fere pnnas admodum labefactatas.
Harum tam.en fragmenta tum
figura, tum infertionis loco cum pinnis
in naturali Afcita imagine congruunt.
PerfeBam ad fimilitudinem fruftum deeft
dorfalis pinme adipofce, qua cum mol.
lior fuerit, temporis injuria minime resi
fiere potuit; fed corruptioni obnoxia,
ut catene ejusdem fpeciei partes, collapfa
eft. Haud focus de hujufce f o f f i .
lis in ventre accidit vefcica, qua eadem
de caufa prorfns interiit. Caterum corporis
figura, acproportio, teres forma
ac convexa capitis, cauda biloba, ac profunde
bifida parvum hoc Ichthyolithum
ad Linnaanam fpeciem. fuperius adfertam
magis. m.agisque fpeilare confirmant.
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