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della fpecie, ogni qual volta riflcttafi
attentamente alla faccia efterna prefentata
dal noftro fcheletro, ed all'intero
compleiTo delle note fiiperftiti, che fi
fono precedentemente accennate. Concorre
a fempre più confermare la cognizione
dell'indicata fpecie il confronto
di altre fpoglie minori della medefìma,
che in qualche parte più confervate
di quefta fi olfervano in altri Mufei
di Verona.
L a prima fcoperta di quefto flimabiliilimo
Ittiolito è dovuta al celebre
Sig. Abate Fortis, che nel 1785 confrontato
avendolo colla figura quinta
della decade prima di BroulTonet, lo
ritrovò corrifpondente nella forma e nei
principali caratteri delle pinne, a riferva
di qualche modificazione dovuta alla
ferie degli accidenti, che tutte le fpoglie
di quefto genere hanno più 0 meno
fofferto nel regno follile ;
È il noftro pefce nativo del mar Pacifico
agli Ottaiti, e delle Indie Orientali.
Linneo lo derivò dall'America,
fupponendo che foffe il defcrittoci da
Rajo, e Sloane, i di cui finonimi debbonil
riferire al Fabbro marino. Avv
i un pefce cartilaginofo del genere
degli Squali ( Squalus fquatina L. ) che
vive nel mare Mediterraneo, e che dai
pefcatori fi fuol chiamare col nome di
l'efcc Angelo, e forfè più ragionevolmente
per la fua fig,ura efteriore, di
quello che il Mollidente tvioftego di
lÌrouflbnet e Linneo. Abbiamo perciò
creduto di ovviare all'equivoco di due
nomi conformi colf apporre a quefta
feconda fpecie la denominazione generica
di Mollidente, ritenendo infierne
la fpecifica di Angelo, o engelfifch che
gli fu data da Garden, e ammeiTa fuccelTivamente
dagl' Ittiologi.
tam fpecìem magis magisque aliarum exu-
DÌamm minorum, at nonnulla in parte
minus exe far um collatio confirmât.
Prior plurimi faciendum hunc Ichthyolithum
cel. Fortius detexit, qui cum
31DCCLXXXF anno cum quinta figura
Decadis prima Broujfoneti comparaffet,
forma, ac pr^ecipuis pinnarmn infignihus
affinem invenit^ nonnullis mutationibus
exceptis, quibus cuncta hujufcemodi fpolia
in regno fojjilium fuerunt obnoxia.
Freta incolit hie nojier Pacifici ad
Othaitarum Ínfulas, ac Indoi Maris.
Limtius ab Americano falo deduxit, ratus
ab Rajo, ac Sloanio pifcem effe defcriptum
cujus fynonyma ad marinum
Fabrum funt referenda. Pontus, qui Europam
ad meridiem alluit, pifcem alit
cartilagincmn e Squalorum genere ( Squalus
Squatina L. ) qucm pifcatores Angelum
vacanti et quidem potior e ratione
extimam ob figuram, quam Chaetodon
trioflegus Linn£i, ac Brouffoneti. Ideoque
ampbibologiam duorum nominum fimilium
declinantes fecunda buie fpeciei genericam
Ch¡ctodontis fimul cum fpecifica
Angeli, aut engelfisch appofuimus,
quam prior Gardenus, ac reliqui deitu
ceps Ichtbyologi adoptarunt.
C X L V
N. LVI.
L O SCROFANELLO
S C O R P E N A SCROFA
T A V . XXXIV.
S. Cyrrhis duobus ad labium inferios. Linn. S. N.
X I l l . pag. 4f2. N.» 2.
S. squamis magnis, circhis ad lineam lateralera. Bhcb.
Ichtli. VI, pag. 7. PI. CLXXXII.
Seorpio marinas rufus. Hiít. Nat. Lib. J2. cap. 21.
Scorpena Sctofanello. Sdvian. de Aquatii. pag. loz.
fig- 74.
L a molta fomiglianza, che ha quefto
Ittiolito in ogni fua parte eolla Scorpena
maggiore dei citati Naturalifti, e
principalmente collo Scrofanello defcrittoci
da Sai Viano, determina a riferirlo
ad una tal fpecie, febbene ftando rigorofamente
ai caratteri dati da Bloch i
raggi, che fi contano nell'avanzo della
fua coda, sorpairmo come vedremo il
numero aiTai limitato di quelli che vengono
aflegnati a fiffatta fpecie.
Si conofce il fuddetto pefce alle indicazioni
féguenti in particolar maniera
notate dall'Aldrovandi. Primieramente
il fuo corpo defcrive un'elilH bislunga,
ed in proporzione deU'ampiezza
del ventre fi reftringe molto verfo la
coda. La fua tefta è ipinofa verso le
fopracciglia, e munita di occhi ipaziofi
con una bocca di apertura elittica, dentro
la quale fi trovano dei piccoli, c
Ipeffi denti. Le di lui branchie fono
coperte da una lamina oiTea terminata
da lunghe fpine, e a canto della medefima
ftanno. impiantate una per ogni
lato due pinne a ventaglio, compofte
di circa i p officelli, in mezzo alle quali
nella regione toracica forgono due
altre pinne più angufte e bislunghe inteffute
di 7 raggi. Succede ad effe
dalla parte dell'ano una nuova pinna,
che comincia da tre forti aculei, e termina
con cinque olTicelli più limghi.
11 fuo dorfo è guernito di un'aletta a
due foggie, che dalla cervice fcorre fino
alla coda, e la di cui parte anteriore
rifulta da l i validiilìme fpine in
forma di pungiglioni robufti, e la pofleriore
rotondafi in IO raggi inermi,
l'ar. IL
Scorpius major. Rnysch. Theatr. Aniiii. I. pag. 49.
tab. 19. fig. 5.
Jonßon de Pifcib. tab. 19. fíg. 9.
Ray Synops. Pife. pag. 142. ä.
IVillougb. Iclith. pag. 31. tab, X. 12.
Scorpius Rondeletii, Äldrovand. de Pifcib. pag. 196.
Ob magnam ifiius Icbthyolithi, omnimodamque
cum Scorpcena citatorum Pby-
Jiologorum majori, ac pycecipue cum Scrofanello
per Salvianum deferipto fimilitudinem
ad illam ejfe fpeciem referendum
cenfuimus--, etfi at tributi s a Bloch io adfignatis
flricte inhärentes, radii, qui
in ejus numerantur cauda, eorum numerum
( ut videbimus ) non admodum magnum,
qui buie fpeciei tribuitur, excedant.
A fequentibus notis, ab Aldrovando
pnefertim recenfitis, Seorp.ena dignofcitar.
In primis ejus corpus elypjìm refert
oblongam, ac ventris ad amplitudinem
habita ratione, in cauda valde coarciatur.
Caput ad fupercilia fpinofmn,
amplis octilis, ore elyptice bianti, parvis,
crebrisque dentibus. Brancbias obtegit
valva ojfea longis pilis barrens, ac
utrinque ßant dua pinnie flabelli in morem
expanfce, quas XIX ojficula fulciunturi
ipfarum in medio ad tboracem du<s
pinme anguflue, ac oblongic, quas FII
subtexunt radii, adsurgunt. Pone has
ex podicis parte pinna egreditar, qua
a tribus vali dis incipit aculéis, ac in
quinqué longiora ojficula deßnit. Dorf um
pinnam biformem emittit, qu,e a cervice
caudam tenus excurrit, quieque anterius
XII confiât fpinis robuflis fpiculorum
ad infiar ; poßerius autem rotunda
infurgit X radiis nudis, ac ramorum infiar
divifis. Poßremo Scrofanelli cauda
rotunda feßa, ac in margine XII ac quandoque
XFIII excrefcit radiis j qui pone
radicem in alios minores dividuntur, ut
ex piBurarum fideliorum confiat examine.
fe
i: