
B. 6. D. I I , 15. P. 13. V. I , 5. A. 3 , 8. C. 15.
È così tenuej e minuto, il pefce,
che imprendiamo ora ad efaminare, che
appena fui di lui fcheletro foflìle qualche
lontana indicazione 11 può raccogliere
della nativa fua fpecie. Macchiato
effb naturalmente di teiTere e fafce
bianche fopra un fondo di color bruno,
viene da noi annunziato colla denominazione
tecnica di Mappamondo
per la fua fomiglianza alle carte che
portano quefto nome.
Bloch fu il primo a pubblicare, e
defcrivere un fimil pefce, originario
anch'elfo dei mari di Oitenda, come
la precedente fpecie. Bislungo, e lanceolato
è il piccolo di lui corpo, largo
appena tre quarti di pollice, e poco
più di tre pollici lungo. L a fua tefta
vokiminofa in proporzione del tronco
11 diftingue per l'ampiezza degli occhi,
e del labbro, che vefte la fuperiore
mandibola della bocca. Corti, e robufti
denti cingono f apertura di quefta,
che veggonfi tuttavia nella fpoglia fosfile
da noi prodotta.
Oltre al carattere della membrana
branchioftega a fei raggi, le pinne che
foftentano il di lui corpo offrono le
feguenti note diftintive del Mappamondo
. La dorfale divifa in due fpecie di
lobi contiene 11 aculei, feguiti da 15
minutiffimi raggi più elevati delle fpine,
che li precedono, i quali il producono
a foggia di cono ottufo fino
alla coda. Le pinne pettorali di forma
elittica fono inteffute di 13 raggi femplici
anch' e f l i , e teifuti come i dorfali.
Cinque foli raggi preceduti da un valido
aculeo formano le due remigi addominali
cortillìme, e ovali, che fporgono
dalla regione toracica in faccia
alle pettorali. La pinna anale incomin-
Tam tenuis ac minutus tfl f ifciculus,
quem modo cxaminandum ajfumimus, quod
vix ex ejus foßli fcelcto aliquod nativie
fpecieì indicium leve defumi potefl. Stygmatibus,
ac fafciolis albicnntibus maculatus,
a nobis Mappx tecnico nomine,
cum geographtcis cartis ah fimilitudine,
deßgnatuf.
Trior Blochius hunc pifcem, et ipfum
quoque, ut pracedéns, murium Oßendis
fobolem mlgavit, ac defcripfit. Oblongum,
et lanceolatum ejus eß corpus, no-
•vem pollicis lineas vix latum, ac paullo
plus tribus pollicibus longum. Caput prie
corpore oboefum, oculorum, ac labii,
fuperiorem maxillam tegentis, amplitudine
eß inßgne. Breves, robußique dentes
riílum armant, qui adbuc in bac
foffili exuvia fuperfunt.
' Prater notam membrana branchiojie.
radiorum VI, pinme, qu£ ejus corpus
fulciuntur, qiiee fequuntur exhibent
attributa Holocentri maculati precipua.
Dorfalis in duo quidam fegmenta divifa
XI continet acúleos, quos pone XF perminuti
fequuntur radii fpinis pneceden-
, tibus Mores, ac ad caudam ufque obtuji
cunei more produBi. PeBorales elíptica
xin .funt radiis Jimplicibus, dorfalium
ad injlar textis compaBie. Qiiinque
tantum radii, valido aculeo fequente,
remigia abdominalia brevijjima, atque
ovalia conficiunt, qua obverfa peñoralibus
e thorace adfurgunt. Analis a
tribus crajjìs incipit fpinis, quas Fi l l
'i radii ramificati fequuntur. Cauda
ccxxxv
da da tre corte fpine voluminofe, alle
quali fuccedono 8 lunghi raggi ramificati.
La coda per ultimo del Mappamondo,
che il apre a ventaglio, è
perfettamente circolare nel margine efterno,
e rifulta dall' aggregato di i 5 raggi
filiformi indivifi, e fra lor paralleli.
I connotati, che fi defumono dalle
pinne, mancano la maffima parte nel
noftro individuo del regno foflìle; vi
fono però de' refidui, che manifeftano
la flrefla forma, e difpofizione delle
poc'anzi defcritte pinne; ed avvi tuttora
un avanzo dell'originaria fifonomia
di queir Olocentro, a cui giudichiamo
di riferire per approlTimazione
fiffatta fpoglia, fintantoché da altri
Ittiologi efaminata, non venga con
nuovi fondamenti creduta fpettante a
differente fpecie.
denique Maculati, qua ut ßabellum ex.
panditur, externo in margine perfeSum
circulum refert, ac ex XV radiorum ßliformium,
indiviforum, ac aquedißantium
cumulo coalefcit.
Attributa, qua a pinnis
plurima ex parte nojlro in focili défunt^
remanent adbuc tamen reliquia, qua eamdem
formam ac dijlributionem pradi-
Barum pinnarum exhibent... Supereji adirne
originalis faciei illius Holocentri,
ad quem banc exuviam referendam effe
putamus, vejligiumj nifi forte aliis ab
Ichthyologis examinata novis momentis
ad diverfam fpeciem pertinere comprobetur
.
N. CU.
L A S E L L A
L U T I A N U S EPHIPPIUM
TAV. LVI. FIG. 4.
L. Opercniis fcrratis. Bloch. With. VII. pag. 131, Prochilus, ovate figura:; macula fufca magna ;
PI. CCXLV. fig. 2. fquaniulis levigatis. Klein. Mifs. Pifc. pag. 60..
Chaetodon albescens, macula magna nigra, iciii Muf. N." i. tab, ii. fig. i.
' } • pag- 77- N.» 2f. tab. 26. fig. z;.
B. 6. P. ip. D. IO, 16. V.-; A. Z, I4. C. id.
Prefenta il primo afpetto di quefto
pefce la figura di un Mollidente; e
tale diffatti fu giudicato, e defcritto
dal celebre Artedio nel Tomo III del
Teforo di Storia Naturale di Alberto
Seba, che abbiamo citato nelle Sinonimie.
Ma avendo pofcia il dottiillmo
Bloch ftabilito un nuovo genere di
pefci toracici in quelli, i di cui coperchj
branchiali fono fquamofi, addentellati,
ed inermi, quefto pefce fu per
fiffatti caratteri richiamato da' Mollidenti
al genere de' Luzziani.
L a Sella, che vive, e fi pefca in
Oftenda, è un pefce ovale bislungo
fchiacciato, come alcune fpecie di Spari,
e tinto nel corpo di colore cinnaberino,
con una grande macchia nera
ai lati del dorfo, e le remigi verde-
Primus ißius pifcis adfpeBus Cbatodontis
exbibet figuram; ac talem revera
Artedius in III Volumine Thefauri
Hyßoria Naturalis Alberti Seba,
quem in Synonimiis citavimus, putavit,
ac defcripfit. Afl cum Blocbius pifces
branchialibus operculis fquamoßs, denticulatis,
atque inermibus in novum tboracicorum
genus collocaverit, e Chaetodontium
in Lutianorum genus fuit revocatus
.
Ephippium, quod OJlenda in pelago
degit, atque pifcatur, pifcis eft ovalis,
atque oblongus, ut Sparorum nonnulli
complanatus, cinnabrino colore fuffufus ,
macula fufca in dorji lateribus magna,
ac remigiis viridi-flavefcentibus. Caput.
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