
N. III
L" AGO CINESE
f i s t ü l a r i a c h i n e n s i s .
T . V. FIG. I.
F. cauda rotundata mutica. Liiin. S. N.pag. n i - N.o i.
F. corpore fquamofo comprelTo; cauda rotuiidata feta
mdla. Bieycl. nieth. 1. c. pag. 148- H- 7i-
Solenoftomus cauda rotundata integerrima; feta nulla.
Groìum. Zooph. pag. 366.
L a forma cilindrica e piatta del roflro
colle mafcelle alla fua fommità,
e la coda rotonda mancante di appendice
fetofa fono i due caratteri , che
diftinguono 1' Ago Cinefe dalle fpecie ad
elfo congeneri , ed anche dagli Efoci
Americani ed Aliatici, ai quali fomiglia.
Egli abita nelle acque marittime
della China, luogo abbondantiiTimo di
)>efci particolari fconofciuti affatto nelle
regioni d' Europa , dovè ora rilevali
r cfiftenza tra i foflili di un' antica fua
fpoglia.
Il corpo dell' Ago Cincfe nello flato
fiio naturale non è molto diverfo in
quanto all' abito eflerno da quello delF
Aguglia dei noftri mari, di cui parlel'emo
fra poco . Solo rilevail in eiTo un
roftro meno lungo e più largo fatto di
lui folo pezzo a guifa di tubo, laddove
r altro è comporto di due paralleli
fra loro e fottili, che 11 aprono a foggia
di bocca. La flatura altresì dell' Ago
Cinefe paragonata nelle fue dimenfioni
coir Agtiglia fuddetta fi manifefta affatto
diverfa , come apparifce più chiaramente
dagli efemplari grandioll di fimile Fiftularia,
che dentro allo fpirito di vino
11 confervano nei gabinetti reali di Firenze
, e dell' univerfità di Pavia . L'illuftrc
Linneo che defcrive colla folita
fua precifione un tal pefce dietro alle
figure di Pctwerio (6) e di Valentino
(7) analoghe a quella del noftro folTile,
alTegna col fentimcnto del Gronovio (8)
al medefimo 7 pinne : una dorfale di
CO Gazophyl . 1. C.
(7) Ind. ;. fig. 2;. 491.
Bellone maculata Cauda trapctia. Argfnov Orycht. I7ff.
pag- f j f . H. fig- D.
Acus chinenfis maxima . Pether Gazophyl. tab- 68.
fig. I. • -
Fißularia Chinenfis fpecieni ah ejusdem
generis Fifcibus afque adeo ab Efocibus
America & Afi-e, quorum gerit fimilitudineni,
late disjungunt infignia due :
roßrum fcilicet cyUndraceum teres complanatum
& maxillas in extvcmitate ferens,
cauda vero rotunda nulla fetarum
appendice adjeña. Nomen Uli a mari
quod Sinas ad orienten! & meridiem ambit,
cui datum, ut et pifcofum effet &
eas aquatilium fpecies aleret, quii neque
ad fua litora neque , in alto Europa unquam
deprehenderit j & tarnen quibus noflro
in mari vivis invehi non .licuit, ex iis
unum Verona fuis immortuum humatumque
montibus Europa: oculis refermvit.
Non magnum porro discrimen cß inter
Acus noßri maris, de quibus infra fcribemus,
ac Fißulariam Sinenfem , quod
pertinet ad ea qua extrinfecus funt. Tantum
differt quod hujus rqfirum brevius
er latius eß, tubique inflar uno ojfe conßat;
illanim vero duobus gracilibus oßibus,
¡equali intervallo produßis, quorum
hiatu cibum capefßmt. Modus etiam corporis
longe diverfus, ut dare compertum
eß ex eoriim collatione cum Fißulariis,
cquiS de more conditi: in regiis Mufeis
Fiorentino & Ticinenß fervantur . Linneus
concifa ut folet brevitate htme pifcem
defcribens prolatis Fetiverii & Valentini
figuris Iconis noflri ßmillimis ,
Uli feptem cum Gronovio pinnas attribuit
: unam quidem XXVI dißinäam radiis
in dorfo, duas XVI radiorum ad
peélus, totidem ventrales VI radiis inßruäas
ad anum vero & ad caudam
ßngulas , quarum hisc radios gerit X I ,
illa XXIV . Inveßigantes igitur utrum
(8) Zoophyl, 1. C.
X V I I
26 raggi , due pettorali di i6 , due
ventrali di 6 , 1' anale di 34, e la caudale
di 11 : confrontando fu tali rapporti
r Ittiolito Bozziano che 1' immagine
ci prefenta del medefimo pefce,
rilevafi che 1' aletta dorfalé ha perduto
parecchi raggi confervandone foli 15,1
quali anche per la lor fottigliezza fi ravvifano
a flento. Le pinne pettorali poi,
le ventrali, e 1' anale mancano parimenti
di una gran parte dei loro ofllcelli,
ma hanno però le radici al fito precifo
in cui veggonfi nelle citate figure. La
fola pinna caudale corriiponde nel numero
dei raggi ai caratteri Linneani, ed
oltre a ciò ritiene eziandio nella circonferenza
la rotondità che 1« è propria
. Malgrado adunque le alterazioni
fin qui notate fu parti delicatifllme e
difficili a confervarfi, rimangono nondimeno
degl' indizj ballanti per riconofcere
dall' abito efteriore di quefta fpoglia,
e dai refidui de' fuoi contorni 1' immagine
sfigurata dell' Ago Cinefe .
Fra i pefci naturali d' America che
full' originale difegno del P. Plumier
fi veggono efprefll nella Tavola vigefima
fefta della nuova Mineralogia di
Argen-wille, uno ve n' ha che combina
efattamente col noftro Archetipo sì nell'
efterna faccia, che nella dimenfione e
flatura del corpo , e nella difpofizione
delle fue membra. Elfo è riferito dall'
autore alle varietà dell' Aguglia belone ;
ma parrebbe piuttoflo a primo afpetto
una fpecie di Spinai-ello (9) , attefo il
carattere degli 8 aculei che precedono
la fua pinna dorfale . Noi crediamo di
poter collocare fiflTatto pefce nel genere
delle Fiftularie, al quale fecondo il
fito delle pinne ventrali e la ftruttura
dei roftro indubitatamente appartiene 5 e
fotto quefti rapporti non dubitiamo di'
giudicarlo una varietà dell' Ago Cinefe
vivente in America, le di cui differen.
ze dalla fpecie comune confiflono nella
flatura più piccola, negli otto aculei dorf
a l i , e nel corpo tigrato di bruno fopra
un fondo di roflb chiaro . Che fe
tali caratteri folTero tutti vifibili nell' Ago
foflile del gabinetto Bozziano, fi
potrebbe con ogni certezza determinarlo
per un individuo della varietà rife-
C9) Gaíleroíleus Limi.
Far. Il
hie fecundi ordinis nota in Ichtbyolitho
Bozziano compareant invenimus pinnam
dorfalem radiis Xl diminutam, ex iis qui
superfunt obtritos exiles baud facile
internofci, quod reliquum piinnarum eß
vix oculis cerni poffe a tenuijfimis fuis
ojfibus nudum ; qu^e tamen radices co prorfus
loci habent , quo in diÜis ßguris
deßxas intuemur . Una excipitur pinna
in quam caud.a deßnit : buec & nativam
formam rotundam exprimit, ff radios tot
obtinet, quot Linneana lex fanxit. Nihilominus
, etiamß m.utatio tanta faila
eß, quanta in partibus ßeri oportuit mollijjimis
& fragilibus, qua diu fane nequeunt
permanere habemus tamen indicia
non dubia, M vel ex habitu corporis
& lineamentorum circuitu ac veßigiis
banc, deformatam licet, Sinenfis tamen
Acus ßguram effe rite poffimus pro-
Inter America Fifces ex archetypis
figuris F. Flumierii expreffos in Tab.
XXVI Nova: Mineralogia; CI. Argenwillii,
unus occurrit, qui exemplar nofirum
non forma tantum fed modo corporis
atque amplitudine, turn qualitate ipfa fituque
membrorum perfeitz imitatur ac velati
effingit . Ilium eruditus auBor adjungit
varietatibus Acus Belones} & tamen
primo adfpeBu putaret aliquis p>ropter
injigne illud aculeorum vill , qui
pinnam dorfi antecedunt , hunc pifcem
non multum fere a Gafterofteis difiare.
Verum cum certas teneamus notas rofiri
fpeciem & pinnarum ventralium fitmn i
id confiare arbitramur, quod fat is efi, ut
hoc definite fifiulario generi fubjici debeat,
Jitque proinde habendum abfque ulla
dubitatione veluti quidam a Sinenfi
Acu modice difjunitus gradus, cui habitanda
cefferint fret a Americana. Gradus
porro hujufmodi, quatenus ab communi
fpecie differt, ita , f i placet , definitur
corpore minori, dorfo o3onis aculéis armato
, & cute fubrubicunda fufcis maculis
adfperfa . Equidem f t bac figna in
Bo&ziano Acu omnia liceret perfpicere ,
jam certo hunc ex Americanis effe confiitui
poffet : nam f t acúleos excipias ,
I , ,
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