
XXX
zioni, e i rapporti dei loro principi coftitutivi
. L'una contiene molta terra calcaria
mifta a minor quantità di allumina,
di felce, e di ferro; l'altra rifulta da minor
dofe di calce con maggiore di argilla,
di felce, e di terra marziale: quefta
colla diftillazione fcarica nel recipiente
dell'acqua dell' ammoniaca fetida, ed una
foftanza bituminofa, che foprannuota all'
acqua in forma di olio ; quella non fomminiftra
che poco umore, ed infipido, nè
la più piccola parte dell'accennato bitume,
§xxv.
Gli ftrati di ardeiìa fifllle, oltre all' effere
differenti dalla citata pietra da calce,
a cui ftanno frammezzo, fono anche variati
fra loro da una circoftanza particolare,
cioè dal contenere alcuni foltanto degli
impronti di piante marine, ed altri,
unitamente a quefte , delle fpoglie di Pe-,
fci. Che fimili ftrati procedano da copiofi
depofiti di alluvioni, fenza anche dedurle
dalle reliquie delle piante acquatiche,
delle conchiglie, e dei Pefci, che
dentro di fe contengono, fi conofce fubito
dalla meccanica divifione delle loro
parti integranti : giacche polverizzando un
piccolo pezzo di quefta pietra, e col mezzo
di replicate lozioni nell' acqua feparando
la parte alluminare, e calcarla dalla filicea,
e marziale, rimane in fondo dei re.
cipienti un refiduo di arena, che fappiamo
effere generata foltanto dall'inteftino
moto delle acque correnti, e da effe de,
poCtata nel loro letto.
§ XXVI.
Nelle ftratificazioni tanto dei Pefci
foiTili, che delle piante, fi offerva una variazione
di colore, da non ometterfi. Ge.
neralmente l'ardefia, di cui fi tratta, è
biancaftra, e diviene poi bigia col tratto
fucceillvo del tempo , facendofi anche
più dura. Alcuni ftrati,però fono di color
cenerino, e a quefti ne fuccedono altri di
fchifto nero. È facile il rilevare la caufa
di fimile varietà di colori in una pietra
altronde effenzialmente la fteffa in qualunque
fuo ftato. Quelli, che fi fono trovati
alle cave delle torbe, e dei zolfi,
avranno più volte offervato, che i banchi
di terra fovraftanti a fiffatti bitumi
mme¿ oleì inflar, aijUie innataui . Ex illa
parum humoris fiuit, idque infulfum, nihil
bituminis.
§ XXV.
Hcec inter laminam, ^ molem, hoc
efl inter ardejìam, & lapidem calcareum,
differentia eft, tametfi illius Jirata inter
hujus ftrata interjaceant. Quidi quod ipfa
ardejtj: flrata non omnia prorfus eadem '
funt. Aliis enim plantee maritimie tantum
infunti aliis vero & Pifies cum piantisi
ex quibus, qua: iisdem Jlratis erigo fuerit,
fitispatet: attamen, omijfis pkntarum a.
quatilium, conchyliorum, & pifiium relii
qiiiis, ipfa partium divifio docet hac Jirata
ex aquis fibfidiffe. Etenim, f t fragmen
ejus lapidis in puherem triveris, partemque
calcar earn, aut alluminariam ajilicea,
& martiali figregaveris, continuo in imo
vafe aliquid árente reliquum eft i atque arenam
inteftino aquarum diffluentium motu.
feri, atque in alveis fubjtftere conflati
§ XXVI.
Ipfa etiam varietas coloris, qua ardeßa
ftrata inficiuntur, negligenda non eft.
Ardefia h¡ec univerßm albida eft, nec aqui.
leo colore immifietur, niß temporis diuturnitate,
qua durior fit: attamen nonnulla
ftrata colore cinereo funt, quibus nigrafubfunt.
Cur autcm hifce inftratis eadem fit
natura lapidis, non etiamßt color, facile
intelligi poteft. In fulphurariis, ^ turberiis
( fit venia verbo ) quie terra in bitu.
minibus impendenda eft, plertimque aut coelefti
colore, aut nigro tinSa eft, propterea
quod quce ex bituminibus exhalant , ipfa
in fe concipit; idem fit & in ea tellure,
ex qua aer inflammabilis folvitur, ut ex
fono colorati in azzurro, ed in nero per
le epatiche efalazioni, che ricevettero dal
fermento delle predette foftanze. Nè altrimenti
accade in quei fondi di terra, dai
quali fviluppafi dell'aria infiammabile, rimanendo
elfi tinti dagli effluvj di quefta
dell'uno, e dell'altro dei mentovati colori.
Ora analizzando fificamente gli ftrati
neri, dei quali è queftione, vi fi fcorgono
dentro dei frammenti di vero litantrace
bituminofo, e dei globetti di zolfuro
di ferro, oflìa di piriti, le quali a guifa
di pagliette di mica annidano parimente
nelle ftratificazioni di color cenerino
Quefta è pertanto la fola cagione, che nella
medefima ardefia fi formarono delle tinte
diverfe a mifura, che la foftanza oleofa
dei Pefci, e delle piante pafsò nell'
interno di effa a fomminiftrare i primi principi
degli accennati bitumi. Oltre al car-,
bone di terra, e delle piriti, fi trovano di
quando in quando nella fteffa pietra dei
gruppi di ambra fomigliantilfima a quella
di Pruifia, e delle fpiaggie del Baltico:
produzione, che riconofce la propria origine
dalla miftura dei fuchi refinofi vegetabili
cogli ol] delle foftanze animali, mediante
r azione, e il concorfo dei fali, che.
fi contengono nell'acqua del mare.
§ XXVIL
Non può dunque dubitarfi a tutti gli
efpofti indizi, che l'acqua marina non abbia
avuto la maffmia, e fors'anche l'unica
parte, nella formazione di fimili ftrati. I Pefci,
che vi furono copiofamente depofitati
colla fanghiglia , le piante acquatiche,
che vi efiftono in copia, i mollufchi, e
gl'infetti di mare ivi parimente prefenti ne
rendono indubitata prova. Nè debbonfi
a quefto luogo paftàre fotto filenzio. le
tre fingolari fpecie di Granchi, che fi trovano
in mefcolanza coi Pefci. Sono efll
il Longimano, il Setifero, t\iLocufta, di
cui veggonfi alquanti faggi nelle pregiatiffirae
collezioni dei Signori Vincenzo Boz.
hujus efflùvio illa alterutrum color em ducat.
Atque fi ftrata nigra, de quibus nunc quierimus,
za, e Conte Giovanni Battifta Gazola. Il
primo di quefti conferva in oltre nel fuo
ricchiffimo Gabinetto un efemplare dell''
Onifcus Oeftrus, due impronti di Aftli,
ed uno di Cimice Americano, tratti dalle
pietre della fteffa montagna. Nei medefimi
ftrati fi trovano parimente, ma rare ,
delle fpoglie intiere di ferpenti marini;
diligent er infpiciamus, in its, tum
f r agnina veri lithantrhacis bitumi nei, tum
globuli fulphuris ferri, fcilicet pyrit£ dignofcuntur
; qUie itidem in firatis ciñeraceis
inflar fefiucarum micee inhärent. Hxc
caufa varii colorís ardefia fuit, ea ratione
quodex plantis, pifcibus id accepit,
quod ad componenda bitumina vim habet.
Idem lapis etiam fuccinum continet,ßmillimum
Fruffiam, Baltico, quod gigni
folet ex fuccis refinofts plantarum oleis animalium
immixtis, accedente falium marinorum
aäione, unde elixivati concrefcunt.
§ XXVIL
Itaque dubitari non poteft, quod aqua
maritimi fi non fola hifce ftratis, faltem
maxima caufa fuerint. Pifies plurimi, qui
cum limo fubfederunt , plantee aquatiles
item plurima, mollufchi, & infiBa marítima
probatifiìmi tefles funt. Nec vero non
funt producendifingulares Cancri permixti
^¿/¿•/•¿ax, M/Wram Longimanus, Setifer,Locufta.
Pulcherrima horum exempla fervantur
duobus Mufeis Ga&oliano , & Boaziano.
In hoc pofteriori unus Onifcus Oeftrus,
duo Afili, Cimex unus Americanas,
omnes inde e f fof f i , confpiciuntur. Exuvia
item ferpentum maritimorum eodem ex loco
eruuntur, quarum aliqua apud Canoffam
invifuntur: neque volatilium reliquia
defunt. Jam pluma fojfilis, qua olim apud
Dionyfium, nunc apud Ganolam eft, latiffime
celebratur.