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di fafcie bianche, veduto da Fifone
nell'America Meridionale al Braille, e
a quello che fu defcritto nella Zoologia
britannica di Pennant, riportato anche
da Willougbey nella fua.
Il corpo del Macarello britannico
è fufiforme come quello del Tonno,
ma meno attenuato dalla -parte del roitro,
e più largo da quella del tron-,
co. Elfo propriamente conviene nelle
dimenfioni e nella flatura col Palamida,
dal quale è diverfo foltanto nella
groiTezza, e nei differenti contorni della
fua forma. La parte inferiore del
tronco, notabilmente riftretta verfo la
coda, è guernita alla linea del dorfo e
delfano di appendici rotonde in figura
di falfe pinne, delle quali fette fe
ne contano in ogni lato. La tefta di
qiiefto pefce è volum'inofa, con occhi
in proporzione più grandi di quelli
del Tonno, mafcelle più corte, ed ottufe,
e fquarcio meno eftefo di bocca
. Dall' apertura delle branchie di
mezzana grandezza partono due lunghe
pinne, che oitrepaifano la regione
dell'ano, e quelle fono le pettorali.
Due altre pinne forgono da'fuoi omeri
poco diverfe dalle dorfali del Palamida
: la prima compofla di 7 aculei,
e la feconda di 14 raggi. Breviffime
fono le fue pinne ventrali, e
Umili a quelle di tutti gli Scombri ;
l'anale alterna colla feconda dorfale è
inteffuta di 9 raggi, e la caudale di
30, che fi ripartono in due fegmenti
lanceolati, e lunghiflìmi, d'onde rifulta
una pinna arcuata maggiore della caudale
del Tonno , e d'ogni altra de'
fuoi congeneri.
Nel noftro Ittiolito quantunque sfigurato
in molte fue parti fufliflono
tuttavia le principali note caratteriftiche
del Macarello britannico, che abbiamo
finora indicate. Scorgonfi in effo
primieramente le due lunghiilìme
remigi pettorali, e le appendici rotonde
alla coda, che fegnano i rudimenti
diftinti delle fue falfe pinne. Si veggono
inoltre i tronchi dei fette aculei
della pinna dorfale prima, e i 14 raggi
, dei quali è compofla la pofteriore.
Nella pinna anale fi contano precifamente
9 oiTicelli, ficcome in quella del
ilio , quem in Britannica Pennantius,
Willougbeyus vero in fua Zoologia defcripfere.
Alatungce, ut Thynnonm, corpus f u .
ßformej at minus gracile ad rictum >
latius autcm in pectore. Menfura ceque
ac flatura congruit cum Pelamo , a
quo tantummodo craffitudine atque extremis
formte lineamentis differt. Inferna,
et ad caudam contractior in dorfo
atque ano fphiericce eminent appendices
pinnularum ad inflar , quarum feptem
quaquaverfum. Caput volumine confpi.
cuum, oculis. quam in Thynno amplioribus,
brevioribus, obtußsque maxillis,
nec non rictu minus patenti. Ex bran,
chiarum minime ingentium hiatu longiS
pectoris excurrunt piume ultra anum
protenfie. Dua exfurgimt in humeribus
ab pinnis in Pelami dorfo non admo.
dum dißimiles; prior VU aculéis, poflerior
Xir confiât radiis. Ventris autem
icque ac in reliquis Scombris perbreves
pinme^ illa autem ani, qute cum fecunda
dorß alternat, IX fubtexta eft radiis^
pinnaque in cauda XXX, qui in
duo dividuntur fcgmenta per longa, lancearum
more acuta , ex quibus pinna
exfurgit, quie ad inflar arcus curvatur,
quicque pinnas in cauda Thynni, et cçngenerium
excedit.
In Ichthyolitho, quem fubjicimiis, etfi
plures labes appareant, principe^ tamen
Alatungie Britannici, quas hactenus defcripfimus,
notiC fuperfunt. Duo extant
longiffima pectoris remigia , nec non
fphieriae ad caudam appendices, quit
fpuriarum pinnarum explicita vefligia.
accufant. Secati infuper prioris in dorfo
pinna aculei VII, nec non XIV radii
poflerioris apparent. In ani pinna IX
enumerantur ojßcula ; formaque et numerus
radiorum pinna ad caudam apprime^
cum Alatunga ab Ichthyologis
narrato congruunt^ qtiie precipua inß-
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Macarello defcritto, e corrifponde efattamente
allo ftelTo la forma e il numero
dei raggi della caudale, per le
quali note in ifpecie diftinguefi quefta
. fpoglia da tutte le altre che fono proprie
del Tonno . Non può negarfi per
altro che la perdita dei nativi colori ,
lo sfacello del capo, e di varie membra
, il reftringimento del corpo cagionato
dalla difleccazione, e la mancanza
di tutte le fquame, e di una gran parte
delle falfe pinne interiori non rendano
ofcura la conofcenza di quefta nuova
fpecie di Sgombro, diftinta foltanto per
piccioliffime differenze dall' accennata
poc' anzi , e da quella del Palamida
altrove defcritta ( i ) : tanto più poi che
altri efemplari di limile Ittiolito fuori
del Gazoliano da noi prodotto non efiftono
prefentemente ne' Mufei Verorefi,
che cuftodifcono le ricche fpoglie
della Laftrara, e dei pefci denominati
Bolcani.
gnia noflrum bocce fpolium a reliquis
Thynno attributis longe difcriminant.
Non inßciendum tarnen, defluxum colorem,
capitis, ac nonnullorum artuum
intabefcentiam, corpus exßccatione conflrictum
, fquamas affatim, inßmafque
pinnas fpurias magna ex parte dilapfas
cognita obfcuram difficilemque reddere
novam hujufce Scombri fpeciem, qute folummodo
perparvis difcriminibus ab ilia
fuperius notata, nec non a Pelamo
alibi defcripto fecernitur : eo magis,
quod hujus Icbthyolithi, prteter Gazolianum
a nobis exbibitum, nulla in pr^efens
extant exemplaria in Veronenfium
Lithotbecis, qute divites Laftrarie, et
pifcium adpellatione Bolcanorum exuvias
ajfervant.
N. XL VII.
I L S A U R O
S C O M B E R TRACHURUS
TAV. XXIX. FIG. 2.
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1
1 •
S. fpina dorsali recumbente, linea laterali loricata. Lmn.
S. N. XIII. p. 454. N.° 6.
Muf. Adolph. pag. 72. tab. ji. fig. i.
S. cauda vix bifurcata. Gromv. Muf. I. pag. J4. N.® 80.
S. linea laterali aculeata. Bloch. Ichth. II. pag. 57.
PI. LVI.
Curvata pinimi. Mangrm. Brafil. pag. lyo.
Lo fcarno avanzo della fjjoglia di
quefto pefce rimaflo imprelTo nella pietra
di Veilena nafconde agli occhi noflri
la maggior parte dei caratteri diftintivi
della fua fpecie. Ciò nondimeno
efarainandolo minutamente, e con
attenzione fembra non poterfi dubitare
ch'elfo appartenga ad un'antica fpoglia
del Sauro, logorata dal difcioglimento
delle fue carni avanti di paifare
all' incorruzione infierne cogli altri
pefci.
Le note generiche degli Sgombri
malgrado le rovine del tempo fi ma-
( 0 N. XX. Tav. XIV. fìg. i.
Furi. II.
Sauras. Sulvian. de Aquatil, pag. 78. fig. P. if.
Trachurus. Bellon. de Aquatil. pag. 191.
Aldrovand. de Pifcib. pag. 268.
Ruysch. Theatr, Aoim. I. tab. 11. (ig. 8.
Jonjion de Pifcib. pag. 94. tab. zi. fig. 8.
Willoueb. Ichth. pag. 150. tab. S. zz.
Quod de hujufce pifcis carnibus exu.
to fuperefi fpolio Veflenia in rupe ini.
prejfo potior a occultât propria fpeciei
attributa. Seduta tamen, minutaque indagine
patere viietur veterem effe Trachuri
exuviam, carnium defluxu labefactatam,
antequam fociis cum nantibus
lapide durefceret.
Etfi obßflant temporis injuria, nihilofecius
in Ga&oliano Trachuro praci- f
SI