
1.1 ì
ìi
CXCII
te in fifFatto elemento, ci prefentino le
forme di alcuni cITeri non peranche
veduti, e fcoperti vivi nel mare.
Il noitro Ull'ero, tale denominato
dalle due barbe nodofe ed articolate
che porta alla bocca, fpedito il piccolo
difegno al celebre Bloch di Berlino, fembrò
da principio, che clafllficar fi poteiTe
per una nuova fpecie del genere
de' Ciprini. Ma non trovandofi in eflb
veruna traccia di pinne ventrali, il è
creduto di doverlo rimuovere dall' ordine
degli addominali, a cui fpettano
i pefci Ciprini, e di riferirlo con più
di ragione a quello degli Apodi.
. I caratteri, che diftinguono quefto
nuovo genere da tutti gli altri dello
fteiTo ordine fin qui conofciuti, fono il
capo nudo colla bocca troncata guer.
nita di tenui denti numerofiirmii, la
membrana branchioftega mancante, e il
corpo ellittico ricoperto di fquanie alla
maniera dei pefci toracici e addominali.
Due note caratteriftiche infigni fi
alTegnano per diftintivo dell'UlTero, cioè
le due barbe articolate alla bocca, e
la coda a due branchi inarcata ficcome
quella degli Sgombri. Egli viene chiamato
Monoptero per Tunica pinna,
che trovali nel fuo dorfo rimoEa dal capo
, e in vicinanza alla coda.
È r UfTcro, che imprendiamo a defcrivere
fugli avanzi di ima femplice
fpoglia follile, un pefce fquamofo di
non mediocre ftatura, e che fembra in
origine provveduto di molta carne. Ha
il capo, e la bocca piccola in proporzione
del volume del corpo. Due grosfi
cirri di forma cilindrica partono dai
lati delle fue labbra, e fi ftendono fino
alla regione dell'ano, rendendofi gradatamente
minori. Il fuo dorfo deferire
ima curva, e porta verfo la coda una
fola pinna oppofta all' anale, e rotondata
nel margine, in cui fi contano i i
raggi femplici, ed indivifi. Veggonfi
all' apertura delle branchie gli avanzi
della pinna pettorale, ma feiiza poterne
rilevare la precifa figura, e il numero
degli ofllcelli, che la compongono
. La regione del torace, e del ventre
non offre veruna traccia di pinne,
quando per tali non voglianfi riputare
alcuni frammenti de' cirri, che infranti
Glgas nqfter ita nuncupatus efl a cirris
nodojìs, at-que articulatis, qui ricium
circumjlant. Ciim ad Berolinenfem Bkchimn
mija frimum cjjct hujus pifcis
piélura, vifum ejl ut nova Cyprinorum
ex genere fpccies in clajfem redigi pojjet.
AJl cum pìinnnrum in alvo nullum rcpertum
ftierit vejligium, ab ahdominalium
ordine, ad quem Cyprini fpeBant, removendiim,
ac ad Apodum feriem refe~
rendum ejje putavimu-s,_
]^oti£, qu:e novmn hoc genus a reiiquisuniverjìs
ejufdem ordinii ìmcienus cognitis
fecernunt, flint nudmn caput orS'
tr lineato, exiguis denti bus refertijjlmo,
r/iembrante branchiojlegce defeilus, ac el-
Ijpticum corpus abdominaliuni, ac- thoxacicorum
pi/cium, ad. injlar fiiuaniis
amiilum.
Dure priicipuie mtce Gigantem dijiingiiunti
fcilicet cirri ad os articulati,
et cauda, ut in- Scombris, forcipis in
inorem diduóta, 2vlonopteron^ oh tinicam
pin-nam in dorfo a capite femotani,, accaud£
proximani, 'vocav.inms
Quem defcribendum ajfumimus, Oigas
ex meris fojjilis exiwiie reliquiis efl- pifcis
fqunmeiis non modica fiatar a, qui.
que in. origine multa pricditus cane videtur.
Habita ad corporis volumen ratione,
p)ar-vo efl capite, al-que ore. Duo crajjì
cirri teretes ab labiorum lateribus digrediuntur,
ac fenjìm decrefcentes ad
podicem- ufque perveniunl. Dorfmn incurvum
eft, ac imam tantum, caudam
verfus fuflinet pinnam, anali obverfam,
ac in margine rotundam, in qua XXII
rada Jimplices haud divijl numerantur.
Sranchiarum ad fcijfurnm pinme peiloralis
fragmina confpiciuntur j at haud
potis es veram ejus Jìguram, neque os-
Jìculorum componentium numerum defcribere.
In tboraci, -atque abdomine nullum
piinnarum vefligium agnofcas, nifi pinnarum
vice habeas quidam cirrorum.
frufia, qu£ fuper abdomen corruerunt.
Ani pinna contra dorfalem Jita, ac poflerius
incurva X f l l l conflat radiis gra-.
c x c i i i
fi rovcfciarono fopra l'abdome. La pinna
anale porta di rimpetto a quella del
dorib, e pofteriormente falcata, rifulta
dall'aggregato di i 8 raggi gradatamente
miriori, il primo de'quali è due volte
più voluminofo degli altri, cilindrico,
ed articolato a guifa de' cirri. La pinna
caudale per ultimo fi ftende in due
ampi lobi lanceolati eiTendo profondamente
bifida, ovvero lunata, ed intesfuta
di 14 raggi ramificati, 1' efteriore
de'quafi nell'uno, e nelf altro lobo
è della fteifa ftruttura del primo raggio
della pinna dell'ano. Il corpo di quefto
pefce è della lunghezza in circa di
un piede e mezzo, ovale bislungo, e
vcftito di tenuiffime, e folte fquame.
Siccome la morte, e diffeccamento di
quella fpoglia può aver portato dei
notabili cangiamenti nella primitiva figura,
e caratteri proprj della medefima;
così di buon grado invitiamo i Naturalifti
a portare le loro indagini più
mature fopra di elfa, onde meglio accertarfi
fe venga effettivamente a coflituire
un nuovo genere fconofciuto
dell' ordine dei pefci apodi , ovvero
appartenga fecondo il parere di Bloch
ad un'incognita fpecie del genere de'
Ciprini,
dalim minoribus, quorum prior duplo
cateris crajjìor efl, cylindricus, ac ut
cirri atticulatus. Demum pinna caudalis
in duos exerta efl lobos ampios, ac
lanceolatos, cumjit profunde bifida, Jìve
lunata, ac XIr fit intexta ramificatis
radiis, quorum in utroque lobo exterior
ejufdem efl dimenfionis, ac primus pinnae
analis radius. Pedem cum dimidio
¡equat longitudine corpus, quod ovale efl,
oblongum, ac perexilibus et denfis fquamis
obduñum.
Qiiia autem ob interitum, ac exfiiccationem
hujufce fpolii haud parum figura
ac notic ejus fuerunt immutateci ita libenter
Phyfiophilis illud maturius examinandi
facultatem facimus, ut apertius
liqueat, an revera novum genus ignotum
ex ordine pifcium apodum efficiat¡ aut
juxta Blochii fententiam. ad ignotam ex
Cyprinorum genere fpeciem pertineat.
N. LXXXI.
I L GEOGRAFO
O P H I C E P H A L U S STRIATUS
TAV. XLVIII. FIG. I.
Cephaloplijs corpore brunneo-ftriato. Bhch. Ichth. X.
pag. 141. tab. CCCLIX.
B. Y.. P.. XYI I . V. VI. A. XXVI.. C. XVII.. D. XHII.
Alcuni pefci di teda fchiacciata ricoperta
di fquame diedero occafione al
celebre Bloch di ftabilire un nuovo ge-,
nere di pefci toracici, ed è quefto l'Oficefalo,
a cui appartiene la fpecie, che
ora prendiamo ad efaminare.
Il Geografo, cosi da noi fpecificato
con quefto nome per le macchie in
forma di mappa, che veggonfi ai lati
del di lui corpo, fembra a primo afpetto
un pefce del genere Linneano
Nonnulli pifces capite deprejfo, ac
fquamis aperto celebri Blochio novum
creandi pifcium thoracicorum genus argumentum
pnebuerunt. Hoc Ophicepbalorum
genus efl, ad quod fpecies pertinet,
quam modo examinmdam aggredimur.
Geograpbus, ita a nobis diflinäus ob
maculas, quie Mappa ad inflar later a ejus
corporis pingunt, primo videtur intuitu
pifcem effe ex Linnceano Labrorum genere,
fi oris flruéìun, ac difpofitio, et
' j