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noj e lì propagano. Ciò nonoftante le noftre
cognizioni in quefta parte di Storia naturale
fono ancora ben fcarfe, e fi poflbno
appena contare dei leggeri frammenti d'Ittiologia
foflìle fparfi nelle opere dello
Scheiichzero, del Vallifnieri, di Wa l l eno , e
Linneo, ed in quelle di varj altri Scrittori.
Il celebre March. Maffei nel Tomo
III della fua Verona ilhiflrata, parlando dei
Pefci di Veilena fui confine del villaggio
di Bolea, aflerì in generale, eh' erano Pe.
fci la maggior parte marini, e che parecchi
appartenevano a differenti mari ; nè
quindi fuffifte la contraria opinione attri.
buitagli dal Wallerio, eh" egli fofteneife
non darli altri Pefci foiTili, che di acqua
dolce .
Scheuchzero avea dimoftrato l'efiflenza
di Pefci indiani nei monti fchilìofi della
Svizzera, della SaiTonia, e del Veronef
e j e determinò inoltre fra quefti Pefci i .
Generi Xipbias, PlemoneBes^ Mm-ana, EJox,
Perca, Cypriniis. Linneo ridulTe i foli
Ittioliti di Verona a fei generi, cinque
de' quali non erano flati oiFervati dallo
Scheuchzero. L o ifeiTo fece il Wallerio,
appoggiandoli all' autorità del Linneo, e
furono quindi ftabiliti da quefli due Mi.-
neralogi i primi lineamenti dell' Ittiolitologia
Veronefe nei generi Murena, Searus
» PkuroneBes, Scorpiena, Scomber, e
Trigla : ciò che trovafi anche additato
nelle opere di Gio. Gefnero.
Il Conte Ginnani nella defcrizione del
fuo Mufeo di Ravenna, pubblicata nel
1763 da Camillo Zampieri, fu il primo
a indicare tra i Pefci foillli del Veronefe
diverfe fpecie fpettanti agli accennati generi,
e ad altri eziandio, che fino a quel
tempo fi erano ommeffi. Notò pertanto
trovarfi ne/ monte Bolea ful Vicentino, come
egli fi efprime, i. la Mitrana Salviani
del Wi l lougbeyj 2. il Mullus major,
o Triglia lira di Artedio; 3. il SJiombus
Willougbeyus, Rombite dell'Aldrovandi;
4. il Saurus- Salviani, o Sparus Sargus dei
rnoderni Ittiologi; 5. il Gobius paganellus
del Cav. Linneo, e molti altri piccoli Pefci
citati dal Vallifnieri, e difficili da.conofcerfi
( M u f Gin. p. 93 ) . Seguirono a
im diprelTo le medefime tracce Davila, e
Knoor; il fecondo dei quali refe pubbliche
diverfe figure d'Ittioliti dei Monti
della Saflbnia, e di Svezia.
Ultimamente, cioè nell'anno 1785,
turalis Hißories adhuc manea eß^ etenim
Ichthyologie foßlis apud Scheuch&erum ,
Vallifnerium , Wallerium , Linmmm, aliofque
ejufmodi Phyßcos vix nonnulli veluti
articuli reperiuntur.
Quo in loco Wallerii error notandus
cjl, qui tradidit Seipionem Maffejum ea
fuijfe fententia, ut arbitraretur nidlum ef.
fi fojjilem pifiem nifi ex aqua dulci. Contra
tamen vir ille Vcronenfium rerum doetifflmus,
de Pifiibiis, qui Vejlena effodiuntur
ad fines Bolcani agri, id univerfim
cenfuit plurimos eorum marinos effe, nonnullos
etiam diverfo ex mari.
Seheuchzerus ante doeuerat in Montibus
ex Schifio lapide apud Helvetios,
Saxones, & Veronenfis, indieos pifies efifie,
eorumque genera fiex dijiingui, Xiphiam,
PleuroneSem, Muranam, Efioeem, Percam,
Cyprimim. At Linnaus apud fiolos
Veronenfies genera fiex deprehendit ^ ex quibus
quinqué Seheuch&erum fugerant. Linmeo
confientiunt Gefinerus Wallcrius. Itaque
hi tres Phyfiei primas fex quafi lincas
Ichthyolitbologia Veronenfis duxerunt, Mu-
Tienam , Scarum , PleuroneSem , Scorptenam,
Scombrmn, Triglam.
Cinnanius vero in Mufieo fiuo Ravennatenfi,
qui ipfie deficripfit, Camillus Zamperius
anno CIOIOCCLXII vulgavit, nonnullas
fipeeies tum eorum fiex generum, tum
etiam aliorum inter Ichthyolitos Veronenfies
monflravit, quas cceteri ante pratermifierant;
ipfie vero animadvertit erui ex Bolca
agri Vicentini ( ita loquitur ) ; ea fiunt
Murena Salviani apud' WiUougbeyum
Mullus major, five Trigla lyra Artediii
Rhombus Willougbeyus, yfoe Rhombites
Aldrovandi ; Saurus Salviani five Sparus
Sargus proximorum Ichthyologorum ; Gobius
paganellus Linn£Ì, plurefique alii minores
Pifices, quos Vallifinerius recenfiuit,
cognitu tamen difficiles. Non ultra htec quafi
vefligia procefferunt Davila, gf Knoor; quorum
alter plerofique Ichthyolithos Sveci,e,
& Saxonia figuris dficriptos in lucem e.
didit.
Pofiremum anno cialoccLXXXF All'Abbate
Fortis, confrontato avendo alcuni
Pefci foiTili del Gabinetto Bozziano colle
figure dei naturali portate dagli Ittiologi
, e principalmente con quelle della Decade
I. di BrouiTonet, annunziò al pubblico
in una fua lettera indirizzata al Conte
Cailini, che fra gì'Ittioliti di Veftena
vi erano l'Efiox acus, il Lophius pificatoriiis,
il Chcetodon trioflegus, e fiaber, il Po.
lynemus plebajus, e il Gobius Jlrigatus :
Pefci non prima riconofciuti in filFatto luogo,
ai quali un fettimo ne fu aggiunto pofteriormente
dal Sig. Bozza ; cioè il Gobius
oeellaris degli Ottaiti.
Sin qui arrivarono le cognizioni a noi
tramandate dai Naturalifti intorno agi'
Ittioliti, allorché nato nel 1789 il Progetto
in Verona di far cftendere la notizia
dei Pefci foffili di quel Territorio fino
al punto di formarne un corpo di fcienza,
ed un'Opera a parte, è riufcita dopo
qualche tempo una SocietSi Veronefe di
poter finalmente offerire al Pubblico la
prefente Ittiolitologia.
L a divifione generale di queft' opera
abbraccia tre Parti. Nella prima è difcuffo
tutto ciò che appartiene alla Filofofia
Ittiolitologica, ed alla Fifica delle Montagne
, dove rifiedono le Cave dei Pefci ;
nella feconda fi dà la Storia naturale degli
Ittioliti principali delle fuddette Montagne
defcritti per ordine dei Gabinetti, ed
accompagnati dalle rifpettive figure ; e
nella terza fi efpone il Piano fiftematico
dell'Ittiolitologia Veronefe, in cui fono
divill metodicamente gl'Ittioliti in cartilaginofi,
fierpentini, e fiquamofi, coll'aggiunta
di un'Appendice intorno ai Pefci moflruofi,
e degenerati.
Era neceffario di far precedere alla defcrizione
dei Pefci follili la Topografia
del luogo, dove fi trovano; e con tanto
più di ragione, quantochè manchiamo in
quefta parte finora di eftefi dettagli, ed
efatti difegni. Non dovevafi inoltre ommettere
la difcullione preliminare dei Materiali,
che coftituifcono le Montagne di
Veftena, e Bolea; nè le ricerche Fifiche
intorno alla loro origine, e formazione,
che fervono a ftabilire la vera epoca, e
località degl'Ittioliti. L o fviluppo pertanto
di quefti diverfi articoli entra nel foggetto
della prima parte delf Opera, che
può dirfi il Prodromo dell'Ittiolitologia
Veronefe. '
bertus Fortis collatis Ichthyolithis Bozzianis
eum imaginibus naturalium Pificium,
quos Phyfiei exhibent, precipue BrouJJbnetus
Decade prima, ultra progrejfus ejl.
Nam mijfis ad Cajfinum litteris prodidit
inter Pifices Vejlena cffofibs fiex hos eomprehendi,
Efocem acum, Lophium pifcatorium,
Chcetodontem trioftegum, & fabrum,
Polynemum plebxjum, Gobium
ftrigatum; g'a/iz/j-fieptimum Bozza addidit,
nimirum Gobium ocellarem Ottaitarum.
Hit e de pifieibus in lapidem commutatis
cognita, & memoria mandata fuerunt
jam ab anno CICIJCCLXXXIX., quo anno
illud Verona agitari, (3' curari captum
efl, ut Ichthyolithos agri Veronenfis fieorfim
ab aliis omnibus quifipiam defcriberet,
ac pertraBaret, utfiingulare de Ulis, pro-,
priumque opus, fiimulque perfießum ejus
fdentile quafi corpus formar et. Itaque Societas
Veronenfis id tandem obtinuit, ut
hanc Ichthyolithologiam doilis hominibus
exhiberet .
Ea porro in tres partes dißributa eß.
Quidquid doßrinam de mutatione Pificium
in lapides, vcl natüram eorum montium,
e quibus Uli effodiuntur, fipeBat, id totum
prima parte quiefitum eß. Secunda vero infiori
am naturalem corum Pificium, qui pracipui
exißimantur , ex ordine Mufieorum
perfiequitur, fiuifique figuris exornat. Tertia
denique fyßema Ichthyolithologia Veronenfis
demonßrat i in qua Pifices a ßruSura
cartilaginea, ferpentiná, fiquamofia ad.
tria genera referuntur; cui parti nonnulla
de Pifieibus monßruofis aut deßormatis adjiciuntur.
Enimvero Pificium deficriptioni, ipfia loci
, quo eontinentur, defieriptio anteeedat
necejfe eß; prafiertim c¡uod is locus ñeque
lineis, ñeque oratione fiatis diligenter monßratus
eß. Praterea qua materia montes
Veflena, ^ Bolea conßruBifint, inveßigatur
oportet; eorumdemque & origo, &
fabricatio ex legibus natura quaratur, ut
demum Pificium atas, locufique definiri vere
pofflt. Quare in iis omnibus explanandis
prima verfiabitur pars, quam propterea Veronenfis
Ichthyolithologia Prodromum recle
dixeris .