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C C L X X I I C C L X X I U
N. CXIX.
L A L E P R E
C r C L O F T E R Ü S LUMPUS
T A V . LXV. FIG. í .
C. corpore fquamis offeis ungulato. Linn. S. N. XIII,
N.° I.
C. ordinibjis tubercuiorum fepteni. Bloch. Ichth. III.
pag. 52. pl. XC.
O i i o c o t i o n . , . tuberciilis cutaneis m acutum terminatts,
fparlini aíperatus. Klein. Mifs. pife. pag. 49.
tab. 14. Sg. J.
L e figure inefatte, che quali tutti
gl' Iconografi danno del pHce Lepre
dei mari Settentrionali, ed Americani,
rendono difiicilillima la ricognizione
del noftro ' Ittiolito per opera de' confronti
. Se fi paragoni difatti quella
Ipoglia colle immagini della Lepre marina
di Wi l lougbey, Jonfton, Ruifchio,
e Aldrovandi non vi fi fcorge molta
analogia nella forma del corpo, ed appena
qualche tratto di fomiglianza nella
faccia efteriore. Anche la figura di
Bloch, quantunque la più efatta di
tutte, difconviene col noftro efempkre
ne'fuoi contorni, prefentando nella
circonferenza un'elliffi, ed una tefta di
forma conica ottufa, laddove nell'Ittiolito,
di cui parliamo, la figura è decifamente
romboidale, e il capo a cono
bensì, ma prodotto in acume.
Come adunque a fronte delle accennate
rifleffibili differenze puolTl venire
in cognizione, che il noftro pefce appartenga
indubitatamente ad un' antica
fpoglia della Lepre marina? È da osfervarfi
prima di tutto, che Linneo
nella defcrizione di quefta fpecie non
accenna precifàmente la figura del di
lui corpo; e che nell'ultima edizione
di Gmelin fi riferifcono tra le varietà
della Lepre due pefci di forma rotonda
angolare, ficcome il noflro ( i ) , che
da Linneo erano innanzi flati clalTificati
ad efempio di Attedio (1) fotto il genere
de'Ricci marini (3), oltre all'a vvertirfi
da Bloch (4) trovarfene in molti
hioghi degli efemplari, che fono afilli
( i ) Diodon fpinofus. D. rarior.
Ci) Ichth. Gen. fj.
Lumpus gibbofìis. ìviìhugb. Ichth. pag. 20S. tab. II.
Lumpus angloruni. Gesner. Paralip. pag.
Aldrovand. de Pifcib. pag. 479.
Jonflün. de Pifcib. pag. 40. tab. 13.
fig. I. 2. tab. 24. fig. 14.
Nepisa. 0 . Fabr. Faun. Gro. pag, i j i . N.® 92.
Infideks effigies, quas Ichthjologi ferme
omnes de Lepore pi/ce ediderunt, qui
.4ri1ois, Americanifque in fret is degit,
difficillimam ejus recognitionem ex comparatione
defumptam rcddiderunt. Si reapfe
cum imaginibus marini Leporis Willougbey,
JonJìoni, Ruyfchii, atque Aldrovandi
bocce fpolium comparatur, baud
multa affinitas in corporis forma, vixque
aliquod Jtmilitudinis vejiigimn externa
in facie confpicitur. Etiam Blocbii
figura, etfi ceteris fidelior, nojiro cum
exemplari in linea, qux corpus terminât,
difconvcnit ; cum fit ellyptica peripbi^ria,
et caput conicum, obtufumque; in Jchthyolitho
e contra, de quo loquimur, figura
eft rhomboidea, atque caput, etfi
conicum, in acmnen porrigitur.
Quomodo igitur infiguibus bifce ex
difcriminibus cognofci poteft, pifcem no-
Jlrum certe ad vetuflam exuviam marini
Leporis pertinere? In primis obfervandmn
eft:, Limiceum in hujufce fpeciei
defcriptione minime ejus corporis figuram
indigitare i atque in poflrema Gmelini
editione inter Leporis varietates duos referri
pifces forma rotunda angulari ut
nofter, qui prius a Linnceo Artedii exeniplo
in Ecbinorum marinorum genus erant
redaCli ; Blochiumque advertijfe pluribus
in locis exemplaria valde lata reperiri.
Secundo in loco pro firmo habendum eft,
in/igne pnecipuum Leporis marini juxta
communes fyftematicorum obfervationes in
feptemplici fquamarum, feu tubercuiorum
0 ) V. Syll. nat. Edit. X. I. pag. j;r.
(4) Ichth. 111. pag, c,f.
larghi. In fecondo luogo devefi ritenere,
che il principal carattere diftintivo
della Lepre marina confitte, fecondo la
comune ofl^ervazione de Siftematici, in
una ferie fettemplice di fquame, o tubèrcoli
oiFei, che longitudinalmente cingono
il di lei corpo, tutto coperto di
altre minutiffime protuberanze ftellate.
PremefTe le efpofte notizie, apparifcono
ben tofto nel noftro foffile i più
ficuri indizj per riconofcerlo della fpeeie,
alla quale fi riferifce. In efiL primieramente
fcorgonlì tuttavia le impronte
de' tubercoli ofliei, e le piccole
protuberanze in forma di ftelle; la difpofizione,
la forma, e il numero delle
fue pinne corrifpondono intieramente
a quanto ofiirvafi nella nativa immagine
della Lepre marina; il dorfo prefenta
gli avanzi della pinna anteriore
adipofa, che lega infierne tre aculei
d'ineguale lunghezza, come rifcontrafi
nel confronto della figura di Bloch.
Inoltre fuffiftono in quefta fpoglia molte
altre particolari note fpecifiche, che
furono indicate da Gmelin (l) nella
defcrizione del pefce, di cui fi tratta.
L a fua tefta è breve, la fronte larga,
lo fquarcio di bocca ampio, le labbra
carnofe, e robufte, il dorfo a foggia
di barca, e i lati del corpo fpaziofi.
Al di più della pinna dorfale, che fta
in oppofizione a quella deU'ano, evvi
in poca diftanza dalla nuca un'altra
pinna adipofa, ed aculeata. '
L a ftruttura eziandio, ed il numero
de' raggi delle pinne in quefto Ittiolito
fuperftiti concordano colla mafllma parte
de' caratteri Linneani, e colla figura
della Lepre marina di Bloch, come
potrà vederfi ponendo a confronto della
citata figura le natatoje del dorfo,
della coda, e dell' ano, ove più o
meno incontrafi la medefima quantità
di raggi, e la fteiTa forma, e diftribuzione.
Non dubitiamo quindi, malgrado le
differenze dapprincipio accennate, di riconofcere
nel noftro uno scheletro antico
della Lepre marina, pefce copiofifTimo
negli icogli del mare d'Islanda,
e del Baltico, quanto volgare per l'infipidezza
della fua carne, Angolare altrettanto
per la fua fecondità prodigiofa.
( 0 Syft. nat, Linti. Par. III. p. 147?.
Piirt. II.
ofieorum ferie effe fittum, qui ejus corpus
ambiunt, omnino minutijfimis ßellatis
prominentiis inßruiium.
PramiJJìs haCienus expofitis notitiis,
noftro in foffili certiora illieo apparent
indicia, ex quibus ad fpeciem, ad quam
refertur, pertinere dJgnofcitur. • In primis
veftigia adhuc tubercuiorum ojfeorum, nec
non parvie ftelliformes prominentiie confpiciuntur¡
difpoßtio, forma, ac numerus
pinnarum natiua Leporis marini
imagini omnino refpondent. In dorso reliquia
remanent anterioris pinnce adipof
e , qUiB tres acúleos iniequalis longitudinis
vincit, ut in comparatione Biochiana
videre eß figurie. In hoc prcetere
a fpolio plures precipua iiota, fuperfunt,
qua a Gmelino in defcriptione
pifcis, de quo agitur, fuerunt adfignata.
Caput breve efi, lata fions, amplus oris
hiatus, labia carnofa ac robusta, tergus
ut cymba, ac latera corporis fpatiofa.
In pinme dorfalis exceffu, qua anali
pinna jacet obverfa, pone occiput alia
pinna adipofa, et aculeata confurgit,
Struttura quoque et numerus radiorum
in pinnis hujufce Ichthyolitbi reliquis,
cum plurima parte attributorum Linnaanorum,
nec non cum figura Leporis marini
Blocbiani concordant, ut citata figura
dorfi, cauda, atque ani remigia
comparando patebit, in quibus plus minusve
eadem radiorum quantitas, forma,
ac dißributio invenitur.
Etfi igitur difcrimina initio indicata
remaneant, minime dubitamus ajjerere,
naftrum Ichthyolithum vetuflam effe Leporis
marini exuviam i qui pifcis plurimus
fcopulos Islandici, atque Baltici
maris incolit, infipidis carnibus vulgaris,
at feecunditate portento fimilis,