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dei Labri, volendo aver riguardo alla
ñruttiira della fua bocca, e alla difpofizione,
e figura delle fue pinne. Ma
ij carattere del capo fquamofo, che
non è proprio di alcuna fpecie di Labro,
divide il Geografo da quefta famiglia,
e lo fa più convenevolmente
riferire a quella degli Oficefali, dal Berlinefe
Ittiologo ftabilita.
Bislunga, e lanceolata è la filatura
del corpo di qucfto pefce, che qui brevemente
defcriveremo nella nativa fua
forma, per poi contrapporvi l'Ittiolito
del Mufeo Gazoliano, che lo rapprefenta.
La fua teda è ovale, e deprefla,
prolungandoli nella parte anteriore
in un apice ottufo. Due mafcelle
labiate, la di cui fuperiore è più corta
dell'inferiore, formano lo fquarcio della
fua bocca di mediocre grandezza, e con
una ferie di piccoli, e corti denti. Ampie
fono, e tutte coperte di fquame
le lamine oflee dei coperchj branchiali,
che dalla parte pofteriore fi producono
in una punta. Piccoli alF oppofto fi
manifeftano i di lui occhi, formati di
ima pupilla nera fopra un'iride di color
giallo, e difpoiìi ai lati del capo vicino
alla bocca. Nella membrana branchioftega
di quello pefce fi contano cinque
officelli, carattere proprio del genere
degli Oficefali. Le pinne pettorali brev
i , ed ovate, contengono 17 raggi per
ciafcheduna; le ventrali poftc in mezzo
alle precedenti, e quaQ di egual figura,
hanno 6 raggi, il primo de'quali è più
corto, e fpinofo. Una lunga pinna rotondata
nel margine fi folleva dal di
lui dorfo, incominciando la medefima
dalla nuca, e flendendofi fino alla coda
per mezzo della concatenazione di 43
raggi femplici, di cui è compofta. -Alquanto
più corta della precedente è la
pinna anale di foli 2(5 raggi, che dalla
metà del corpo vanno a terminare in
angolo acuto, ove finifcono quelli della
dorfale. La coda finalmente allargali
in una pinna rotonda compofta di 17
raggi, che fono femplici alla bafe, e
ramificati nell'apice. Tutto il corpo del
pefce è fquamofo, e di color bruno,
avendo ai lati del collo, del ventre, e
deU'ano delle ftrifcie bianche in forma
di nuvolette, e alla pinna dorfale, ed anale
delle fafcic parallele, e ferrugginofe.
ßgitra -pinnarum attendatur. At capitis
fquamofi not a, nullius Lahr or um propria,
ab hac familia Geographum fecernit, atque
ilU Ophicephalorum a Berolinenß Ichthyologo
conßituta potius adjudicat.
. Oblonga, ac laceolata efl hujufce piféis
corporis ßatura, quem hie breviter
dcfcribemus juxta natalem formam, ut
illi ex Gaz^oliano Mußeo Icbthyolitbum,
qui eum reprcefentat, comparemus. Caput
ovale, ac deprcjfum, atque antica
in parte produBuni in apicem obtiißm.
Duce maxilhe labiales, quarum fuperior
inferiori eß brevior, oris biatum mediocriter
patulum, ac parvorum et brevium
dentium fepto munitum. Ample,
ac totee fquamis obduB¡e operculormn
branchialium funt lamime, quie poßica
in parte deßnunt in mucronem. Parvi
e contra funt oculi, in quibus nigricans
pupilla ynicat fuper iridem flavicantem,
ac in lateribus capitis pone os collocati.
In brancbioßega membrana quinqué numerantur
oßicula, quod generis Ophiccphalorum
proprium eß. Pecloris pinna
breves, atque ovales XVII continent radios
ßngillatim j ventrales pracedentibus
medile, ac ejifdem ferme ßgurte, VI habent
radios, quorum prior brevior eß,
ac fpinofus. Longa pinna in margine
rotundata adfurgit e dorfo ab occipite
ad caudam ifque excurrens XLIII radiis
ßmplicibus compaBa. Paullo prtecedenti
brevior eß analis, XXVI tantum conßans
radiis, qui medio e corpore in acutum
unguium deßnunt ibi, ubi dorfalis ter-
• minant aculei. Cauda tandem in pinnam
rotundam XVII radiis fubtextam, qui in
baß funt ßmplices, ac ad apicem ramißcati,
dilatatur. Totum fquamis ve.
ßitur corpus fubfifcurn, qued in lateribus
colli, ventris, et ani alba ßygmata
nubecularum forma, ac in pinnis anali,
ac dorfali fafcias' prcefert par allelas,
atque ferruginofas.
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CXCV
L o fcheletro del Geografo difTotterratofi
dalle cave del Veronefe, paragonato
colla figura del naturale, da cui furono
tratti gli efpofti caratteri, non ritiene
in fe fteiFo, che la medefima forma,
e proporzione del còrpo, e qualche
avanzo leggiero delle defcritte pinne.
Vedefi in eifo primieramente un'eguale
bruttura di capo, e forma di bocca
colla mafcella fuperiore più corta dell'inferiore
, e coi coperchj branchiali poiìeriormente
formanti una punta; ma nè
fu quefta parte, ne fu tutto il rimanente
del corpo apparifce alcun veftigio
di fquama. Contanfi inoltre nella membrana
branchioftega fuperftite cinque
oiTicelli, e fei raggi diftinti in una delle
refidue pinne ventrali, che fporge tuttavia
dal torace di quefta fpoglia. Al
dorfo, ed alla regione dell'ano non efiflono,
che i femplici tronchi delle due
pinne, rilevandofi nondimeno, che la
dorfale incomincia, come nel Geografo,
Timpetto alle due ventrali, e termina
•verfo la coda, e l'anale ha principio
alquanto più fotto, ftendendofi anch' esfa
fin dove ha fine la precedente. La
pinna caudale poi, benché dall'efficcazione
a minore fpazio riftretta, manifefta
liei margine eftrema la fteffa rotondità
di quella del pefce Geografo, colla
quale confronta eziandio nella proporzione
della lunghezza, e nel numero,
c forma de'raggi, che la compongono.
In vifta pertanto delle alterazioni, e
de' cangiamenti, che devonfi neceflariamente
fupporre in una fpoglia ridotta
a femplice fcheletro, non dubitiamo,
malgrado alcune fenfibili differenz
e , di dichiarare il prefente Ittiolito
un antico individuo dell' Oficefalo del
Malabar, di cui l'ili. Bloch ne pubblicò
il primo la defcrizione, e la naturale
figura.
j-aphi fceleton ex Veroncnftum fi.
dinis exbumatum, ac cum viventis ß.
gura, ex quo expoßta deßumptaßunt attributa,
comparatum nihil prieter eamdem
formam, et corporis proportionem,
ac quafdam defcriptarum pinnarum reliquias
confervat. jEqualis primum in
ipfo cernitur capitis ßruclura, atque riílus
forma, maxilla inferiori fuperiorem
excedente, ac branchialibus ope r cui i s poflerius
in apicem 'deßnentibus ¡ at nuf
quam in toto reliquo corpore ullum fquamarum
veßigium apparet. Infuper in
membrana brancbioßega fuperßiti v namarantur
oßicula, fexque radii in una
reliquarum pinnarum ventralium, qu.e
adhuc in tborace eminet bujufce fpolii.
In dorfo atque ano nouniß mera duaruin
pinnarum exißunt frußa. Attamen minime
eß pr-ittereundian, dorßalem, ut in
Geographo, contra duas ventrales incipere,
et caudam ver fus deßnerej analem
autem parumper fubtus ini ti um fumer e,
atque ufque ubi prior terminât excurrere.
Pinna caudce, etß ab exßccatione in
minus volumen redada, eamdem in extremo
margine, ac Geograpbus, retinet
rotunditatem, quacum congruit etiam
longitudinis proportione, ac in numero
et forma r.adiorum, quibus confiât.
Habita igitur ad labes, ac immutationes,
quibus neceffe fuit nantem ad
meram ofpeam compagem redailum obnoxium
fuijfe, ratione, ac attentis etiam
nonnullis infignibus differentiis, hune Ichthyolithum
vetuftum ejfe typum Malabarenf.
s Ophicepbali, cujus Blochiusprior
defcriptionem, naturalemque edidit fguram,
afferere non dubitamus.
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