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fervato preíTo di fe dal raccoglitore, ed
è flato quello, che tratto dalla polvere
in cui giaceva, ed accrefciuto di
nuovi acquifti, diede moto circa l'anno
1784 alla coftruzione dell'odierno grandiofo
Mufeo Gazoliano.
Sin da quando il vivente Co. Gio.
Battifta Gazola diede principio alla fua
Collezione, vedendoli poiTelìbre di una
cava di pefci foflili, della quale non
era flato inveftito il Marchefe Maftoi,
egli ebbe cura di proccurarfi degli efeinplari
in gran numero, e dei più fcelti
rapporto alla bellezza, alla perfezione,
e alla rarità dell'impronto. Nell'anno
1788 il f"0 Gabinetto contava già 400
e più tavole d'Ittioliti delle cave di
Veftena, ed aveva fuperato in numero,
ed in qualità tutte le altre raccolte
ittiolitiche di Verona, fuori di' quella
del chiaro Sig. Bozza, alla quale teneva
d'appreflb. Egli aumentò fenfibilmente
nel 178P di nuove fpoglie la
fua raccolta coli'aggregazione ad eiTa
di tutto il Gabinetto deU'Ili. MonCg.
Canonico Don Jacopo Dionifi; e nel
1791 gli proccurò il maflìmo ingrandimento
coll'acquiflo dell'intiero Mufeo
Bozziano, coficchè nell'anno appreiFo
il fuo Gabinetto era aiTortito di
oltre a mila dugento efemplari di pefci
folTili fra grandi e piccoli, non computati
gli fcarti dei doppj, e degl'imperfetti
.
Il Generale in capo dell' armata Francefe
Napoleone Bonaparte obbligò il Co.
Gazola a cedere in fuo potere quefla
degna collezione; e nel 17P7 la fpedì
in dono al Mufeo di Parigi, "dove
attualmente fi trova. Se non che
rinnovateiì poco dopo le efcavazioni
nella Laflrara, col foccorfo di quefle,
e coll'acquiflo della numerofa raccolta
di pefci fbffili, lafciata dal Co. Ignazio
Ronconi, tornò in breve tempo a
riftabilirfi grandiofo non meno di prima
il Mufeo Gazoliano.
Prima di pallare alla defcrizione delle
Ipecie, che particolarmente fi offervano
in quefto Mufeo, daremo una breve
idea del medefimo a cognizione di chi
non lo ha vifitato, e a giufta gloria
di chi lo formò, e lo poiTiede.
Non folamente la numerofa raccol-
Jam tunc cum vivens Joannes Bapìjìa
Comes Ga&ola Lithothecam incifiendam
affumpßt, fodinamque pfcium
foßlium emit, qua caruit Maffejus, quamplurima
exemplaria venußate, immimitate,
imprejfionisque excelkntia fekiliora
congerenda curavit. Anno MDCCLXXXFIII
amplius quadringentis inßruäa
erat Veflenìorum Ichtiolithorum tabulis,
aeterasque omnes numero, ac qualitate,
una Bog,z-iana excepta, quam pone fequebatur,
fuperabat. Anno fiquenti Dionjßana,
duobusque annis interlapfts etiam
Boz,&iana in maximam ampUtudinem auxit
ita, ut poßeriori anno millibus ac
ducentis typis cujusque generis, mutilorum
ac exeforum minime habita ratio,
ne , abbundabat .
Napoleon Bonaparte Reip. Gallio legionum
dux Comitem Joannem Baptißam
Ga&ola coegit, ut fibi colleBionem
hanc concederet: anno autem MDCCXCVII
Napoleon ipfe dono mißt MufiSO Fari,
ftenß, ubi nunc affervntur. Afl repetitis
paulo poß in Laßrara fojjìonibus, harum
ope, nec non copioßx Co. Egnatii Ronconi
empta colleäione, ad prißinmn rediit
Ga&oliana Lithotheca fplendorem.
Antequam autem ad recenfendas pi.
ßcium fpecies in ipfa affervatas transeamus,
minime abs re putamus in illa
deßcribenda obiter immorari^ tum ut iis,
qui nunquam viderunt, innotefcat, cum
ut Uli, qui eam congeffit, tenetque adbuc,
jußa honoris, ac glorile obfervantia tribuatur.
Non modo magna fojfilium pi/cium
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ta di pefci folTili; ma varie altre claffi
di produzioni fpettanti ai tre regni
della natura entrano nella ricchiiTima
fuppellettile del Mufeo Gazoliano, il
quale è diviso in cinque camere ridondanti
di cofe rare. La prima flanza
d'ingreflb offre fulle pareti dispofti in
ornati alla greca tutti i diverfi marmi
del Veronefe, che coniìftono in circa
600 efemplari di quadratura bislunga,
oltre alle laftre più grandi che fi trovano
in mezzo agli fpecchj, dei quali
i detti ornati formano le cornici. Appiedi
e nei contorni di quefta ftanza
ftanno degli armadj di elegantiffima forma,
e dell'altezza poco più di tre braccia
divifi in due piani diftinti, il fuperiore
de' quali prefenta nel maggior
colpo d'occhio la ferie copiofa delle
conchiglie naturali, si marine, che terreftri,
e fluviatili, e di qualunque parte
del Globo, diftribuite fecondo il metodo
di Linneo col! etichette dei nomi
tecnici, e della patria di ciafcheduna;
e l'inferiore i generi e le diverfe
fpecie delle conchiglie foffili contrappofte
nel loro fito precifo alle naturali:
ciò che rende quefta preziofa raccolta
non meno forprendente allo fguardo,
di quello che utilifllma, ed iftruttiva.
In mezzo alla ftefl'a camera dei marmi
, e delle conchiglie s'erge un armadio
ottangolare a guifa di maeftofo
trofeo, intorno al quale è collocata la
ferie dei granchj e mollufchi dell'Adriatico,
e le fpecie corrifpondenti impietrite,
e diffotterrate dalle cave dei pefci
dai monti di Romagnano, e dalle
colline che circondano la città di Verona.
Rimpetto al veftibolo della fuddetta
ftanza trovafi un'altra porta, che mette
all'appartamento abitato dal polTeffore
del Gabinetto, dove nel camerino
contiguo alla ferie delle conchiglie, e
dei marmi vedefi in eleganti quadri a
foggia di fpecchj la numerofa raccolta
degÌ infetti europei, difpofta fecondo
l'ordine del fiftema della natura, e diligentemente
defcritta, a cui forma un
bellifllmo intreccio la collezione degli
uccelli parte imbalfamati fotto campane
di vetro, e parte dipinti al naturale
fulle pareti.
copia; verum etiam plura alia ad tria
regna natura speSantia perdivitem Gag,
oliani Mußei augent fuppelleéìilem, quod
in quinque partitumefl cubicula rar is admodum,
pretioßsque rebus referta. Cu.
biculi, per quod patet ingrejfus, parietes
tejjellato opere graco marmoribus ve.
fliuntur variis a Veronenßum lapidicinis.
Quod opus fexcenta circiter conti,
net marmorum exemplaria forma quadra
oblonga, prater majora lapidum figmenta,
qua mediis in fpeculis ßta a coro,
ni s, ornamentisque ambiuntur. Subtus
bac, nec non in lateribus, angulisque
cubiculi plutei conßßunt forma pereleganti,
trium cubitorum cir citer altitu.
dine, in duas tbecas partiti, quarum fu.
perior {pulcherrimum vifu) copiofam no.
turalium concharum tum terreßrium, ac
fiuviatilium, tum pelagicarum undique
conquißtarum continet feriem , Linnaana
metbodo digeßam, additisque patria atque
adpellationc . Inferior vero genera,
ac diverfas ampleBitur concharum fof.
ftlium fpecies naturalibus obverfasj quod
non modo mirmn oculis, verum etiam
menti utile ac perjucundum efl.
Cubiculi in medio oBagonus, trophai
more, adsurgit pluteus, quem Adriatici
freti circumdat cancrorum, et mollufcorum
feries, fpeciesque adfiies e fojjìlium
regna in montibus Romaniani, nec non
ex collibus, qui Veronam circumjìjiunt,
defoja:
Contra hoc cubiculum oflium patet,
quod dominicalem ingreditur adem, ubi
proximo in cubiculo pulchris in tabellis,
et fpeculatis copiofa proßat europ£orum
infeBorum colleBio, juxta syßema natu,
ra dißrihuta, diligenterque defcripta .
Huic per belle inneäitur avium feries, aut
incorrupt arum vitreis sub defendiculis,
aut in parietibus feite piBarum.
©
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