
CCLXVI
d e ' L a b r i , e de'pefci Perfid. Errarono
quindi la maggior parte degl'Iconografi,
che full'archetipo di Marcgrawio
rapprerentarono quefto pefce di forma
ovale, o quali rotonda, e Gronovio
fleflb, che lo fpecificò col nome di
Sparo Ictrghijßmo dietro probabilmente
il confronto di fifFatte figure.
Confultando la tavola ducentefima
fefta dell'Ittiologia di Bloch, che fotto
il numero fecondo prefenta la naturale
immagine del Verraicellajo, apparifce ben
tofto l'errore degli accennati fcrittori, e
la corrispondenza della noftra figura
con quella di quefto pefce.
L a fpoglia, che produciamo, già da
molti anni diiTotterrata dalla Laftrara,
ove per più fecoli rimafe fepolta, non
è , che lo fpaccato di un cadavere infracidito,
che prima di confolidarfi dentro
alla marna, ha dovuto foftenere 1'
azione dell'umido diflblvente, e gli urti
della malfa terrofa, che gravitava fülle
ancor tenere parti, che lo componeva,
no. Egli è perciò, che il fuo corpo
comparifce, al confronto delf originale
di Bloch, alquanto più ftretto, e il roftro
nella parte fuperiore meno prolungato
, trovandoli inoltre le pinne o
abolite, o mancanti del precifo numero
de loro raggi. In mezzo però alle alterazioni
fofFerte, la faccia citeriore di
quefto fcheletro conferva tuttavia molti
tratti di fomiglianza colf immagine poc'
anzi accennata; e a riferva, che dalla
fua fuperficie fparirono le cinque fascie
transverfali di color nero, fufüstono in
elfo gl' indizj de" larghi integumenti
fquamoli, le quattordici fpine dorfali,
la coda lunata a diecinove raggi moltifidi,
la rotondità delle pinne anale,
e dorfale verfo l'eftrema parte del tronco:
caratteri, che congiunti alla forma
bislunga del corpo diftinguono il Verniicellajo
dalle altre fpecie dei Mollidenti
fin qui conofciute, e fanno ri.
conofcere il noftro Ittiolito per una
fpoglia di quefto pefce, che vive attualmente
ne' più profondi abiiTi dei
mari del Brafile, e d'Egitto.
det. Erravit igitur Icomgraphoruin vulgus,
quod Marcgraffii piéfura hunc pifcem
ovakm, feu ferme rotmdum exhibuerunt,
me non Gronovius ipfe, qui
Spari latifllmi nomine probabiliter ex harum
effigium camparatione eum dijìinxit.
Verum CCFI Elochiana Ichthyologie
tabulam, quce N.° II naturalem Vermi,
cularti imaginem repritfentat, ß confulimus
i illieo citatorum fcriptorum error,
nec non nofire figura cum illa adferti
pifcis congruenti a patefcit.
Exuvia, quam pluribus ab Une annis
e Laßrara exhumatam, ubi longo
¡evo condita delituit, depromimus, dimidiatum
efl putre cadaver, quod antequam
in lapidem obrigeret exedentem
hmniditatem, incumbcntisque fuper mollia
adirne membra terrete majfce nifum, pandusque
efl perpejjum. Hine ejus corpus
cum Blochiano originali in eomparatione
aüquanto ßriäius, ac roßrum fuperiori
in parte minus produHum videtur, cum
infuper pinnte aut ßnt delete, aut/olito
radiorum numero careant. Inter tarden
hißiBas labefaäationes ißius fceleti exterior
facies plura cum effigie nuper deßgnata
ßmilitudinis veßigia adhue confervat,
et licet e cuti quinqué tranfverf¡
s atrat^ fafeite evanuerint, adhuc tarnen
latarmn fquamarum indicia, XIV fpinic
dorfales, cauda lunata XIX radiis multißdis
conßans, atque pinnarum analis,
dorfalifque extremo in trunco rotunditas
fuperfunt. Hte nota ßmul cum forma
corporis oblonga Vermicularium ab reliquis
Chatodontium haíienus cognitis
fpeciebus feeernunt, noßrumque Ichthyolitbum
illius pifcis effe fpolium , qui
modo profundi or es Braßlienßs, ac JEgyptii
lequoris gurgites incolit, aceufant.
CCLXVII
N. CXVI.
L A V O L P E MARINA
E S O X r U L P E s
TAV. LXIV. FIG. 2.
E. pinna in medio dorsi; membrana btanchioftega triradiata.
Lim. S, N. XIII. pag, N.» j .
Vulpes bahamenfis Catisby. Carol, i . tab. I. fig. i .
Sardina? Rondel de Piscib. mar. lib. 7 . pag. Ì17,
Quantunque fcarfe notizie fi abbiano
fino ad ora di un fimil pesce abitatore
nelle acque marittime della Ca.
rolina, polliamo nondimeno, dietro il
confronto della figura pubblicata da Catesby,
riferire fondatamente a tale fpecie
rIttiolito, che forma ora il foggetto
delle noftre difamine.
L a Volpe marina ha molti rapporti
di fomiglianza col Luccio defcritto
al N.° 5p della prefente Ittiolitologia.
Fufellato, ficcome quello, e bislungo
nella corporatura, divifo nella coda in
due ali lanceolate, prodotto, ed acuminato
nel volto, e veftito alla fuperficie
di minutiffime fquame, appena potrebbe
diftinguerfi per una fpecie particolare
d'Efoce dalla diverfa ftruttura
degli occhi, e dalla varietà del colore,
fe un carattere più marcato di fpecifica
differenza non fi prefentaiTe immediatamente
nella regione del dorfo per
r unica pinna, che vi eCfte nel mezzo ,
all'oppofto del Luccio marino, ove due
fe ne contano fra loro diftinte.
Si riconofce ben tofto il noftro Ittiolito
per un pefce delf ordine degli
addominali dalf inferzione delle pinne
alla regione del ventre, e per un Efoce
dalla forma allungata del corpo, e
dalla ftruttura del capo oflèio fuperiormente
fpianato. Più difficile riefce all'
oflervatore il verificare i caratteri della
fpecie a cui elfo appartiene. Defumendofi
quefti principalmente dal numero
de' raggi delle diverfe pinne, fa duopo
il ricavarli con attenta ricerca dalie
due fezioni longitudinali di fimile Ittiolito,
di cui una foltanto ne rapprefenta
l'immagine, che pubblichiamo.
Nella Volpe marina fi contano 7
Etji baBenus minime de hoc pifee cognitionibus
abundemus, qui freta ineolit
Carolince, nihilominus effigie a Catefbeyo'
edita nifi ad hanc fpeciem Ichthyolithum,
quem examinandum aggredimur, pojfu-
Marina Vulpes plures cum Lucio in
N.' XXXIX defcripto hujufee Ichthyolithologite
ßmilitudinis habet affinitates.
Corpore, ut Ule, oblongo, et fußformij
cauda in duas alas lanceolatas divifa¡
porr ed a, atq. acuminata facie ; cuti perminutis
fquamis obteíia, vix ßngularis
fpeciei Efox ex diverfa oculorum ßruélura,
et colorís varietate putandus ejfet ;
ni fpecißcce differentite majus in medio
dorfo flatim apparerei indicium unica
pinna, fee us ac in marino Lucio, in
quo dua dißinäte pinna numerantur.
Hie noßer illico ex abdominalium ordine
ex pinnis in ventre inßxis, atque
de Efocium fimilia a forma corporis
oblonga, ac offei capitis ßruQura fuperius
complanata nofeitur. Attribut a fpeciei,
cui ßt referendus, pernofeere multo
magis efl diffieilius. Cum bac potifßmum
ex differenti in pinnis radiorum numero
eruantur, attenta indagine ex dimidiati
corporis ambabus partibus defumenda
funt ; at effigies, quam edimus typis, ißius
Ichthyolitbi unam tantum corporis partem
repnefentat.
Marina in Viilpe yn numeranturpinnce^